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Rivista di letterature slave - Record trovati: 75

Achmatova Anna, Versi
Autore: Achmatova Anna,
Forma autore accettata: Achmatova, Anna Andreevna (pseud. di Gorenko, Anna Andreevna)
Titolo: Versi
Curatore: Trad. di Renato Poggioli
Forma curatore o altri contributi accettata: Poggioli, Renato
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1929), n. 4, pp. 277-286
Abstract: Sono pubblicate le traduzioni del poema Proprio sul mare [U samogo morja, 1914], e delle poesie Prima di primavera c’è dei giorni… [Pered vesnoj byvajut dni takie, 1915], Risvegliarsi quando albeggia… [Prosypat’sja na rassvete, 1917] e Sul lago s’è fermata ora la luna… [Za ozerom luna ostanovilas’, 1922].
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Antonini Giacomino, La letteratura soviettista all’estero
Autore: Antonini Giacomino,
Forma autore accettata: Antonini, Giacomino
Titolo: La letteratura soviettista all’estero
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1929), n. 2-3, pp. 221-228
Abstract: Recensione a Dreissig neue erzähler des neuen Russlands, junge russische prosa, Berlin, Malik-Verlag, 1929. L’A. si compiace che in Italia, Germania e Francia si accresca l’interesse per la giovane prosa russa, ma esprime un giudizio molto critico sulla scelta compiuta dall’editore tedesco, che ha inserito nell’antologia diversi scrittori di secondo piano, lasciandone esclusi alcuni importanti, come Michail Bulgakov e Sergej Malaškin. Dedica poi alcune righe di commento a ciascuno dei racconti compresi nell’antologia e ai loro autori. Si tratta di Konstantin Fedin, Boris Pil’njak (pseud. di Borsi Andreevič Vogau), Boris Lavrenev, Isaak Babel’, Sergej Semenov, August Lavič, Aleksandr Jakovlev, Nikolaj Nikitin, Vsevolod Ivanov, Lidija Sejfullina, Pantelejmon Romanov, Leonid Leonov, Il'ja Erenburg, Aleksej Tolstoj, Evgenij Zamjatin,  Neverov (pseud. di Aleksandr Sergeevič Skobelev), Lidin (pseud. di Vladimir Germanovič Gomberg), Michail Slonimskij, Jurij Tynjanov, Fedor Gladkov. In calce una nota di Ettore Lo Gatto che si dissocia da «molti dei giudizi espressi» dall’A.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Babel I., Storia della mia colombaia
Autore: Babel I.,
Forma autore accettata: Babel’, Isaak Emmanuilovič
Titolo: Storia della mia colombaia
Curatore: Trad. di Cesira Fiori
Forma curatore o altri contributi accettata: Fiori, Cesira
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1928), n. 1, pp. 120-132
Abstract: Si tratta della traduzione dal russo del racconto Istorija moej golubjatni (1925).
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Barbaro Umberto, Lidia Seifullina
Autore: Barbaro Umberto,
Forma autore accettata: Barbaro, Umberto
Titolo: Lidia Seifullina
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1928), n. 4-5-6, pp. 508-514
Abstract: Dopo aver criticato sia l’incapacità del mondo occidentale di cogliere quei fenomeni culturali che si discostano dalle idee familiari in Occidente, sia la tendenza attuale della critica russa a definire ogni letteratura come "realismo", l’A. passa a presentare Lidija Nikolaevna Sejfullina, scrittrice ancora poco nota in Italia. I suoi romanzi e racconti, pur prendendo spunto dalla realtà non possono definirsi realistici, né tantomeno «a tesi», bensì «arte “a problema”», in quanto «attraverso rappresentazioni concrete e attraverso l’accenno a problemi sociali e morali inducono a più ampie riflessioni e alludono a una più ampia universalità. Un’altra qualità d’eccezione della S. è che, pur non avendo frequentato (l’A. ricostruisce anche la sua biografia) i circoli delle avanguardie né di Parigi né di Roma, la S. risulta modernissima nello stile, quasi «sembrerebbe per dono naturale». Delle opere è menzionata solo Virineja (1924).
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Blok Alessandro, Attendo
Autore: Blok Alessandro,
Forma autore accettata: Blok, Aleksandr Aleksandrovič
Titolo: Attendo
Curatore: Trad. di Ettore Lo Gatto
Forma curatore o altri contributi accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1928), n. 1, p. 69
Abstract: Si tratta della traduzione dal russo della lirica Ja ždu prizyva, išču otveta (1901) di Aleksandr Blok.
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Bunin Ivan, Quindici poesie
Autore: Bunin Ivan,
Forma autore accettata: Bunin, Ivan Alekseevič
Titolo: Quindici poesie
Curatore: Trad. di Giovanni Gandolfi
Forma curatore o altri contributi accettata: Gandolfi, Giovanni
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 7 (1932), n. 1-2, pp. 106-117
Abstract: Sono tradotte le seguenti poesie: Luna [Luna, 1917], Il dì verrà [«Nastanet den’ – isčeznu ja», 1916], Sirio [Sirius, 1922], Il razzo [Raketa, 1901], Il primo usignolo [Pervyj solovej, 1916], Primavera russa [Russkaja vesna, 1905], La vigilia di San Giovanni [Kanun Kupaly, 1903], Aljona [Alenuška, 1916], La naiade [«Už kak na more, na more», 1923], La gioventù dell’avo [Deduška v molodosti, 1916], Notte bolscevica [«My seli u pečki v prichožej», 1917], Nel giorno anniversario di Pietro il Grande, Venezia [Venecija, 1922], In Sicilia [V Sicilii, 1912], Pompei [Pompeja, 1916]. Con note.
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Certo Vera, Puškin e la lingua italiana
Autore: Certo Vera,
Forma autore accettata: Certo, Vera
Titolo: Puškin e la lingua italiana
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1926), n. 1-2, pp. 257-265
Abstract: L’A. affronta la questione riferendo ampiamente degli studi di Fedor Evgen’evič Korš («Puškin i ego sovremenniki», 1909, n. 7, pp. 54-56) e Jurij Nikandrovič Verchovskij (del quale non cita la fonte). Nella conclusione l’A. avanza l’ipotesi che le conclusioni cui pervengono gli studiosi russi, ossia che Puškin «orecchiasse» solo un po’ di italiano, parlando perfettamente il francese e avendo studiato il latino, possano essere corrette nel senso di attribuire al poeta una conoscenza dell’italiano sia pur superficiale, ma diretta.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Cuzzer Otto, Leone Tolstoj, apostolo ed uomo
Autore: Cuzzer Otto,
Forma autore accettata: Cuzzer, Otto
Titolo: Leone Tolstoj, apostolo ed uomo
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 1, pp. 105-116
Abstract: Seconda parte (cap. III) dell’articolo pubblicato nei nn. 3-4 del 1926 (v.). Qui l’A. si sofferma sul pensiero religioso e sociale di Lev Nikolaevič Tolstoj. Il suo cristianesimo è visto come un ritorno alla dottrina originaria di Cristo, cui T. perviene per intuito ed esperienza personale, ma che sottopone a un «processo di razionalizzazione». L’A. mette l’accento sugli aspetti razionalistici, intellettualistici e, insieme, semplicistici della religiosità in T., sottolineando una certa affinità con Spinoza. Se il cristianesimo di Fedor Michajlovič Dostoevskij è antirazionale, è una calda corrente che abbraccia e redime l’umanità, quello di T. è elevato, ma manca di calore e si finisce per dubitare della sua buona fede. L’A. continua il confronto tra i due scrittori sulle dottrine sociali, concludendo che entrambi odiano il socialismo: T. per l’industrialismo, D. per l’ateismo. Il successo di T. è dovuto al fatto che, invece di porre interrogativi come ha fatto D., ha dato delle risposte, benché inattuabili.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Cuzzer Otto, Leone Tolstoj, apostolo ed uomo
Autore: Cuzzer Otto,
Forma autore accettata: Cuzzer, Otto
Titolo: Leone Tolstoj, apostolo ed uomo
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 2, pp. 251-263
Abstract: Terza parte (cap. IV) dell’articolo (v. i nn. 3-4 del 1926 e 1 del 1927). Qui la personalità di Lev Nikolaevič Tolstoj è analizzata secondo uno schema divenuto classico: il conflitto tra spirito e carne, l’aspirazione al bene e, soprattutto, alla felicità, il folle desiderio di vita e la paura della morte, la ricerca di una vita spirituale completa, la lenta maturazione della crisi che, a giudizio dell’A., non poteva che esplodere nel momento in cui la massima felicità era raggiunta, poiché solo allora poté avvertire la vanità della vita. La crisi è descritta con le parole stesse di T. tratte dalla Confessione [Ispoved’, 1882]. In seguito il dramma di T. si svolge su tre piani: il conflitto con la famiglia; il conflitto interiore il T. che aspira alla povertà evangelica e il T. che ama gli agi ed infine, ancor più intimo, il dramma tra il T. che crede alle proprie teorie e il T. che non vi crede. Il tragico epilogo della sua vita non è dovuto, perciò, a una fuga dalla famiglia, ma a una fuga dai propri dubbi per cercare la verità/felicità.
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Cuzzer Otto, Leone Tolstoj, artista e pensatore
Autore: Cuzzer Otto,
Forma autore accettata: Cuzzer, Otto
Titolo: Leone Tolstoj, artista e pensatore
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1926), n. 3-4, pp. 369-393
Abstract: Prima parte (cap. I-II) del saggio su Lev Nikolaevič Tolstoj (la seconda e la terza parte sono pubblicate nei nn. 1, 2 del 1927, v.). L’A. si propone di difendere l’unitarietà di artista e pensatore in Lev Nikolaevič Tolstoj, che scrive per «dimostrare l’attualità di qualche norma morale». Anche là dove, come ne La sonata a Kreutzer [Krejcerova sonata, 1891], potrebbe apparire distruttivo, si ispira sempre a qualche principio positivo. L’A. passa poi in rassegna il metodo descrittivo (sintetico), la caratterizzazione psicologica dei personaggi. Quelli femminili sono artisticamente più riusciti, perché la donna in T. è estranea al mondo dei problemi morali, vive nella primitiva sfera degli istinti. I personaggi maschili sono meno riusciti perché incarnano qualche problema morale ancora insoluto. Sono analizzati I cosacchi e La morte di Ivan Il’ič [Smert' Ivana Il'iča, 1884-1886]. Del T. pensatore, sono messi in rilievo  chiarezza e forza morale, ma anche la mentalità semplicistica, che non è indice di superficialità, quanto di partigianeria. Come esempio è citata la figura di Napoleone in Guerra e pace. In conclusione, un confronto con Dostoevskij e un rimando a Gandhi.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Damiani E., E. Radlov, Storia della filosofia russa, traduzione di Ettore Lo Gatto, Roma, Stock, 1925
Autore: Damiani E.,
Forma autore accettata: Damiani, Enrico
Titolo: E. Radlov, Storia della filosofia russa, traduzione di Ettore Lo Gatto, Roma, Stock, 1925
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1926), n. 3-4, pp. 530-531
Abstract: L’A. precisa che la traduzione è condotta sulla II edizione russa. L’A. afferma che la filosofia russa non ha dato un grande contributo allo sviluppo universale di questa scienza e che filosofi e psicologi sono stati soprattutto gli scrittori russi. Annota poi l’influenza di alcuni filosofi tedeschi sul pensiero di Aleksandr Ivanovič Herzen (Gercen), Michail Aleksandrovič Bakunin e Vladimir Sergeevič Solov’ev. Come tendenza originale considera solo lo slavofilismo. Il compendio di Ernest Leopol’dovič Radlov ha il merito di essere molto sintetico, il che è più che sufficiente per la materia da esporre e la traduzione di Lo Gatto è giudicata ottima.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Damiani E., Fedor Gladkov. Cement «Zemlja i fabrika». Un vol. in 8°, di pag. 319
Autore: Damiani E.,
Forma autore accettata: Damiani, Enrico
Titolo: Fedor Gladkov. Cement «Zemlja i fabrika». Un vol. in 8°, di pag. 319
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 4, p. 634
Abstract: Si tratta della recensione a Gladkov, Fedor Vasil’evič, Sobranie sočinenij, t. 3, Cement, Moskva-Leningrad, Zemlja i fabrika, 1926. L’A. presenta G. come uno dei rappresentanti della nuova letteratura accanto a Pantelejmon Sergeevič Romanov, Isaac Immanuilovič Babel’, Serafimov [presumibilmente intende Aleksandr Serafimovič, pseud. di Aleksandr Serafimovič Popov], Ivan Vasil’evič Evdokimov, Lev Efimovič Ustinov e Aleksej Silyč Novikov-Priboj (pseud. di Aleksej Silant’evič Novikov). Ne ricostruisce sinteticamente la biografia, soffermandosi sull’influenza di Vladimir Galaktionovič Korolenko e, soprattutto, Maksim Gor’kij (pseud. di Aleksej Maksimovič Peškov) ed espone il soggetto del romanzo. Circa lo stile di G., definito uno dei «più autentici romanzieri e novellieri dell’epoca rivoluzionaria», l’A. afferma che la sua prosa «largamente infiorata di termini ed espressioni regionali, riesce particolarmente complessa e difficile, e in qualche passo addirittura inintelligibile per un lettore straniero».
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Damiani E., Ivan Tourguéniev, Assia. Texte russe intégral, avec, en regard, la traduction française de N. M. Prokhnitskaia, lectrice de russe en Sorbonne, Paris, Payot, 1930
Autore: Damiani E.,
Forma autore accettata: Damiani, Enrico
Titolo: Ivan Tourguéniev, Assia. Texte russe intégral, avec, en regard, la traduction française de N. M. Prokhnitskaia, lectrice de russe en Sorbonne, Paris, Payot, 1930
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1930), n. 6, p. 494
Abstract: L’A. ritiene opportuno segnalare questa iniziativa di pubblicazione di un’opera letteraria con il testo a fronte, poiché consente di gustare l’originale anche a chi non conosce la lingua molto bene, e si rammarica che in Italia non abbia avuto seguito una simile iniziativa che pure era stata progettata. Del racconto Asja (1858) di Ivan Sergeevič Turgenev, afferma che si tratta di uno dei suoi «più fini racconti a sfondo autobiografico».
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Devoto Giacomo, S. Karcevski, Systčme du verbe russe, Prague (en depot ŕ la librerie «Plamja») 1927, 167 p.
Autore: Devoto Giacomo,
Forma autore accettata: Devoto, Giacomo
Titolo: S. Karcevski, Systčme du verbe russe, Prague (en depot ŕ la librerie «Plamja») 1927, 167 p.
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1928), n. 2, pp. 211-212
Abstract: L’A. considera molto importante questo lavoro su un tema che è ancora affollato di questioni aperte, e merito di Sergej Osipovič Karcevskij non aver voluto offrire risposte pronte, ma solo un metodo di ragionamento. Altro suo merito è non solo di essersi ispirato ai principi della linguistica strutturale di Ferdinand de Saussure e di Charles Bally, ma di essere stato il primo ad applicare i loro principi a un’esposizione morfologica. Nel libro sono trattati problemi molto specifici del verbo russo, come l’uso della prefissazione per passare dall’intransitivo al transitivo, la relatività del concetto di passivo, che può far a meno di un agente, e specifiche questioni che riguardano l’aspetto del verbo (i rapporti tra l’aspetto e i procedimenti di derivazione dei verbi mediante prefissi e suffissi, i casi in cui l’aspetto passa in secondo piano rispetto ad altre categorie grammaticali).
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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E. L. G., Alessio Vesselovskii, Storia della letteratura russa. Traduzione di Enrico Damiani, Vallecchi, Firenze 1926
Autore: E. L. G.,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: Alessio Vesselovskii, Storia della letteratura russa. Traduzione di Enrico Damiani, Vallecchi, Firenze 1926
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 1, p. 168
Abstract: A seguire, il titolo recita: «con l’aggiunta di un cenno sulla letteratura contemporanea, d’un prospetto schematico, di appendici bibliografiche e d’un indice alfabetico a cura del traduttore». Nella breve recensione, l’A. precisa che si tratta della traduzione di un breve saggio di Aleksandr Nikolaevič Veselovskij, pubblicato in Germania nel 1906. Essendo il saggio interessante, benché sintetico, l’A. loda la scelta del traduttore e apprezza anche l’apparato critico, malgrado qualche riserva.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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E. L. G., Boris Zaicev
Autore: E. L. G.,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: Boris Zaicev
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1926), n. 3-4, p. 509
Abstract: Breve notizia sulle celebrazioni, a Parigi, per i 25 anni di attività dello scrittore Boris Konstantinovič Zajcev. L’A. ricorda la sua condizione di esule e, inoltre, che Z. ha pubblicato un volume di ricordi sull’Italia e un saggio sulla letteratura russa contemporanea, scritto per gli italiani («Russia», II, n. 3-4).
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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E. L. G., Demetrio Venevitinov
Autore: E. L. G.,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: Demetrio Venevitinov
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 3, pp. 454-455
Abstract: Breve nota dedicata al centenario, celebrato dagli emigrati russi, della morte del poeta Dmitrij Vladimirovič Venevitinov. La nota contiene cenni biografici, alcune considerazioni sulla promettente poesia di V. e una breve rassegna delle non numerose edizioni delle sue opere, nonché dell'ancor più scarsa bibliografia critica.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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E. L. G., Fjodor Dostojevskij, I fratelli Karamazov, Slavia, Torino, 1926
Autore: E. L. G.,
Forma autore accettata: Lo Gatto. Ettore
Titolo: Fjodor Dostojevskij, I fratelli Karamazov, Slavia, Torino, 1926
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1926), n. 3-4, p. 531
Abstract: L’A. precisa, nel titolo, «Romanzo in quattro parti e un epilogo. Unica versione integrale e conforme al testo russo con note di Alfredo Polledro (Nella collezione «Il genio russo»). La recensione si occupa solo ed esclusivamente della qualità della traduzione, che è giudicata eccellente.
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E. L. G., In morte di Federigo Verdinois
Autore: E. L. G.,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: In morte di Federigo Verdinois
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 2, p. 295
Abstract: Necrologio di Federigo Verdinois, che l’A. considera maestro e amico e del quale ricorda il ruolo di pioniere della diffusione della letteratura russa in Italia nella seconda metà dell’Ottocento. In nota l’A. aggiunge che l’elenco completo delle traduzioni dal russo di Verdunois è pubblicato in Aleksandr Veselovskij, Storia della letteratura russa, a cura di Enrico Damiani, Firenze, Vallecchi, 1927.
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Erenburg Ilia, La pipa di Paul Roux
Autore: Erenburg Ilia,
Forma autore accettata: Erenburg, Il’ja Grigor’evič
Titolo: La pipa di Paul Roux
Curatore: Trad. di Umberto Barbaro
Forma curatore o altri contributi accettata: Barbaro, Umberto
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1929), n. 6, pp. 459-472
Abstract: Il racconto proposto è il secondo dell’opera Le tredici pipe [Trinadcat’ trubok, 1923].
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Gasparini Evel, Elementi della personalitŕ di Dostojevskij
Autore: Gasparini Evel,
Forma autore accettata: Gasparini, Evel
Titolo: Elementi della personalitŕ di Dostojevskij
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1926), n. 3-4, pp. 394-413
Abstract: Prima parte del saggio su Fedor Michajlovič Dostoevskij (v.  i nn. 2, 3 e 4 del 1927). Citando Cecchi, l’A. afferma che D. agisce sul lettore per ragioni che esulano dall’arte: il senso della catastrofe, che porta a una percezione del tutto particolare della realtà e del tempo e la «lucidità quasi sempre da allucinato» con la quale compone i suoi romanzi. Una loro caratteristica è che l’evento finale [assassinio di Nastasja ne L’Idiota, suicidio di Stavrogin ne I Demoni, processo ne I fratelli Karamazov] sembra già accaduto all’inizio del romanzo stesso e gli episodi procedono «in senso logico contrario alla direzione cronologica». L’azione non si sviluppa mai: c’è una sola situazione fondamentale, che si trasforma di volta in volta in diverse, e sorprendenti, situazioni transitorie. Sono romanzi antiletterari, i loro personaggi sono frutto di speculazione psicologica. L’A. analizza poi Il sosia, accennando anche all’influenza di Nikolaj Vasil'evič Gogol’ su D. e alle situazioni di sdoppiamento che si riscontrano negli altri romanzi.
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Gasparini Evel, Elementi della personalitŕ di Dostojevskij
Autore: Gasparini Evel,
Forma autore accettata: Gasparini, Evel
Titolo: Elementi della personalitŕ di Dostojevskij
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 2, pp. 240-250
Abstract: Seconda parte dell’articolo pubblicato nel n. 3-4 del 1926 (v.). Secondo l’A. le caratteristiche più originali del romanzo di Fedor Michajlovič Dostoevskij sono «una perfetta inversione dei tempi e una precisione rarissima nei termini del conflitto psicologico». Sull’esempio della scena dei Fratelli Karamazov [Brat'ja Karamazovy, 1880], in cui Smerdjakov sorride a Ivan che ritorna (due dvojniki stanno l’uno di fronte all’altro), l’A. osserva che talvolta D. «agisce su di noi per vie incoscienti». Il «dvojnikismo» costituisce con l’inversione temporale una struttura indissolubile. Poiché la realtà in quanto tale è troppo grossolana per essere adeguata alla sensibilità, nel mondo di D. è nella realtà estetica che l’emotività viene indagata. Infine, l’A. si sofferma sul procedimento del delirio onirico che accomuna tanti personaggi di D.: Ivan Karamazov, Ippolit, Svidrigajlov, Stavrogin.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Gasparini Evel, Elementi della personalitŕ di Dostojevskij
Autore: Gasparini Evel,
Forma autore accettata: Gasparini, Evel
Titolo: Elementi della personalitŕ di Dostojevskij
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 3, pp. 417-425
Abstract: Terza parte del saggio (si vedano i nn. 3-4 del 1926 e il n. 2 del 1927). Qui l’A. tratta i seguenti temi nell’opera di Fedor Michajlovič Dostoevskij: la poetica del «brutto»; il «Destino»; l’assenza di motivi erotici; le peculiarità dei personaggi femminili: isteria, mancanza di autonomia, la donna come «io subliminale», come «risultato di un’emigrazione di attributi maschili», identificazione della donna con la Natura e l’Incosciente.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Gasparini Evel, Elementi della personalitŕ di Dostojevskij
Autore: Gasparini Evel,
Forma autore accettata: Gasparini, Evel
Titolo: Elementi della personalitŕ di Dostojevskij
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 4, pp. 560-578
Abstract: Quarta e ultima parte del saggio (si vedano i nn. 3-4 del 1926; i nn. 2 e 3 del 1927). L’A. cerca di definire le tematiche filosofiche e la visione del Cristianesimo nell’opera di Fedor Michajlovič Dostoevskij – in particolare nei Fratelli Karamazov [Brat’ja Karamazovy, 1880], L’Idiota [Idiot, 1868] e I Demoni [Besy, 1872], – tenendo ben presente che si tratta pur sempre di una loro incarnazione letteraria.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Giusti W., N. Melniková-Papoušková, A. A. Blok, «Plamja», Praha 1925
Autore: Giusti W.,
Forma autore accettata: Giusti, Wolf
Titolo: N. Melniková-Papoušková, A. A. Blok, «Plamja», Praha 1925
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 1, pp. 167-168
Abstract: La traduttrice russa Nadežda Filaretovna Melniková-Papoušková è qui presentata in veste d’autrice di una breve monografia («147 paginette») sul poeta Aleksandr Aleksandrovič Blok. L’A. si limita a un’elencazione dei temi trattati nella monografia e a riprodurne l’indice dei capitoli, senza esprimere altro giudizio che «l’interesse [del libro] non può limitarsi solamente al pubblico boemo» e che «si sente in ogni rigo la personalità della scrittrice».
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Giusti W., Sergej Jesenin, Sobranie stichotvorenii (Raccolta dei versi), Gosizdat, Moskva-Leningrad 1926, voll. 3
Autore: Giusti W.,
Forma autore accettata: Giusti, Wolf
Titolo: Sergej Jesenin, Sobranie stichotvorenii (Raccolta dei versi), Gosizdat, Moskva-Leningrad 1926, voll. 3
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 1, pp. 164-166
Abstract: L’A. cita un’affermazione di Aleksandr Konstantinovič Voronskij, dalla sua introduzione a quest’edizione postuma dei versi di Sergej Aleksandrovič Esenin, in cui il critico intende assolvere il potere sovietico dall’accusa di essere stato la causa del suicidio del poeta, causa che attribuisce invece al dissidio interiore tra la sua natura di figlio della campagna e la sua vita da viveur della città. Dopo l’analisi di molti esempi tratti dall’opera, l’A. perviene a conclusioni molto simili, scorgendo nella personalità di E. «qualcosa di oltremodo tragico, quasi come un fato al quale è impossibile sfuggire». Nella seconda parte della recensione l’A. analizza l’atteggiamento di E. nei confronti della rivoluzione, che il poeta ha cantato con entusiasmo, ma appunto «da poeta» e non «da marxista», perciò affianca ai nuovi ideali la “sua” Russia contadina.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Giusti Wolfango, La Russia subcarpatica e la sua letteratura
Autore: Giusti Wolfango,
Forma autore accettata: Giusti, Wolf
Titolo: La Russia subcarpatica e la sua letteratura
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1926), n. 1-2, pp. 115-138
Abstract: L’A. riferisce dapprima le vicende che hanno portato, dopo la guerra mondiale, all’annessione alla Repubblica Ceca dei territori e delle popolazioni rutene. Segue poi una descrizione socio-culturale e religiosa della situazione contemporanea della regione sulla base dei dati del censimento del 1921. L’A. rende poi merito alla politica di acculturazione svolta dalla Repubblica Ceca sia mediante la diffusione dell’istruzione elementare che di alfabetizzazione degli adulti. Sono trattati poi i problemi della normalizzazione linguistica, il recupero e la diffusione mediante pubblicazioni del ricco patrimonio folclorico, la fioritura culturale del XVII secolo. Sono ricordati poi alcuni poeti e scrittori dell’Ottocento: Aleksandr Vasil'evič Duchnovič, Ivan Ivanovič Rakovskij, Adol'f Ivanovič Dobrjanskij-Sačurov, Ivan Danilovič e Aleksandr Pavlovič.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Grabher Carlo, Ivan Šmeljov
Autore: Grabher Carlo,
Forma autore accettata: Grabher, Carlo
Titolo: Ivan Šmeljov
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1926), n. 3-4, pp. 437-455
Abstract: L’A. ricostruisce la biografia di Ivan Sergeevič Šmelev, scrittore all’epoca sconosciuto in Italia, desumendone i dati da V. Lvov-Rogačevskij, Novejšaja russkaja literatura, Moskva 1925, benché non concordi con lui nel considerare Š. un figlio spirituale della rivoluzione, ché anzi gli pare un idealista «indeterminato», che rifugge la realtà, in ultima analisi un romantico. Tra i racconti segnala: Sotto il cielo [Pod nebom, 1910], La timida quiete [Puglivaja tišina, 1912], La barriera [Stena, 1912]. Viene, poi, analizzato piuttosto ampiamente il romanzo L’uomo del restaurant [Čelovek iz restorana, 1911], citati brevemente gli altri romanzi: Le rapide del lupo [Volčij perekat, 1913], La vigna [Vinograd, 1913], Addio alla vita [Rosstani, 1913], Una buffa avventura [Zabavnoe priključenie, 1916], Il calice amaro [Neupyvaemaja čaša, 1919]. Infine, l’A. riporta ampi passi dall’ultima, cupa opera, l’unica scritta dopo la rivoluzione, Il sole dei morti [Solnce mertvych, 1923].
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Gumiljev Nikolaj, Due canzoni
Autore: Gumiljev Nikolaj,
Forma autore accettata: Gumilev, Nikolaj Stepanovič
Titolo: Due canzoni
Curatore: Trad. di Renato Poggioli
Forma curatore o altri contributi accettata: Poggioli, Renato
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1929), n. 6, pp. 453-454
Abstract: Sono tradotte le poesie Canzone prima [Kancona. “Zakričal gromoglasno…”, 1919] e Canzone seconda [Kancona. “I sovsem ne v mire my, a gde-to…”, 1920].
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Gumiljev Nikolaj, Due liriche
Autore: Gumiljev Nikolaj,
Forma autore accettata: Gumilev, Nikolaj Stepanovič
Titolo: Due liriche
Curatore: Trad. di Renato Poggioli
Forma curatore o altri contributi accettata: Poggioli, Renato
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1929), n. 5, pp. 369-372
Abstract: Sono tradotte le poesie Il violino magico [Volšebnaja skripka, 1907] e Memoria [Pamjat’, 1920].
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Haertel Emmy, N. V. Gogol’ a Roma come pittore e come amante delle arti
Autore: Haertel Emmy,
Forma autore accettata: Haertel, Emmy
Titolo: N. V. Gogol’ a Roma come pittore e come amante delle arti
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 7 (1932), n. 3-4, pp. 247-283
Abstract: L'A., sulla base di materiali diversi: la prosa, le lettere di Nikolaj Vasil'evič Gogol', le memorie degli amici dello scrittore e le biografie (specialmente quelle di Vladimir Ivanovič Šenrok e di Pantelejmon Aleksandrovič Kuliš), ricostruisce lo stretto rapporto tra letteratura e pittura nell'opera di G. In particolare si sofferma sul taglio pittorico dell'uso della luce, del chiaroscuro e del colore nella sua prosa. L'A. ricostruisce anche gli anni romani di G. e le sue frequentazioni dei pittori russi: Aleksandr Andreevič Ivanov, Fedor Antonovič Moller, Fedor Ivanovič Iordan. Infine, ricostruisce l'episodio del vano tentativo di G. di ottenere a Roma una sinecura sotto forma del posto di segretario del presidente dell'Accademia Russa a Roma, Pavel Ivanovič Krivcov.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Haertel Emmy, Pietroburgo nella letteratura russa
Autore: Haertel Emmy,
Forma autore accettata: Haertel, Emmy
Titolo: Pietroburgo nella letteratura russa
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1929), n. 2-3, pp. 216-220
Abstract: Recensione a Nikolaj Pavlovič Anciferov, Duša Peterburga, Izdatel’stvo Brockgaus i Efron, Petrograd 1922. L’A. descrive il contenuto del volume che raccoglie le citazioni più rilevanti sulla città nella letteratura russa da Aleksandr Sumarokov ad Aleksandr Blok, ma si sofferma in modo particolare sulle pagine dedicate a Lev Nikolaevič Tolstoj e a Nikolaj Vasil'evič Gogol’, poiché l’approccio di Anciferov le pare discutibile. Di Tolstoj, infatti, cita solo un passo di Guerra e pace sul «carattere materno» di Mosca, tralasciando il giudizio negativo su Pietroburgo che emerge dalle sue opere. Di Gogol’ riporta l’unico brano in cui lo scrittore descrive gioiosamente una primavera sulla Neva, oscurando anche in questo caso sia la repulsione ideale che fisica per la città. Di tutt’altro segno è l’importanza di Pietroburgo per i pittori di «Mir Iskusstva». A conclusione, l’A. parla di ciò che nel libro di Anciferov manca, ovvero la nostalgia per Pietroburgo che emerge dalle opere degli scrittori russi emigrati. Sono citati Aleksandr Aleksandrovič Trubnikov e Vasilij Vital'evič Šul’gin.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Haertel Emmy, Pietroburgo nella letteratura russa
Autore: Haertel Emmy,
Forma autore accettata: Haertel, Emmy
Titolo: Pietroburgo nella letteratura russa
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 7 (1932), n. 5-6, pp. 428-435
Abstract: L'A. recensisce il volume di Nikolaj Pavlovič Anciferov, Duša Peterburga, Leningrad, Brokgaus-Effron, 1922. Dopo aver espresso il proprio apprezzamento per la rigorosa selezione ed esposizione dei materiali, l'A. si sofferma sui momenti salienti della percezione della città e del «conflitto» tra le due capitali nella cultura russa, soprattutto analizzando le opinioni di Fedor Michajlovič Dostoevskij, Lev Nikolaevič Tolstoj e Nikolaj Vasil'evič Gogol'. È affrontato poi il tema della riscoperta di Pietroburgo da parte degli artisti modernisti di «Mir Iskusstva». Infine, l'analisi dell'Anciferov è integrata dal tema della nostalgia per la città tra gli intellettuali dell'emigrazione. La recensione era già stata pubblicata nel n. 2-3, 1929 (v.).
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Ivanov Vsevolod, Frammenti del romanzo Sabbie azzurre
Autore: Ivanov Vsevolod,
Forma autore accettata: Ivanov, Vsevolod Vjačeslavovič
Titolo: Frammenti del romanzo Sabbie azzurre
Curatore: Trad. di W. Giusti
Forma curatore o altri contributi accettata: Giusti, Wolf
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1928), n. 3, pp. 312-316
Abstract: I frammenti sono tratti dal Libro III, capitolo I del romanzo Golubye peski (1922). Il testo è corredato di note esplicative.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Jesenin Sergio, Inonia
Autore: Jesenin Sergio,
Forma autore accettata: Esenin, Sergej Aleksandrovič
Titolo: Inonia
Curatore: Trad. di Renato Poggioli
Forma curatore o altri contributi accettata: Poggioli, Renato
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1928), n. 1, pp. 74-81
Abstract: Si tratta della traduzione dal russo del poema Inonija, prima pubblicazione in «Naš put’», 1918, n. 2, maggio. Corredato di alcune note del traduttore.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Jesenin Sergio, Tovarišč
Autore: Jesenin Sergio,
Forma autore accettata: Esenin, Sergej Aleksandrovič
Titolo: Tovarišč
Curatore: Trad. di Renato Poggioli
Forma curatore o altri contributi accettata: Poggioli, Renato
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1928), n. 1, pp. 70-73
Abstract: Si tratta della traduzione dal russo del poema Tovarišč, prima pubblicazione in «Delo naroda», 1917, n. 58, 26 maggio. Corredato di una nota del traduttore per spiegare il titolo.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Küfferle Rinaldo, L’elemento drammatico nella vita e nelle opere di Puškin
Autore: Küfferle Rinaldo,
Forma autore accettata: Küfferle, Rinaldo
Titolo: L’elemento drammatico nella vita e nelle opere di Puškin
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1931), n. 1-3, pp. 155-169
Abstract: Ritratto lirico di Aleksandr Sergeevič Puškin, in cui si mettono in evidenza l'impulsivià e l'irruenza della natura, dalle quali discenderebbero la sua passione, nella vita come nell'opera, per l'elemento drammatico. In relazione a ciò è esaminata la tragedia Boris Godunov (1825), i cui personaggi vengono analizzati dal punto di vista della sfida al destino e della loro affinità con la personalità e le vicende del poeta. L'A. riporta una lunga citazione dalle memorie di Michail Pogodin sulle impressioni riportate ad una delle due letture della tragedia, che P. tenne nel 1826 a casa di Sergej Sobolevskij e di Dmitrij Venevitinov, cui parteciparono anche Petr Čaadaev, Micahil Viel'gorskij, i Kireevskij, i Chomjakov, Adam Mickiewicz, Evgenij Baratynskij e Stepan Ševyrev. Nello stesso spirito l'A. esamina le Piccole tragedie [Malen'kie tragedii, 1830], soffermandosi in particolare su Il convitato di pietra [Kamennyj gost'],  Il cavaliere avaro [Skupoj rycar'] e Mozart e Salieri. Conclude l'articolo una ‟descrizione” dell'ultimo, tragico duello.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Ljackij Eugenio, Un poeta bianco-russo. Massimo Bogdanovič
Autore: Ljackij Eugenio,
Forma autore accettata: Ljackij, Evgenij Aleksandrovič
Titolo: Un poeta bianco-russo. Massimo Bogdanovič
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1928), n. 2, pp. 193-201
Abstract: L’A. ricostruisce una breve biografia del poeta bielorusso Maksim Adamovič Bogdanovič, prematuramente scomparso nel 1917. La sua raccolta Vjanok, pubblicata a Vilna (Vilnius) nel 1923 è una dimostrazione della virtuosità formale del poeta, il cui stato d’animo è caratterizzato da un «profondissimo estetismo». Per molto tempo è stato «discepolo devoto dei simbolisti russi», in particolare di Zinaida N. Gippius e Konstantin D. Bal’mont, ma è stato influenzato anche da poeti della generazione precedente, come Afanasij A. Fet, Aleksej N. Apuchtin e Aleksej K. Tolstoj. Nella sua poesia risuonarono ben presto anche i motivi nazionali e, con i canti dedicati alla patria, il poeta ha contribuito alla rinascita della lingua e della letteratura bielorussa. La sua poesia assume talvolta uno stile epico e, in genere si distingue per musicalità. Un tratto caratteristico di B. è che riprende spesso gli spiriti russi dei boschi e delle acque, che però in lui perdono il loro carattere terrificante, si addolciscono.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Ljackij Eugenio, Grevs I., Istorija odnoj ljubvi (Storia di un amore). I. S. Turgenev e Pauline Viardot, Mosca 1927
Autore: Ljackij Eugenio,
Forma autore accettata: Ljackij, Evgenij Aleksandrovič
Titolo: Grevs I., Istorija odnoj ljubvi (Storia di un amore). I. S. Turgenev e Pauline Viardot, Mosca 1927
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 4, pp. 632-633
Abstract: Si tratta della recensione al volume di Ivan Michajlovič Grevs, edito da Sovremennye problemy. L’A. esprime un giudizio molto positivo sul lavoro di ricostruzione obiettiva dei rapporti tra lo scrittore russo Ivan Sergeevič Turgenev e la cantante francese di origini spagnole Pauline Viardot (Pauline García). Lo studioso, con la ricostruzione dei fatti e l’analisi dei documenti, riesce a sfatare molti dei pregiudizi che dominano nella letteratura sulla celebre coppia.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Ljackij Eugenio, Il poeta della Russia Bianca rinascente. Jakub Kolos
Autore: Ljackij Eugenio,
Forma autore accettata: Ljackij, Evgenij Aleksandrovič
Titolo: Il poeta della Russia Bianca rinascente. Jakub Kolos
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 1, pp. 117-122
Abstract: L’A. analizza l’opera del poeta Jakub Kolas, pseud. di Kanstancin Michajlavič Mickevič, che viene presentato come uno degli esponenti del risveglio nazionale e culturale bielorusso. Viene messo l’accento sulle sue origini contadine, probabile linfa che alimenta il carattere profondamente popolare della sua poesia, ma è sottolineata anche l’influenza della poesia russa sulla struttura del verso di K. Sono citati i poemi Terra nuova [Novaja Zjamlja, 1922], Simone il musicista [Symon-musyka, 1925] e diverse poesie dalle raccolte Čyrvony dudar (1924) e Al popolo bielorusso [Belaruskomu ljudu, 1922].
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Ljeskov Nicola, Il mancino. Storia del mancino guercio di Tula e della pulce d’acciaio
Autore: Ljeskov Nicola,
Forma autore accettata: Leskov, Nikolaj Semenovič
Titolo: Il mancino. Storia del mancino guercio di Tula e della pulce d’acciaio
Curatore: Trad. di Margherita Silvestri Lapenna
Forma curatore o altri contributi accettata: Silvestri Lapenna, Margherita
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1928), n. 1, pp. 83-119
Abstract: Si tratta della traduzione dal russo del racconto Levša. Skaz o tul’skom kosom Levše i o stal’noj bloche, 1881.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Lo Gatto Ettore, Dostojevskij nei suoi primi racconti
Autore: Lo Gatto Ettore,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: Dostojevskij nei suoi primi racconti
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1926), n. 3-4, pp. 416-436
Abstract: L’A. analizza i seguenti racconti di Fedor Michajlovič Dostoevskij: Povera gente [Bednye ljudi, 1846], Il Sosia [Dvojnik, 1846], Memorie dal sottosuolo [Zapiski iz podpol’ja, 1864], Il signor Procharčin [Gospodin Procharčin, 1847], Umiliati e offesi [Unižennye i oskorblennye, 1861], Cuore debole [Slaboe serdce, 1848], La padrona [Chozjajka, 1847], Netočka Nezvanova (1849), Il villaggio di Stepančikovo  [Selo Stepančikovo i ego obitateli, 1859] alla luce dell’esperienza di vita dello scrittore, dell’ambiente da lui frequentato (il circolo di Michail Vasil’evič Butaševič-Petraševskij e il gruppo di Sergej Fedorovič Durov) e dei giudizi della critica (Vissarion Grigor’evič Belinskij, Nikolaj Aleksandrovič Dobroljubov, Nikolaj Konstantinovič Michajlovskij, Valerian Nikolaevič Majkov, Karl Nötzel, Pavel Vasil’evič Annenkov, Stepan Petrovič Ševyrev, Dmitrij Nikolaevič Ovsjaniko-Kulikovskij e Nikolaj Nikolaevič Strachov).
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Lo Gatto Ettore, F. Dostoevskij, Il villaggio di Stepančikovo e i suoi abitanti. Romanzo umoristico. Prima versione integrale e conforme al testo russo con note di Alfredo Polledro, Torino «Slavia», 1927
Autore: Lo Gatto Ettore,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: F. Dostoevskij, Il villaggio di Stepančikovo e i suoi abitanti. Romanzo umoristico. Prima versione integrale e conforme al testo russo con note di Alfredo Polledro, Torino «Slavia», 1927
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 2, pp. 306-308
Abstract: A seguire, il titolo recita: «Nella collezione «Il Genio russo», Serie I, n. 5». L’A. si sofferma sul ruolo chiave che il romanzo Selo Stepančikovo i ego obitateli, 1859, inizialmente rifiutato da due editori (Michail Nikiforovič Katkov e Nikolaj Alekseevič Nekrasov, il quale poi lo pubblicò in «Otečestvennye zapiski») ebbe nella vita di Fedor Michajlovič Dostoevskij. Anzitutto perché, assieme al Sogno dello zio [Djaduškin son, 1859] segna la ripresa dell’attività letteraria dopo la deportazione. In secondo luogo perché segna la «liberazione» di D. dal rischio di rimanere prigioniero della propria maniera narrativa giovanile e dell’influenza di Gogol’. Infine, perché crea un carattere - quello dell’individuo posseduto da uno smisurato amor proprio offeso – che ebbe numerosi «discendenti nell’ulteriore opera di Dostoevskij».
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Lo Gatto Ettore, Gli studi slavi in Italia
Autore: Lo Gatto Ettore,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: Gli studi slavi in Italia
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 3, pp. 455-468
Abstract: L’A. lamenta il ritardo italiano nello sviluppare un interesse scientifico per i paesi slavi. Fornisce preziose indicazioni sulle prime, rare pubblicazioni sulla Russia (resoconti di viaggio, quadri storico-sociali d’impianto giornalistico); sulle prime traduzioni degli scrittori e dei poeti russi. È ricordata l’opera di traduzione svolta da Domenico Ciampoli e da Federigo Verdinois. L’interesse per la Russia è cresciuto nei primi anni del secolo e ha conosciuto uno straordinario impulso dopo la guerra, grazie anche all’opera di alcuni editori («Libreria della voce», Carabba) e nuovi traduttori (Nina Romanovskaja). L’A. narra dell’esperienza di «Russia», della nascita dell’Istituto per l’Europa Orientale, dell’istituzione delle prime cattedre nelle università e presenta la generazione dei giovani russisti: Gasparini, Giusti, Grabher. Un ultimo accenno è riservato agli intellettuali italiani che si sono occupati di letteratura russa: Papini, Prezzolini, Borgese, Pavolini, Festa, Galletti, Toffanin.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
Lo Gatto Ettore, L'«intellighenzia» russa, la rivoluzione e la letteratura
Autore: Lo Gatto Ettore,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: L'«intellighenzia» russa, la rivoluzione e la letteratura
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1929), n. 6, pp. 442-448
Abstract: L’A. tratta dell’eterno dilemma della letteratura russa, stretta tra la sua missione politico-sociale e le esigenze estetiche e  cerca di stabilire quanto di nuovo e quanto di tradizionale vi sia nel periodo post-rivoluzionario. Svolge le proprie tesi in polemica con il critico comunista Polonskij (pseud. di Vjačeslav Pavlovič Gusin), al quale imputa di non voler riconoscere che, anche dopo la rivoluzione e il fallimento dell’esperimento del Proletkul’t, la letteratura continua ad essere un prodotto dell’intelligencija, per lo più di origine non proletaria, così come lo era prima. Anche da un punto di vista estetico le migliori opere della nuova letteratura sono scritte da autori che si richiamano alla tradizione classica, i poputčiki (compagni di strada), come Pil’njak (pseud. di Boris Andreevič Vogau), Vsevolod Ivanov, Leonid Leonov, Isaak Babel’, Lidija Sejfullina, Lidin (pseud. di Vladimir Germanovič Gomberg), Konstantin Fedin, Nikolaj Nikitin ed altri. Inoltre, la realtà politica e sociale continua a essere il contenuto della nuova letteratura, come lo era stata della vecchia.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Lo Gatto Ettore, La letteratura popolare russa
Autore: Lo Gatto Ettore,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: La letteratura popolare russa
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 3, pp. 375-416
Abstract: Si tratta della pubblicazione di un capitolo della Storia della letteratura russa dalle origini ai giorni nostri, all’epoca in corso di stampa, il cui primo volume sarebbe uscito nel 1928 per la Anonima Romana Editoriale. Il capitolo tratta delle byline.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Lo Gatto Ettore, La letteratura russa nella letteratura mondiale
Autore: Lo Gatto Ettore,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: La letteratura russa nella letteratura mondiale
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 1, pp. 79-104
Abstract: Prolusione all’inaugurazione della prima cattedra di Lingua e letteratura russa presso l’Università di Napoli. L’A. tratta dei rapporti della Russia con l’Europa, Italia compresa, anche prima di Pietro il Grande. Si sofferma sul carattere esteriore dell’occidentalizzazione, ma riconosce che già con Aleksandr Sergeevič Puškin «gli elementi importati si fondono pienamente con lo spirito nazionale». Sull’esempio di Nikolaj Vasil'evič Gogol’ e di Lev Nikolaevič Tolstoj tratta poi il fenomeno dei «nobili penitenti», sconosciuto alle letterature europee. Del dibattito tra occidentalisti e slavofili afferma che, essendo «tutti figli dell’idealismo tedesco», difendevano la Russia sulla base delle dottrine europee, ma mentre per i romantici tedeschi i problemi erano quelli dell’arte, per i russi, e in particolare per Dostoevskij, erano quelli «dell’esistenza di Dio e dell’immortalità». Lo sviluppo «miracoloso» della letteratura russa nella seconda metà dell’Ottocento segna l’affermazione della sua indipendenza e della sua forza di fronte al mondo intero.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Lo Gatto Ettore, Lirici russi del secolo aureo
Autore: Lo Gatto Ettore,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: Lirici russi del secolo aureo
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1927), n. 3, pp. 446-454
Abstract: Si tratta di una dotta recensione, ricca di riferimenti critici e bibliografici a Lirici russi del secolo aureo, trad. di Giovanni Gandolfi, 2 voll., G. Carabba editore, Lanciano, edizione che è messa a confronto con L. M. Suchotin, Ljubov’ v russkoj lirike XIX v., Beograd 1927, a tutto vantaggio del lavoro di Gandolfi. L’A. si sofferma sulle traduzioni delle liriche di Aleksandr Puškin, Evgenij Baratynskij, Fedor Tjutčev, Aleksej Kol’cov, Michail Lermontov, Aleksej Konstantinovič Tolstoj, Nikolaj Nekrasov, Aleksej Pleščeev, Apollon Nikolaevič Majkov, Afanasij Fet, Ivan Savvič Nikitin, Semen Nadson. L'A. esprime una valutazione nel complesso lusinghiera delle traduzioni di G., benché non manchino alcuni rilievi critici. Maggiori obiezioni sono sollevate a proposito dell'esclusione di alcuni poeti, tra i quali molti degli anni venti, e l'eccessivo, nonché immeritato, rilievo dato ad altri, come Nikitin. Un'altra osservazione critica che l'A. rivolge al curatore dell'antologia riguarda la disposizione in sequenza dei poeti stessi, che non sempre rispecchia i legami culturali tra loro.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Lo Gatto Ettore, Note per un libro su Dostojevskij
Autore: Lo Gatto Ettore,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: Note per un libro su Dostojevskij
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1928), n. 2, pp. 184-192
Abstract: Nel tentativo di definire un approccio critico valido per l’opera di Fedor Michajlovič Dostoevskij, l’A. commenta le interpretazioni di Fedor Dmitrievič Batjuškov, Dmitrij Sergeevič Merežkovskij, Leonid Petrovič Grossman, André Gide, Nikolaj Nikolaevič Strachov e Julij Isaevič Ajchenval’d. Nel caso di D. la difficoltà maggiore è di stabilire il giusto rapporto tra l’elemento letterario e quello filosofico, tra soggettivo e oggettivo, tra l’elemento autobiografico e quello storico-culturale che possono influenzare l’opera, senza tuttavia tralasciare la componente estetica. Uno studio critico rigoroso dell’opera di D. dovrebbe partire da una seria analisi filologica delle sue opere in ordine cronologico, cercando di non farsi influenzare dalle opere più mature nel valutare le prime. Inoltre, dovrebbe evitare gli estremismi di una tesi sola, per tener conto in modo equilibrato di tutti gli elementi sopra citati.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Lo Gatto Ettore, Note su Turgenev. 1) «Le Memorie di un cacciatore»
Autore: Lo Gatto Ettore,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: Note su Turgenev. 1) «Le Memorie di un cacciatore»
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1930), n. 2, pp. 113-118
Abstract: A parere dell’A., con Zapiski ochotnika Ivan Sergeevič Turgenev ha dato un contributo fondamentale alla nascita di quell’indirizzo realistico che ha fatto grande la letteratura russa. Forte di numerosi rimandi ai maggiori studi critici sull’opera di Turgenev, Lo Gatto si sofferma soprattutto sull’impatto storico-sociale che ebbero i racconti delle Memorie per preparare l’atmosfera in cui maturò la legge sull’emancipazione dei contadini. È ampiamente trattata anche la questione del rapporto tra descrizione realistica e idealizzazione dei contadini in T. Al critico Leonid Petrovič Grossman [nel suo saggio in Turgenev, Sobranie sočinenij, t. III, Moskva 1928] l’A. attribuisce il merito di aver spostato l’attenzione sull’intrinseco valore artistico dell’opera, anche se a scapito del suo valore storico-sociale. Non manca un accenno alle qualità linguistiche e stilistiche della prosa di T. e, infine, una lode al lavoro della traduttrice della versione italiana delle Memorie, Raisa Grigor'evna Ol'kienickaja Naldi.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Lo Gatto Ettore, Note su Turgenev. 2) «Padri e figli»
Autore: Lo Gatto Ettore,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: Note su Turgenev. 2) «Padri e figli»
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1930), n. 2, pp. 119-124
Abstract: L’A., nel ricordare che nel 1928 è uscita, a cura di Giuseppe Pochettino, la traduzione italiana di Otcy i deti (1862) di Ivan Sergeevič Turgenev, afferma che il nome del protagonista, Bazarov, è divenuto sinonimo di nichilismo e cerca perciò, attraverso la sua descrizione, di dare una rappresentazione del concetto russo di nichilismo. L’A. riferisce altresì dell’accesissimo dibattito che seguì la pubblicazione del romanzo in Russia, riportando le posizioni di Dmitrij Pisarev e Maksim Antonovič e soffermandosi sulle accuse a T. di aver costruito una figura caricaturale e sull’autodifesa dello scrittore. L’articolo contiene un interessante confronto tra Lev Tolstoj, che in tutta la sua opera ha rappresentato l’eterna sua crisi esistenziale, e Ivan Turgenev, che invece ha sempre rappresentato le diverse fasi dell’evoluzione sociale. Ne consegue che i personaggi di Tolstoj sono varianti di lui stesso, mentre quelli di Turgenev rappresentano tipi sociali caratteristici delle diverse epoche.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Lo Gatto Ettore, Su «Guerra e pace»
Autore: Lo Gatto Ettore,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: Su «Guerra e pace»
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1929), n. 5, pp. 363-368
Abstract: L’A. presenta i più recenti studi sul grande romanzo di Lev Nikolaevič Tolstoj, Vojna i mir (1867-1869), facendoli precedere da proprie considerazioni sulla possibilità che in un lontano futuro l’epopea sulla guerra antinapoleonica diventi mito. I libri recensiti sono: Lvov-Rogačevskij (Vasilij L’vovič Rogačevskij), Ot usad’by k izbe [Dalla villa alla capanna], Moskva, Federacija, 1928; Šklovskij, V. B., Material i stil’ v romane L’va Tolstogo Vojna i mir [Materiale e stile nel romanzo di L. Tolstoj Guerra e pace], Moskva, Federacija, 1928; Kuzminskaja, T. A., Moja žizn’ doma i v Jasnoj Poljane [La mia vita a casa e a Jasnaja Poljana], Moskva, Sabašnikovy, 1928; Apostolov, N. N., Lev Tolstoj nad stranicami istorii [Lev Tolstoj sulle pagine della storia], Moskva 1928 e, infine, Gusev, N. N., Tolstoj v rascvete chudožestvennogo genija [Tolstoj nel fiore del suo genio artistico], t. 2, Moskva 1928.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Lo Gatto Ettore, Sulla poesia di Baratynskij «L’ultimo poeta»
Autore: Lo Gatto Ettore,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: Sulla poesia di Baratynskij «L’ultimo poeta»
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1931), n. 1-3, pp. 186-197
Abstract: L'A. traduce, commenta e analizza la poesia Poslednij poet di Evgenij Abramovič Baratynskij, pubblicata in «Moskovsij Nabljudatel'» nel 1835 e successivamente nella raccolta Crepuscolo (Sumerki) del 1842. Per l'A. questa poesia, assieme a L'ultima morte [Poslednjaja smert', 1827] e In morte di Goethe [Na smert' Gete, 1832], ha un valore centrale nell'opera di B., potendo essere considerata il nucleo ideologico della sua seconda fase creativa, segnata dalla perdita di sintonia del poeta con l'epoca. In un primo momento la poesia non venne compresa: contrastava con l'idea dominante di B. come poeta elegiaco. Nella sua poesia, invece, cresceva il peso del «profondo pensiero». È analizzata anche la poesia Sintomi [Primety, 1839], incentrata sul conflitto tra sentimento poetico della natura e conoscenza razionale, scienza. Nell'ultima parte dell'articolo l'A. polemizza con le tesi di Vissarion Grigor'evič Belinskij e di Nestor Aleksandrovič Kotljarevskij, anche appoggiandosi alle posizioni di Jakov Karlovič Grot e di Sergej Arkad'evič Andreevskij.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Lo Gatto Ettore, Traduttori – traditori
Autore: Lo Gatto Ettore,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: Traduttori – traditori
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1928), n. 2, pp. 218-219
Abstract: Invettiva contro la traduzione dell’Oblomov (1859) di Ivan Aleksandrovič Gončarov pubblicata dalla casa editrice Cappelli di Bologna (Ivan Gonciaroff, Oblomof, riduzione italiana di Olga Malavasi Arpshofen, 1928) traduzione che l’A. considera «una delle cose più scandalose che nel campo della letteratura di traduzioni si siano mai verificate». Il primo motivo di scandalo sono i tagli che hanno ridotto le settecento pagine del romanzo «a 286 fitte paginette» (e l’autore indica i punti in cui i tagli hanno sacrificato il senso stesso del romanzo). Il secondo motivo è che i tagli hanno sacrificato anche la poeticità della lingua dello scrittore. L’A. giustifica, tuttavia, la traduttrice, addossando tutta la colpa all’editore ed invita la critica ad attendere la traduzione integrale del romanzo presso i tipi di Slavia prima di formulare un giudizio sull’Oblomov.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Lo Gatto Ettore, Uno scrittore soviettista neoborghese
Autore: Lo Gatto Ettore,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: Uno scrittore soviettista neoborghese
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1929), n. 4, pp. 270-276
Abstract: L’A. analizza il romanzo di Michajl Afanas’evič Bulgakov La guardia bianca [Belaja gvardija] e il dramma da esso tratto I giorni dei Turbin [Dni Turbinych, 1926]. Menziona le difficoltà di pubblicazione del romanzo in patria e la sua pubblicazione integrale a Parigi (1927-29), le lotte con la censura per il dramma, rappresentato con enorme successo nel 1926. Riferisce poi della ricezione del romanzo sia negli ambienti degli emigrati che in patria, polemizzando contro le accuse di “tendenziosità” mosse dai critici sovietici, in particolare da Aleksandr Gorbačev, che  considera Bulgakov uno scrittore «neoborghese» come Aleksej Nikolaevič Tolstoj e Il'ja Grigor'evič Erenburg. Infine, parla delle qualità artistiche eccezionali del romanzo e dell’arte dello scrittore nel dare una fine caratterizzazione psicologica degli uomini comuni messi di fronte alla tragedia della storia. Il romanzo è superiore alle opere sovietiche di tema analogo, come In un vicolo cieco [V tupike, 1922] di Veresaev (pseud. di Vikentij Vikent'evič Smidovič) e Il treno blindato n. 1469 [Bronepoezd 14-69, 1922] di Vsevolod Vjačeslavovič Ivanov.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Lo Gatto Ettore, V. V. Veresajev, Nel vicolo cieco. Romanzo. Traduzione dall’originale russo di Paola Broggi Picardi. Milano, Treves. 1930, 2 voll.
Autore: Lo Gatto Ettore,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: V. V. Veresajev, Nel vicolo cieco. Romanzo. Traduzione dall’originale russo di Paola Broggi Picardi. Milano, Treves. 1930, 2 voll.
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1930), n. 1, pp. 69-72
Abstract: L’A. presenta la figura dello scrittore Vikentij Vikent’evič Veresaev (pseud. di V.V. Smidovič) come tipico esponente dell’intelligencija di vecchio stampo. La tesi del romanzo V tupike (1922) è appunto che con la rivoluzione l’intelligencija è finita in un vicolo cieco. E in effetti tutta l’opera di V. – i romanzi: Senza via (Bez dorogi, 1894), Miasmi [Povetrie, 1897], Alla svoltata [Na povorote, 1901] e Verso la vita [K žizni, 1908] – è una storia materiale e spirituale dell’intelligencija, fino al suo epilogo. Infine, il romanzo recensito è una «terribile requisitoria» contro gli errori commessi da entrambe le parti durante la guerra civile. L’A. confronta brevemente il romanzo di V. con La guardia bianca [Belaja gvardija, 1925; prima edizione completa: Parigi, 1927-1929] di Michail Afanas'evič Bulgakov, dando la propria preferenza a quest’ultimo.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Lo Gatto Ettore, «Sua Altezza il servo Piter Komondor»
Autore: Lo Gatto Ettore,
Forma autore accettata: Lo Gatto, Ettore
Titolo: «Sua Altezza il servo Piter Komondor»
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1929), n. 4, pp. 264-269
Abstract: L’A. interviene a distanza in una polemica tra lo storico Sergej Platonov, autore di Petr Velikij. Ličnost’ i dejatel’nost’, Pariž 1927, e gli scrittori Aleksej Nikolaevič Tolstoj e Boris Pil’njak (pseud. di B. Andreevič Vogau), autori rispettivamente dei racconti Una giornata di Pietro [Den’ Petra, 1921] e Sua Altezza il servo Piter Komondor [Ego Veličestvo kneeb Piter Komandor, 1922]. L’A. traccia una breve sintesi della rappresentazione della controversa figura di Pietro il Grande nella letteratura Pietro e Alessio [Antichrist. Petr i Aleksej, 1904-1905] di Dmitrij Merežkovskij], nella storiografia (Kazimierz Waliszewski, Nikolaj Karamzin, Sergej Michajlovič Solov’ev, Konstantin Kavelin e Vasilij Ključevskij) e nella storia del pensiero (Aleksej Chomjakov). Platonov accusa i due scrittori di aver dato un’immagine distorta dello zar, accentuando i suoi lati “depravati”. L’A. sostiene che, mentre per Tolstoj ciò può corrispondere solo a un’esigenza di drammatizzazione letteraria, nel caso di Pil’njak, il suo Pietro corrisponde alla sua visione filosofica, essendo lo scrittore un esponente del neoslavofilismo.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Majakovskij Vladimir, Da «150.000.000»
Autore: Majakovskij Vladimir,
Forma autore accettata: Majakovskij, Vladimir Vladimirovič
Titolo: Da «150.000.000»
Curatore: Trad. dall’originale russo di Umberto Barbaro
Forma curatore o altri contributi accettata: Barbaro, Umberto
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1929), n. 4, pp. 287-292
Abstract: Sono tradotti i primi 158 versi del poema 150.000.000 (1919-20). La traduzione è preceduta da una breve nota del traduttore in cui si esprime apprezzamento per la tendenza alla poesia epica dei futuristi russi, tendenza di cui Majakovskij, con questo poema e con Lenin (Vladimir Il’ič Lenin, 1925), è il rappresentante migliore.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Maver Giovanni, A. K. Vinogradov, Mérimé v pis’mach Sobolevskomu, Moskovskoe Chudožestvennoe izdatel’stvo (M. nelle lettere a S., Casa editrice artistica, Mosca 1928)
Autore: Maver Giovanni,
Forma autore accettata: Maver, Giovanni
Titolo: A. K. Vinogradov, Mérimé v pis’mach Sobolevskomu, Moskovskoe Chudožestvennoe izdatel’stvo (M. nelle lettere a S., Casa editrice artistica, Mosca 1928)
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1928), n. 2, pp. 211-212
Abstract: Anzitutto l’A. esprime vero entusiasmo per la veste grafica del libro. In secondo luogo, ne esalta le qualità scientifiche, poiché Anatolij Kornelievič Vinogradov, attraverso la figura di Sergej Aleksandrovič Sobolevskij, vagabondo russo, «spirito improduttivo, ma che rende produttivi gli altri», riesce a far nuova luce sui rapporti tra il romanticismo francese e quello russo e polacco, ovvero i rapporti di Prospère Mérimé con Aleksandr Sergeevič Puškin e con Adam Mickiewicz (e anche tra questi due ultimi). Qualche svista e qualche errore non inficiano minimamente la validità del libro.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Maver Giovanni, «Meditazione» di Lermontov
Autore: Maver Giovanni,
Forma autore accettata: Maver, Giovanni
Titolo: «Meditazione» di Lermontov
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1929), n. 1, pp. 65-84
Abstract: L’A. analizza la poesia Duma, 1838, di Michail Jur’evič Lermontov, come un primo tentativo del poeta di uscire dalla cerchia ristretta dell’«Io» lirico per allargare lo sguardo ai problemi della propria generazione. La poesia è vista, da un lato, come il risultato delle impressioni suscitate in L. dalla lettura della Prima lettera filosofica di Petr Jakovlevič Čaadaev e, dall’altro, come preparatoria al romanzo Un eroe del nostro tempo [Geroj našego vremeni, 1840]. Viene poi esaminata la ricezione della poesia nella critica contemporanea a L., contrapponendo in particolare le posizioni di Stepan Petrovič Ševyrev e Vissarion Grigor'evič Belinskij. L’A. confuta le interpretazioni di Nestor Kotljarevskij, Sergej Andreevskij, Aleksandr Veselovskij e, quella più recente di Boris Ejchenbaum. La poesia appare anche come un’evoluzione del tema del «frutto maturato precocemente», che è presente nella lirica di L. fin dal 1832, riferito al poeta e non alla generazione.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Onatsky Euhen, Residui di cosmogonie antiche nel folklore ucraino
Autore: Onatsky Euhen,
Forma autore accettata: Onatsky, Euhen
Titolo: Residui di cosmogonie antiche nel folklore ucraino
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 7 (1932), n. 5-6, pp. 436-460
Abstract: L'A. affronta la questione della concezione dualistica presente in una parte delle leggende popolari ucraine sulla creazione del mondo. L'A., oltre a richiamarsi ad una vasta bibliografia internazionale sul tema, riferisce degli studi di Aleksandr Nikolaevič Veselovskij, di Nikolaj Ivanovič Korobka, di Michail Petrovič Dragomanov e di Chruševskij. Il tema è analizzato in relazione alle sue origini indoeruropee, ma sono considerate anche le tesi di chi scorge nelle antiche leggende ucraine influssi iranici. Sono trattati il tema del bogomilismo e le koljady.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Pleščejev A., Tre poesie
Autore: Pleščejev A.,
Forma autore accettata: Pleščeev, Aleksej Nikolaevič
Titolo: Tre poesie
Curatore: Trad. di Virgilio Narducci
Forma curatore o altri contributi accettata: Narducci, Virgilio
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1929), n. 6, pp. 449-452
Abstract: Le poesie tradotte sono Il vecchio [Starik, 1877], Stelle cadenti [Noč’ proletala nad mirom, 1862] e Leggende [Legenda, 1877].
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Poggioli Renato, L'arte di Costantino Balmont
Autore: Poggioli Renato,
Forma autore accettata: Poggioli, Renato
Titolo: L'arte di Costantino Balmont
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1928), n. 4-5-6, pp. 474-507
Abstract: Citando Ivanov-Razumnik (pseud. di Razumnik Vasil'evič Ivanov) e Semen Afanas'evič Vengerov, l’A. definisce Konstantin Dmitrievič Bal’mont «principale rappresentante del decadentismo russo» e «esteta puro». Il decadentismo russo è visto sia come lotta dei giovani contro la vecchia generazione della letteratura “eroica” e sociale”, sia come il tentativo di trapiantare in Russia i simbolisti e i decadenti francesi. Ma, osserva l’A., «l’albero trapiantato», come sempre in Russia, diede frutti molto diversi da ciò che ci si poteva aspettare e anche di diverso valore: Bal’mont, malgrado tutta la sua erudizione, «varca con più difficoltà [di Blok] la soglia della vera Poesia e ne rimane spesso al di fuori». Il pregio della poesia di B. sta nella musicalità, mentre il difetto sta nell’assenza di originalità tematica. Si sente in essa l’influsso di Nietzsche e, di conseguenza, una certa affinità con D’Annunzio. L’A. analizza, citando moltissimi esempi tratti dalle poesie, l’evolversi del mito del sole in B.; la sua lirica d’amore; il tema della natura russa e, infine, le sue traduzioni.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Poggioli Renato, Michele Kuzmin
Autore: Poggioli Renato,
Forma autore accettata: Poggioli, Renato
Titolo: Michele Kuzmin
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1931), n. 5, pp. 307-315
Abstract: L’A. scrive che il decadentismo russo, inteso nel senso più lato (simbolisti, acmeisti, futuristi e immaginisti), pur non avendo dato i natali ad artisti geniali, ha favorito l’apertura della grande letteratura nazionale verso le correnti europee. Di Michajl Alekseevič Kuzmin l’A. ricorda che i critici russi lo considerano il principale esponente della «stilizzazione letteraria»; ricorda i suoi legami con i pittori Somov e Bakst, il suo articolo Della bellissima chiarezza, pubblicato nella rivista acmeista «Apollon», nel quale, in polemica con i simbolisti, esorta al «chiarismo», pur essendo, come poeta, insieme «neoclassico e crepuscolare». Descrive poi gli interessi letterari, pittorici e musicali di K., e il suo interesse per l’Italia. Considera suo capolavoro i Canti d’Alessandria [Aleksandrijskie pesni, 1906], definito il «pastiche d’un pastiche»; «suo male è di essere solo un esteta, dilettante come tutti gli esteti, ed eclettico come tutti i dilettanti». Ritiene, però, che la sua poesia abbia potuto influenzare Anna Achmatova.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Poggioli Renato, Studi su Blok
Autore: Poggioli Renato,
Forma autore accettata: Poggioli, Renato
Titolo: Studi su Blok
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1930), n. 1, pp. 38-59
Abstract: L’A. analizza il primo volume della raccolta (in 3 vv.) delle poesie di Aleksandr Aleksandrovič Blok, che comprende poesie dai cicli Ante Lucem, Stichi o Prekrasnoj Dame e Rasput’ja, soffermandosi sul tema del mito della «Bellissima Dama», che riprende il tema dell’«Eterno Femminino», ricorrente nella poesia fin dall’antichità. L’A. ritiene che si tratti di un poeta di grande ingegno, ma non ancora spiritualmente maturo. Sono versi «dell’attesa», ché il mito nel primo B. non si materializza mai in una figura concreta, come avverrà, con la caduta del mito stesso, nella lirica posteriore. Dopo un confronto con la visione di Andrej Belyj (pseud. di Boris Nikolaevič Bugaev), l’A. osserva che in B. «l’elemento teosofico è evidente […] se non nel contenuto dottrinario, certo nel suo tono». Sono citati, come più interessanti su questo volume, gli studi di Kornej Ivanovič Čukovskij e di Andrej Belyj, i quali si sono, però, limitati ad un elenco di motivi, che l’A. ricostruisce e commenta criticamente, accennando appena all’evoluzione successiva del poeta.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Poggioli Renato, Suchodol
Autore: Poggioli Renato,
Forma autore accettata: Poggioli, Renato
Titolo: Suchodol
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1931), n. 1-3, pp. 170-177
Abstract: È analizzato il racconto di Ivan Alekseevič Bunin Valsecca (Suchodol, 1912), del quale, in nota, l'A. preannuncia la prossima uscita, nella sua traduzione italiana, presso l'editore Carabba di Lanciano. A parere dell'A. a questo racconto ben si adatta il suo sottotitolo di Poema, in quanto si tratta di «una lunga suite epico-lirica (più lirica che epica) sulla rovina della famiglia Chruščev e del suo nido signorile». A differenza della tradizione letteraria russa sul tema (Aksakov, Saltykov-Ščedrin, Puškin e Turgenev), Bunin si affida al «magnetismo della superstizione», avvicinandosi così a Poe e trascurando del tutto le cause sociali. Lo stesso nome della proprietà, Valsecca, nella sua opposizione al mito della fecondità dell'«umida terra», vivo nell'epos popolare, è segno di predestinazione alla rovina. L'A. dà rilievo anche ai due altri Leit-motiv del racconto: quello del passato che muore, della perdita della memoria, e quello dell'attaccamento alla terra.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Poggioli Renato, Un’epopea rossa: «Konarmija» di I. Babel’
Autore: Poggioli Renato,
Forma autore accettata: Poggioli, Renato
Titolo: Un’epopea rossa: «Konarmija» di I. Babel’
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1930), n. 4, pp. 295-303
Abstract: Prima parte dell’articolo su L’Armata a cavallo [Konarmija, 1926] di Isaak Emmanuilovič Babel’ (v. anche n. 6, 1930 e n. 4, 1931). Per spiegare l’opera di B., l’A. ricorre alle immagini di una Russia che ama il movimento veloce e che ci sono date da Nikolaj Vasil'evič Gogol’, poi da Vsevolod Vjačeslavovič Ivanov e da Vladimir Vladimirovič Majakovskij. Dopo una breve sintesi della vita e dell’opera dello scrittore, l’A. passa ad analizzare questa epopea sulla rivoluzione, che considera il miglior lavoro di B. per il movimento, il rapido susseguirsi delle immagini, dei luoghi e dei volti, che però lasciano un segno indelebile. Sono quindi raccontati alcuni degli episodi più significativi dell’opera.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Poggioli Renato, Un’epopea rossa: «Konarmija» di I. Babel’
Autore: Poggioli Renato,
Forma autore accettata: Poggioli, Renato
Titolo: Un’epopea rossa: «Konarmija» di I. Babel’
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1930), n. 6, pp. 471-480
Abstract: Seconda parte dell’articolo su L’Armata a cavallo [Konarmija, 1926] di Isaak Emmanuilovič Babel’ [v. anche n. 4, 1930 e n. 4, 1931]. Questa parte è dedicata ad analizzare i procedimenti mediante i quali lo scrittore conferisce spirito epico alla propria opera. Il primo tra questi è il ricorso alla «differenza di prospettiva»: allontana le cose che rappresenta, ma in modo che il lettore perde il senso del rapporto di grandezza, vede le cose più grandi. Lo stesso effetto si produce sull’autore, che quindi considera ciò che rappresenta come esistente di per sé e deve rinunciare a ogni intervento personale nell’opera. Il secondo, e più importante, sta nell’«atteggiamento spirituale del poeta epico dinanzi alla sua materia»: e questo è l’atteggiamento della cieca e infantile sua fede nel mondo che descrive, che è l’unico che per lui esiste e può esistere solo in quella forma. A seguire sono riportati diversi brani de L’armata a cavallo a dimostrazione della tesi dell’A.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Poggioli Renato, Un’epopea rossa: «Konarmija» di I. Babel’
Autore: Poggioli Renato,
Forma autore accettata: Poggioli, Renato
Titolo: Un’epopea rossa: «Konarmija» di I. Babel’
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1931), n. 4, pp. 261-274
Abstract: Terza ed ultima parte dell’articolo su L’Armata a cavallo [Konarmija, 1926] di Isaak Emmanuilovič Babel’ [v. i nn. 4 e 6, 1930]. L’A. analizza il lirismo nella prosa di B. Riporta ampi stralci della novella Il sale, che, per l’alternanza di motivi lirici e drammatici, considera la migliore di tutta l’opera. Infine analizza la figura dell’autore-narratore, la sua solitudine di intellettuale con aspirazioni tolstoiane, che non può trovare un posto tra «i mistici della non resistenza» (le vittime) e i «mistici della violenza» (i rivoluzionari) i quali insultano e deridono quello «scriba» che non potrà mai essere uno dei loro. Lo scrittore, tuttavia, esce da questa situazione grazie all’ironia con la quale, pur condividendo lo spirito della rivoluzione, colpisce tutto ciò che «nella rivoluzione gli sembra sciocco, inutile, cattivo». Concludono l’articolo una entusiastica valutazione della tecnica artistica di B. e una nota bibliografica.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Poggioli Renato, Vladimir Pozner, Panorama de la Littérature Russe Contemporaine, Paris, Kra, 1930
Autore: Poggioli Renato,
Forma autore accettata: Poggioli, Renato
Titolo: Vladimir Pozner, Panorama de la Littérature Russe Contemporaine, Paris, Kra, 1930
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1931), n. 6, pp. 451-460
Abstract: Il libro di Vladimir Solomonovič Pozner  consta di una serie di saggi su singoli scrittori, dai quali traspaiono simpatie e antipatie del loro autore che, giovanissimo, apparteneva ai Fratelli di Serapione, e perciò racconta con simpatia Viktor Šklovskij, Lev Lunc, Nikolaej Nikitin, Venjamin Kaverin, Michail Slonimskij, Vsevolod Ivanov, Konstantin Fedin e Michail Zoščenko, mentre pronuncia un giudizio critico su Evgenij Zamjatin. L’A. apprezza le pagine dedicate a Velimir Chlebnikov (pseud. di Viktor Vladimirovič Chlebnikov), Boris Pasternak, Osip Mandel’štam e Vladislav Chodasevič, ma trova «esagerata» l’ammirazione di Pozner per Vladimir Majakovskij. Scarso rilievo è dato agli scrittori della vecchia generazione, come Ivan Bunin, mentre molto convincenti sono le pagine dedicate a Aleksandr Blok e Aleksej Remizov. Un altro aspetto positivo è che P. non si fa trascinare dalla “passione” per scrittori sovietici di scarso valore (tra cui però l’A. accanto a Pantelejmon Romanov mette anche Boris Pil’njak) e si occupa solo dei migliori, come Ivanov e Babel’, nonché delle prose di Mandel’štam e Pasternak. Due lacune sono l’assenza dei filosofi-teologi emigrati e, trattando del decadentismo, di qualunque accenno ad artisti come Aleksandr Benois, Sergej Djagilev, Leon Bakst e Michail Vrubel’.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Savoj Leone, Su un appunto al «Gorje ot umŕ»
Autore: Savoj Leone,
Forma autore accettata: Pacini Savoj, Leone
Titolo: Su un appunto al «Gorje ot umŕ»
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1931), n. 1-3, pp. 178-185
Abstract: In nota l'A. precisa che trattasi di parte di un più ampio lavoro di prossima pubblicazione. L'A. esamina e commenta alcune delle principali interpretazioni critiche di Che disgrazia l'ingegno! [Gore ot uma, 1833] di Aleksandr Sergeevič Griboedov, e precisamente: la recensione di Pilad Belugin (pseud. di Aleksandr Pisarev) in «Vestnik Evropy»; la lettera di Pavel Katenin a Griboedov e la risposta di questi; le opinioni di Vissarion Grigor'evič Belinskij espresse nei saggi Divagazioni letterarie [Literaturnye mečtanija] e Gore ot uma; il saggio di Ivan Aleksandrovič Gončarov Un milione di tormenti [Milion terzanij]; i commenti di Aleksandr Sergeevič Puškin; infine, lo studio di Nikolaj Kir'jakovič Piksanov, Tvorčeskaja istorija «Gorja ot uma». L’A. sostiene che la maggior parte degli appunti critici mossi all’opera di Griboedov è dovuta alla sottovalutazione del fatto che si tratta di una commedia di ambiente o di costume e che Čackij ha solo la funzione strumentale di «molla che aziona tutto il movimento scenico».
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Seifullina Lidia, Il governatore
Autore: Seifullina Lidia,
Forma autore accettata: Sejfullina, Lidija Nikolaevna
Titolo: Il governatore
Curatore: Trad. di Umberto Barbaro
Forma curatore o altri contributi accettata: Barbaro, Umberto
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1928), n. 4-5-6, pp. 515-526
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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Sologub Fedor, Poesie
Autore: Sologub Fedor,
Forma autore accettata: Sologub, Fedor (pseud. di Fedor Kuz’mič Teternikov)
Titolo: Poesie
Curatore: Trad. di Renato Poggioli
Forma curatore o altri contributi accettata: Poggioli, Renato
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1929), n. 6, pp. 455-458
Abstract: Sono tradotte: dal ciclo La rete della morte [Set’ smerti, 1908] le poesie L’altalena del diavolo [Čortovy kačeli] e Semplice canzonetta [Prostaja pesenka]; dal ciclo Maschere di Antevite [Ličini pereživanij, 1908]  la poesia “Sta la luna come un disco…” [“Vysoka luna Gospodnja…”].
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Straneo Carol, La poesia di Semjon Jakovlevič Nadson
Autore: Straneo Carol,
Forma autore accettata: Straneo, Carol
Titolo: La poesia di Semjon Jakovlevič Nadson
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 7 (1932), n. 1-2, pp. 118-126
Abstract: L’A. analizza la figura e l’opera di Semen Jakovlevič Nadson, anche inquadrandola nella crisi letteraria e delle coscienze degli anni ’80 del XIX secolo. L’opera del poeta, tanto prematuramente scomparso quanto amato da intere generazioni di posteri, è vista come puro esempio di poesia idealistica, il cui messaggio di speranza e amore nasce dalla disperazione e dalla reazione sia alle condizioni sociali, sia al tragico destino individuale di N. L’A. si sofferma in modo particolare sul rapporto del poeta con il senso del divino, per concludere che nella poesia di N. Dio non è l’entità superiore, bensì il Dio-Uomo, simbolo di un’umanità che soffre.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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W. G., Vsevolod Ivanov, Sabbie azzurre
Autore: W. G.,
Forma autore accettata: Giusti, Wolfango
Titolo: Vsevolod Ivanov, Sabbie azzurre
Titolo del periodico: Rivista di letterature slave
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1928), n. 3, pp. 310-311
Abstract: Presentazione ai frammenti del romanzo di Vsevolod Vjačeslavovič Ivanov, Sabbie azzurre [Golubye peski, 1922], pubblicati nello stesso numero della rivista, alle pp. 312-316. La presentazione consiste in una sintetica biografia dello scrittore e in una ancor più sintetica enunciazione dei principi estetici del gruppo dei «Fratelli di Serapione», dei quali l’A. cita gli scrittori di maggior rilievo: Lev Natanovič Lunc, Nikolaj Nikolaevič Nikitin, Konstantin Aleksandrovič Fedin, Nikolaj Semenovič Tichonov, Michail Michajlovič Zoščenko.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0183
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