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L’Italia letteraria - Record trovati: 49

Mio padre e mia figlia
Titolo: Mio padre e mia figlia
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Immagine
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 22, p. 1
Abstract: La foto è in Tat’jana S. Tolstoi, Il primo amore di mio padre (v.). Lev Nikolaevič Tolstoj è ritratto con la nipotina, figlia di Tat’jana L’vovna Suchotina.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0049
Alfra, I Brailowski
Autore: Alfra,
Forma autore accettata: Francini, Alberto
Titolo: I Brailowski
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 18, p. 4
Abstract: Nella rubrica Alle Belle Arti. Mostre romane, è data notizia, in un breve trafiletto, della mostra tenuta dai pittori Leonid Michajlovič Brajlovskij e Rimma Nikitična Brajlovskaja nei locali della «Fiamma». L’A. ricorda che Brajlovskij, profondo conoscitore dell’arte russa antica, è ex pittore dei Teatri Imperiali di Mosca ed ex professore della Scuola d’Arte e di Industria, emigrato nel 1919. Questi cenni biografici sono ricordati allo scopo di spiegare i temi dei quadri esposti: lo zar, il Cremlino, dei monaci ecc.
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Alfra, Mansurov
Autore: Alfra,
Forma autore accettata: Francini, Alberto
Titolo: Mansurov
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 17, p. 4
Abstract: Nella rubrica Alle Belle Arti. Mostre romane, è data notizia, in un breve trafiletto, della mostra tenuta dal pittore Pavel Andreevič Mansurov alla galleria Bragaglia. L’A. ironizza un po’ elencando la grande varietà degli oggetti esposti, tra i quali solo poche «telette» rammentano che ad esporre è un pittore.
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b., s. t.
Autore: b.,
Forma autore accettata: Barbaro, Umberto
Titolo: s. t.
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 43, p. 3
Abstract: Presentazione al racconto Vagabondi di Vladimir Germanovič Lidin (pseud. di V. G. Gomberg) (v.). Dopo aver sinteticamente ricostruito la vita e l’opera dello scrittore, l’A. pronuncia un giudizio non molto dissimile da una condanna: Lidin è un buon conoscitore di ambienti diversi, ma la mancanza di intreccio, l’attenzione troppo meticolosa per il dettaglio, le influenze troppo manifestedi Lev Nikolaevič Tolstoj, Nikolaj Vasil'evič Gogol’, Anton Pavlovič Čechov, Pil’njak (pseud. di Boris Andreevič Vogau), ne fanno uno scrittore «faticoso».
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Barbaro Umberto, Arcadio Avercenko, Grani di buon umore, Collana degli umoristi, Roma 1929, Tiber
Autore: Barbaro Umberto,
Forma autore accettata: Barbaro, Umberto
Titolo: Arcadio Avercenko, Grani di buon umore, Collana degli umoristi, Roma 1929, Tiber
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 35, p. 6
Abstract: Nella rubrica Libri tradotti. A parte l’indicazione che la raccolta contiene 15 racconti, tradotti da Elis Nosicova, e rappresentativi di tutto l’arco creativo di Arkadij Timofeevič Averčenko, la recensione consta di una breve riflessione sulla serietà della letteratura umoristica.
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Barbaro Umberto, Due Russi e un Ceco
Autore: Barbaro Umberto,
Forma autore accettata: Barbaro, Umberto
Titolo: Due Russi e un Ceco
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 44, p. 2
Abstract: Il ceco è Karel Čapek, cui è dedicata oltre la metà della recensione. I due libri russi sono: B. Pilniak, Oltre le foreste, traduzione e prefazione di Corrado Perris, Il Genio slavo, Torino 1929 e Elia Ehrenburg, L’amore di Gianna Ney, traduzione e introduzione di Lia Neanova, Milano, Corbaccio, collezione Volga. Pil’njak (pseud. di Boris Andreevič Vogau) è giudicato uno scrittore «immaturo» perché, volendo superare ad ogni costo i classici, assume soluzioni poco convincenti. Qualche nota critica anche sulla traduzione di Perris che si è concesso troppi russismi, anche volendo tener conto del suo compito arduo. Quanto a Il’ja Grigor’evič Erenburg, l’A. si occupa solo della figura dello scrittore. Si capisce che i romanzi citati: Julio Xurenito [Neobyčajnye pochoždenija Chulio Churenito, 1922], Trust, abbasso l’Europa! [Trest «D.E.», 1923], Le tredici pipe [Trinadcat’ trubok, 1923] e lo stesso romanzo recensito  Ljubov’ Žanny Nej (1924) non appartengono a quel genere di letteratura che l'A. apprezza. Con foto di Pilniak (v.).
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Barbaro Umberto, Nicolai Gogol, Le veglie alla fattoria presso Dikagnka. Racconti. Versione integrale dal russo con note di Valentina Dolghin Badoglio, Slavia. Il Genio russo, serie IV, n. 2. Torino 1929
Autore: Barbaro Umberto,
Forma autore accettata: Barbaro, Umberto
Titolo: Nicolai Gogol, Le veglie alla fattoria presso Dikagnka. Racconti. Versione integrale dal russo con note di Valentina Dolghin Badoglio, Slavia. Il Genio russo, serie IV, n. 2. Torino 1929
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 40, p. 4
Abstract: Nella rubrica Libri tradotti. L’A. ricostruisce i difficili esordi di Nikolaj Vasil’evič Gogol’, la sua amicizia con Anton Antonovič Del’vig, Vasilij Andreevič Žukovskij e Aleksandr Sergeevič Puškin, e, infine, dedica qualche osservazione ai racconti, che definisce «deliziosi», benché lontani dalla grande arte matura dello scrittore. Parole di apprezzamento anche per la qualità della traduzione.
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Barbaro Umberto, Novelle dei più grandi scrittori russi, scelte e tradotte da Enrico Damiani, Firenze, Vallecchi
Autore: Barbaro Umberto,
Forma autore accettata: Barbaro, Umberto
Titolo: Novelle dei più grandi scrittori russi, scelte e tradotte da Enrico Damiani, Firenze, Vallecchi
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 9, p. 8
Abstract: Il libro recensito è Novelle dei più grandi novellieri russi. Scelte e tradotte dal testo originale, con notizie biografiche sui singoli autori, a cura di Enrico Damiani, Firenze, Vallecchi, 1929, 166 p. La raccolta comprende racconti meno noti in Italia dei grandi scrittori russi dell’Ottocento. Il giudizio sul curatore è piuttosto critico. L’A. riconosce al Damiani grande competenza scientifica e ottime capacità di traduttore, ma lo accusa di essere troppo «prudente» nella formulazione dei propri giudizi critici e troppo sintetico e scolastico nelle note.
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Barbaro Umberto, Nuovi libri di Lo Gatto
Autore: Barbaro Umberto,
Forma autore accettata: Barbaro, Umberto
Titolo: Nuovi libri di Lo Gatto
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 43, p. 8
Abstract: Sono recensiti i seguenti libri di Ettore Lo Gatto: Dall’epica alla cronaca nella Russia soviettista, I.P.E.O. 1929 e Vecchia Russia, I.P.E.O. 1929. L’A. apprezza quasi con entusiasmo il secondo di questi volumi, nel quale è riservato spazio al lavoro degli italiani nella costruzione del Cremlino, agli antichi monasteri, templi e residenze del passato, mentre molto più critico è il suo giudizio sul primo di essi. Pur apprezzando le buone intenzioni di Lo Gatto per dare un’informazione obiettiva, fondata su dati reali, della situazione russa, l’A. rileva che sia la fonte scelta (stampa ufficiale bolscevica) sia la sua scarsa dimestichezza con le metodologie di questo tipo di analisi inficiano l’utilità del libro. Le recensioni sono precedute da una scheda piuttosto ampia sulle numerose, infaticabili attività di Lo Gatto per diffondere la slavistica. Quanto alla qualità delle sue ricerche scientifiche, l’A. apprezza l’erudizione dello slavista, ma gli rimprovera una certa passività nei giudizi critici.
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Barbaro Umberto, Rileggendo Anna Karenina
Autore: Barbaro Umberto,
Forma autore accettata: Barbaro, Umberto
Titolo: Rileggendo Anna Karenina
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 29, p. 2
Abstract: Nella rubrica Letterature straniere. A parere dell’A., Lev Nikolaevič Tolstoj rappresenta in letteratura, con Manzoni e Goethe, la tendenza che non crede alla possibilità di realizzazione dell’ideale, come si evince dal Commento alla Sonata a Kreutzer [Posleslovie k "Krejcerovoj sonate", 1890], in cui scrive che «l’ideale nella vita si realizza soltanto nello sforzo verso l’ideale inconseguito». T. credeva, però, anche nella possibilità di sconfiggere il male e, con Nietzsche, è il più grande moralista dell’epoca moderna. Malgrado lo stile perentorio e affermativo delle sue tesi, T. pone dei problemi: la domanda principale, in ogni sua opera, è se gli uomini possano essere felici, ovvero perfettibili fino al raggiungimento dell’ideale. In Anna Karenina ciò è visto sotto l’ottica dell’amore. Se l’amore è concepibile solo come amore universale, «libero e assoluto», espressione della «libertà», esso non può che scontrarsi con il «libero» abbandonarsi agli istinti, ovvero una schiavitù. E qui sta tutta la tragedia di Anna.
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Barbaro Umberto, Wladimiro Maiacovschi
Autore: Barbaro Umberto,
Forma autore accettata: Barbaro, Umberto
Titolo: Wladimiro Maiacovschi
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 17, p. 6
Abstract: Necrologio di Vladimir Vladimirovič Majakovskij. L’A. ricorda che il poeta è stato futurista non solo nella forma, ma anche nei contenuti ed è stato il cantore epico del proletariato e della rivoluzione russa. Ricorda anche che M. mise la sua poesia a disposizione delle campagne di educazione del popolo e cercò di raccogliere le forze giovani della letteratura attorno al «LEF» (Levyj Front Iskusstv, Fronte di sinistra delle arti). Dal punto di vista estetico la sua poesia è una reazione al «frammentarismo» della poesia d’avanguardia. A parere dell’autore il poema più rappresentativo di M. è 150.000.000. In calce sono riportate due brevi poesie: Amore navale-militare [Voenno-morskaja ljubov’, 1915] e Buon trattamento delle signorine [Otnošenie k baryšne, 1920].
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Bragaglia Anton Giulio, Serge de Diaghileff
Autore: Bragaglia Anton Giulio,
Forma autore accettata: Bragaglia, Anton Giulio
Titolo: Serge de Diaghileff
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 35, p. 5
Abstract: Necrologio di Sergej Pavlovič Djagilev. Oltre al carattere sperimentale e innovativo della sua arte, in cui l’elemento pittorico della scenografia predomina sulla stessa danza, sono ricordate anche le vicende strabilianti della vita. L’A. polemizza con un articolo di Markus Levinson, critico russo naturalizzato francese, sul fatto che D., riconosciuto innovatore nel campo della scenografia, sarebbe un «tiepido conservatore» nel campo della coreografia. L’A. ritiene che l’influenza del coreografo italiano Enrico Cecchetti, per 35 anni all’Accademia Imperiale di Ballo e, poi, collaboratore di D., abbia portato una ventata di innovazione nel modo di intendere la danza, che prima in Russia seguiva l’impostazione del francese Marius Petipa. Ciò è riconosciuto da alcune sue celebri allieve, come Anna Pavlova e Tamara Karsavina. Secondo l’A., D. fu innovatore anche nella danza, dove ha introdotto la pantomima, sull’esempio dell’italiano Salvatore Viganò. Con foto di Vera Savina.
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Camerini, Alle recite della compagnia russa Tairov
Autore: Camerini,
Forma autore accettata: Camerini, Augusto
Titolo: Alle recite della compagnia russa Tairov
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Immagine
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 21, p. 3
Abstract: Due vignette sulla compagnia di Tairov: alla prima è associata la battuta: «Non si capisce nulla»; alla seconda la battuta: «Ma come sono bravi… Grandi…».
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Casalino Mario, Resurrezione, un prologo e quattro atti dal romanzo di L. Tolstoi, Filodrammatici, 14 febbraio
Autore: Casalino Mario,
Forma autore accettata: Casalino, Mario
Titolo: Resurrezione, un prologo e quattro atti dal romanzo di L. Tolstoi, Filodrammatici, 14 febbraio
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 8, p. 6
Abstract: La recensione si trova nella rubrica Prime di Prosa. A Milano. Premesso che la riduzione scenica, ad opera di Sergej Vasil’evič Strenkovskij, del romanzo Voskresenie di Lev Nikolaevič Tolstoj presenta i difetti tipici di qualunque tentativo di condensare in poche scene l’ampio tessuto di un romanzo, l’A ritiene che lo spettacolo riesca a suscitare emozioni nuove e profonde, grazie soprattutto alla maestria di Tatiana Pavlova (Tat’jana Pavlova Zejtman), la quale riesce a rendere tutta la gamma dei diversi stati d’animo di Katerina Maslova: dall’amore innocente fino al perdono, passando per l’abiezione, il dolore, il rancore e il disprezzo. La scenografia ben ricostruisce gli ambienti nei primi atti, ma non è convincente nelle scene siberiane.
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Cecchi Alberto, Ivan Turgheniev, Il Re Lear della steppa. Racconti, Versione integrale dal russo di Maria Karklina, Slavia editrice, Torino
Autore: Cecchi Alberto,
Forma autore accettata: Cecchi, Alberto
Titolo: Ivan Turgheniev, Il Re Lear della steppa. Racconti, Versione integrale dal russo di Maria Karklina, Slavia editrice, Torino
Curatore: Karklina, Maria
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 23, p. 82 (1930), n. 23, p. 8
Abstract: Dopo aver elencato tutti i racconti contenuti nel volume – oltre a Re Lear nella steppa [Stepnoj korol’ Lir, 1870], Punin e Baburin (1874), Una storia strana [Strannaja istorija, 1869] e Toc, toc, toc [Stučit, 1873-74] – l’A. scrive che questa raccolta rende giustizia a Ivan Sergeevič Turgenev, a torto considerato il più europeo di tutti gli scrittori russi. A parere dell’A. Turgenev, come dimostrano questi racconti, è il più russo di tutti, mentre Fedor Michajlovič Dostoevskij è «lituano», Nikolaj Vasil'evič Gogol’ «ucraino» e Lev Nikolaevič Tolstoj «tedesco», e sarebbe interessante studiare quale parte gli antenati stranieri abbiano avuto nella loro formazione (sic!).
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Damiani Enrico, E. Isvolskiy – A. Kascina, Giovinezza rossa, tradotto dal russo da Raissa Olkienitzkaia Naldi, Firenze, Bemporad, 1930
Autore: Damiani Enrico,
Forma autore accettata: Damiani, Enrico
Titolo: E. Isvolskiy – A. Kascina, Giovinezza rossa, tradotto dal russo da Raissa Olkienitzkaia Naldi, Firenze, Bemporad, 1930
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Recensione
Abstract: L’A. trova molto interessante da un punto di vista storico il romanzo di queste due autrici (benché la mascolinizzazione del cognome della prima autrice sia un rilievo critico che muove alla traduttrice, Raisa Grigor’evna Ol’kenickaja Naldi), che descrivono una situazione in cui l’amore e i sentimenti più nobili sono trasformati dal materialismo. Le autrici sono Elena Aleksandrovna Izvol’skaja, figlia di un diplomatico, e Anna Aleksandrovna Kašina, moglie del regista Nikolaj Nikolaevič Evreinov.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0049
Dostoievschi F., Come nacque «Delitto e Castigo»
Autore: Dostoievschi F.,
Forma autore accettata: Dostoevskij, Fedor Michajlovič
Titolo: Come nacque «Delitto e Castigo»
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 12, p. 5
Abstract: È pubblicata la traduzione della lettera di Dostoevskij a Michail Nikiforovič Katkov, in cui lo scrittore offre al «Russkij vestnik» [Messaggero russo], per la pubblicazione, un romanzo, del quale descrive la trama, ovvero di Delitto e castigo [Prestuplenie i nakazanie, 1866]. La lettera è preceduta da una brevissima nota, presumibilmente del traduttore, in cui si informa che a Mosca il prof. Ivan Ivanovič Glivenko sta pubblicando, nelle riviste «Russkij Archiv» [Archivio russo] e «Pečat’ i revoljucija» [Stampa e rivoluzione], molti documenti inediti su Dostoevskij, tra i quali anche la lettera qui pubblicata.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0049
Falqui Enrico, Guerra e pace
Autore: Falqui Enrico,
Forma autore accettata: Falqui, Enrico
Titolo: Guerra e pace
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 28, p. 7
Abstract: Nella rubrica Rassegna della Stampa, l’A. riporta una breve notizia, tratta dalle rivelazioni di Michail Kuz’minskij, nipote di Lev Nikolaevič Tolstoj, circa gli esiti disastrosi della visita che Cesare Lombroso rese a Tolstoj a Jasnaja Poljana.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0049
Falqui Enrico, Il dramma della libertà in Russia
Autore: Falqui Enrico,
Forma autore accettata: Falqui, Enrico
Titolo: Il dramma della libertà in Russia
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 28, p. 7
Abstract: Nella rubrica Rassegna della Stampa, viene citato uno dei reportage del viaggio in Russia di Curzio Malaparte (pseud. di Kurt Erich Suckert), pubblicato ne «La Stampa». L’A. è colpito da un passo in cui M., dopo una descrizione abbastanza convenzionale del carattere nazionale del popolo russo, afferma che il popolo russo teme la solitudine; i russi non sanno stare soli, cercano di fare tutto in comune. Perciò il loro sconfinato amore per la libertà non può essere per la libertà individuale, ma solo per la libertà collettiva.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0049
Falqui Enrico, La logica di Lenin
Autore: Falqui Enrico,
Forma autore accettata: Falqui, Enrico
Titolo: La logica di Lenin
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 26, p. 7
Abstract: Nella rubrica Rassegna della Stampa, è inserito un breve trafiletto nel quale si dà conto dei reportage dalla Russia di Curzio Malaparte,  pubblicati da «La Stampa». Sono riportate le opinioni dello scrittore sulla figura di Vladimir Lenin. Secondo Malaparte la definizione più sottile della logica di Lenin è stata data da Isaak Emmanuilovič Babel’: «una curva complessa tracciata da una linea retta». Per l'A. la logica di Lenin è duplice: ha una faccia antieuropea dotata di lineamenti russi e una faccia antirussa dotata di lineamenti europei. In questo modo riesce a mantenere un equilibrio.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0049
Falqui Enrico, Tavarisch-pisatiel
Autore: Falqui Enrico,
Forma autore accettata: Falqui, Enrico
Titolo: Tavarisch-pisatiel
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 24, p. 7
Abstract: Nella rubrica Rassegna della Stampa, una breve notizia tratta da un articolo di Tommaso Napolitano in «Critica fascista» spiega che l’appellativo di tovarišč-pisatel’ è un titolo di merito concesso nella «Repubblica rossa» agli scrittori proletari per la loro fedeltà, alla quale non sempre corrisponde la qualità, come ben sanno i lettori russi.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0049
Falqui Enrico, Ultime parole di Tolstoj
Autore: Falqui Enrico,
Forma autore accettata: Falqui, Enrico
Titolo: Ultime parole di Tolstoj
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 20, p. 7
Abstract: Nella rubrica Rassegna della Stampa è riportata la notizia che la figlia di Lev Nikoalevič Tolstoj, Tat’jana L’vovna Suchotina, di passaggio a Roma, ha raccontato a Fausto Maria Martini, per il «Corriere della sera», gli ultimi momenti di vita dello scrittore.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0049
Fracchia Umberto, Ricordo di Kuprin
Autore: Fracchia Umberto,
Forma autore accettata: Fracchia, Umberto
Titolo: Ricordo di Kuprin
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 15, p. 1
Abstract: L’A. ritiene che i racconti di Aleksandr Ivanovič Kuprin La fossa [Jama, 1915], Il duello [Poedinok, 1905], Il braccialetto di ametista [Granatovyj braslet, 1910], pur occupando in Russia, a paragone delle opere di Lev Nikolaevič Tolstoj o Maksim Gor’kij, un posto di secondo piano, nel quadro della letteratura europea siano, invece, racconti di prim’ordine. L’A. ha incontrato Kuprin nella sua casa di emigrato a Parigi ed è stato testimone della desolazione della vita presente dello scrittore, che ormai non scrive più, se non qualche articolo o raccontino per le riviste d’emigrati. Nella conversazione con l’A. Kuprin nega persino di esser mai stato scrittore (si proclama «giardiniere»). Infine, però, dichiara di ritenere Il capitano Rybnikov [Štabs-kapitan Rybnikov, 1905], la cui traduzione italiana è pubblicata in questo stesso numero (v.), essere il suo miglior racconto. L’A. non è d’accordo, ma comprende che a Kuprin siano cari il personaggio del nobile imbroglione e quello della prostituta per il fascino della vita dissoluta che gli ricorda il passato.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0049
G.P., J. A. Gonciarov, Oblomov, romanzo. Voll. 2, Edizioni Slavia, Torino
Autore: G.P.,
Forma autore accettata: Prampolini, Giacomo
Titolo: J. A. Gonciarov, Oblomov, romanzo. Voll. 2, Edizioni Slavia, Torino
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 11, p. 7
Abstract: Nella rubrica Libri stranieri tradotti. L’A. definisce il romanzo di Ivan Aleksandrovič Gončarov diverso, nello stile e nella composizione, dai romanzi cui la letteratura russa ha abituato il lettore, benché con qualche affinità con le opere di Ivan Turgenev. La diversità sta nel fatto che in G. «l’elemento critico e la tecnica della costruzione predominano sull’impeto e il calore della creazione». Dopo un’ampia sintesi del soggetto del romanzo, l’A. giunge alla conclusione che G. sia un artista raffinato, capace di descrivere ambienti e caratterizzare psicologicamente i personaggi. Il romanzo potrà essere molto apprezzato dal lettore italiano grazie alla accurata traduzione di Ettore Lo Gatto e, ancor più, alla sua introduzione che colloca il romanzo nella sua epoca e analizza il fenomeno dell’«oblomovismo».
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0049
G.P., Scialom Aleikhem, La storia di Tewje, il lattivendolo, Coll. Classici del ridere, A. F- Formiggini, Editore in Roma
Autore: G.P.,
Forma autore accettata: Prampolini, Giacomo
Titolo: Scialom Aleikhem, La storia di Tewje, il lattivendolo, Coll. Classici del ridere, A. F- Formiggini, Editore in Roma
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 2, p. 7
Abstract: La recensione si trova nella rubrica Libri stranieri tradotti. Dopo un’esposizione della tematica del romanzo, l’A. critica la scelta dell’editore di inserire quest’opera nella collana delle opere comiche. In effetti, a suo parere il romanzo di Šolom Alejchem (pseud. di Sholem Naumovič Rabinovič) appartiene al genere del grottesco, dato che l’umorismo in esso presente è sempre accompagnato da una vena di amarezza e di malinconia. L’A. considera quest’opera un «piccolo gioiello» della letteratura yiddish ed esprime parole di apprezzamento anche per il lavoro della traduttrice, Lina Lattes.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0049
Gadda Piero, Le rouge et le noir, con Ivan Mosjoukine al cinema Corso, Milano
Autore: Gadda Piero,
Forma autore accettata: Gadda Conti, Piero
Titolo: Le rouge et le noir, con Ivan Mosjoukine al cinema Corso, Milano
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 3, p. 6
Abstract: La recensione si trova nella rubrica Cinelandia. Mentre il giudizio complessivo dell’A. sul film non è molto positivo, relativamente ampio spazio viene dato al contributo in esso dell’attore Ivan Il’ič Mozžuchin, noto, dopo l’emigrazione come Ivan Mosjoukine, del quale è apprezzata non solo la recitazione, ma anche il fatto che grazie alla sua prestanza fisica riesce abbastanza convincente nel ruolo di seduttore.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0049
Gromo Mario, Le recite del Kamerny
Autore: Gromo Mario,
Forma autore accettata: Gromo, Mario
Titolo: Le recite del Kamerny
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 18, p. 5
Abstract: Nella rubrica Cronaca delle scene e dei ridotti, si recensiscono gli spettacoli presentati a Torino da Tairov, la cui principale innovazione è l’introduzione della scena costruita, al posto di quella dipinta. Dopo una breve sintesi delle moderne teorie sul teatro, l’A. esamina i risultati raggiunti dal regista in L’uragano (Groza, 1859) di Aleksandr Ostrovskij e nelle operette di Charles Lecocq Giroflé giroflà e Jour et nuit. Fin qui l’A. giudica il Teatro di Tairov raffinato, mentre esprime un sincero entusiasmo per Il negro (Tutti i figli di Dio hanno le ali, 1924) di Eugene O’ Neill.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0049
Il Postiglione d’Europa, Poliacof a Roma
Autore: Il Postiglione d’Europa,
Titolo: Poliacof a Roma
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 41, p. 6
Abstract: Nella rubrica Arrivi e partenze, si riporta il riassunto di un’intervista concessa da Solomon L’vovič Poljakov (noto anche come Poljakov-Litovcev), di passaggio a Roma, all’A. il quale, dopo aver ricordato che lo scrittore emigrato è noto in Italia per due suoi drammi, Il labirinto [Labirint, 1921] e Don Giovanni innamorato della morte [Don Žuan - suprug smerti, scritto con Petr Potemkin, 1928], annuncia anche la prossima uscita della traduzione del romanzo Il messia senza popolo [Sabbataj-Cevi, 1923]. Nell’intervista Poljakov parla della difficile situazione interna della Russia, dovuta alla miseria e alla mancanza di libertà, e afferma di non poter né voler ritornare in patria. Più a lungo si sofferma sullo stato della letteratura russa. In Russia lo sviluppo della letteratura e delle arti è impedito dalla mancanza di libertà, mentre tra gli emigrati, a parte quelli della vecchia generazione come Ivan Bunin, ci sono dei giovani promettenti. Di sé P. annuncia che sta scrivendo un nuovo romanzo, Cristo in esilio.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0049
Kuprin Alessandro, Il capitano Rybnikov. Racconto
Autore: Kuprin Alessandro,
Forma autore accettata: Kuprin, Aleksandr Ivanovič
Titolo: Il capitano Rybnikov. Racconto
Curatore: Trad. di Giacomo Prampolini
Forma curatore o altri contributi accettata: Prampolini, Giacomo
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 15, pp. 3-4
Abstract: Prima parte della traduzione dal russo del racconto Štabs-kapitan Rybnikov, 1905. La seconda parte è pubblicata nel n. 16 della rivista (v.). Il nome del traduttore è  indicato solo alla fine del racconto.
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Kuprin Alessandro, Il capitano Rybnikov. Racconto
Autore: Kuprin Alessandro,
Forma autore accettata: Kuprin, Aleksandr Ivanovič
Titolo: Il capitano Rybnikov. Racconto
Curatore: Trad. di Giacomo Prampolini
Forma curatore o altri contributi accettata: Prampolini, Giacomo
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 16, pp. 3-4
Abstract: Seconda ed ultima parte della traduzione dal russo del racconto Štabs-kapitan Rybnikov, 1905. La prima parte è pubblicata nel n. 15 della rivista (v.)
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Leonoff Leonida, L’avventura di Ivan
Autore: Leonoff Leonida,
Forma autore accettata: Leonov, Leonid Maksimovič
Titolo: L’avventura di Ivan
Curatore: Trad. di Marc Slonim e Giovanni Comisso
Forma curatore o altri contributi accettata: Slonim, Mark L’vovič ; Comisso, Giovanni
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 12, p. 3
Abstract: Traduzione del racconto Priključenie s Ivanom, 1928.
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Lidin Vladimir, Vagabondi
Autore: Lidin Vladimir,
Forma autore accettata: Lidin, Vladimir Germanovič (pseud. di V. G. Gomberg)
Titolo: Vagabondi
Curatore: Trad. di Valentina Preobragenska
Forma curatore o altri contributi accettata: Preobraženskaja, Valentina
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 43, p. 3
Abstract: Il racconto è preceduto da una breve nota introduttiva e illustrato da un ritratto (v.).
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Mirror, La nuova letteratura dei sovieti. Con Curzio Malaparte di ritorno dalla Russia
Autore: Mirror,
Titolo: La nuova letteratura dei sovieti. Con Curzio Malaparte di ritorno dalla Russia
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 26, p. 1
Abstract: Intervista a Curzio Malaparte di ritorno da un viaggio in Russia. Secodo Malaparte, vi sono scrittori che seguono i dettami dei bolscevichi, come Jurij Libedinskij e Vladimir Majakovskij, e scrittori che, pur vicini al regime, continuano a scrivere alla vecchia maniera, come Aleksej Tolstoj. Un effetto positivo della rivoluzione è l’aumento del desiderio di istruzione e di cultura, quindi una sete di letture, spesso insoddisfatta, perché trovare le traduzioni dei libri stranieri è difficile e costoso. La condizione dello scrittore è eccellente per quanto riguarda il prestigio sociale e il lato materiale, ma molto difficile per le pressioni politiche. Malaparte descrive con precisione i metodi di persuasione e di censura e preannuncia un futuro fiorente per la letteratura russa, ma solo come letteratura d’opposizione.
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Pilnjak Boris, Oltre le foreste
Autore: Pilnjak Boris,
Forma autore accettata: Pil’njak, Boris Andreevič (pseud. di Boris Andreevič Vogau)
Titolo: Oltre le foreste
Curatore: Trad. di Corrado Perris
Forma curatore o altri contributi accettata: Perris, Corrado
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 36, p. 2
Abstract: Brano tratto dalla traduzione integrale del romanzo Zavoloč’e (1925) di Pil’njak, la cui uscita è annunciata dalla casa editrice Slavia, come primo volume della collezione Russia contemporanea. Traduzione, prefazione e note sono di Corrado Perris.
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Prampolini Giacomo, Intorno alla letteratura russa
Autore: Prampolini Giacomo,
Forma autore accettata: Prampolini, Giacomo
Titolo: Intorno alla letteratura russa
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 10, p. 8
Abstract: Nella rubrica La Stampa Estera, si dà conto di un articolo di Alfred Gallard, in «La Revista» di Barcellona. L’A. ne riporta numerose citazioni, per sottolineare che l’«anima russa» non è così complessa e tormentata come apparirebbe solo affidandosi «agli ossessi e agli anormali di Dostoevskij, alle deviazioni mistiche di Tolstoj, alle acqueforti di Gor’kij, alle idealizzazioni di Turgenev». La fusione di tutti questi elementi darà un quadro più veritiero del popolo russo. Il secondo tema trattato è l’influsso della letteratura russa su quella europea e, viceversa, della letteratura europea su quella russa. Enumerati gli scrittori europei che hanno influito sui singoli scrittori russi, Gallard afferma che la letteratura russa, dopo una fase romantica più nazionale, è divenuta cosmopolita, ma pronostica che, in futuro, essa abbandonerà l’europeismo per ritirarsi dentro una tematica russa. L’A. concorda con questo, benché tema che una letteratura chiusa non sia in grado di produrre nuovi autori come Lev Nikolaevič Tolstoj e Fedor Dostoevskij.
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Prampolini Giacomo, Jessenin e Maiakovski
Autore: Prampolini Giacomo,
Forma autore accettata: Prampolini, Giacomo
Titolo: Jessenin e Maiakovski
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 25, p. 7
Abstract: Nella rubrica Rassegna della Stampa, è riportato il brano di un dialogo immaginario tra i due poeti suicidi Sergej Esenin e Vladimir Majakovskij, ideato dallo scrittore russo Vladimir Pokrovskij e ripreso dalla rivista «der Sturm» di Berlino.
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Prampolini Giacomo, Massimo Gorki, Racconti del ’22-’24, Milano, Fratelli Treves Editori
Autore: Prampolini Giacomo,
Forma autore accettata: Prampolini, Giacomo
Titolo: Massimo Gorki, Racconti del ’22-’24, Milano, Fratelli Treves Editori
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 3, p. 7
Abstract: Nella rubrica Libri stranieri tradotti, l’A. recensisce la produzione più matura di Maksim Gor’kij, l’abbandono del tema del vagabondo, che a suo avviso favorisce un ampliamento delle tematiche; commenta poi i racconti compresi nella raccolta, ovvero L’eremita [Otšel’nik, 1922], l’unico ancora piuttosto legato alle vecchie tematiche, Racconto di un amore contrastato [Rasskaz o bezotvetnoj ljubvi, 1923], Storia di un romanzo [Rasskaz ob odnom romane, 1924], Aneddoto [Anekdot, 1923-24], Racconto di un eroe [Rasskaz o geroe, 1924] e La prova. Un’altra novità, rilevata dall’A., è che Gor'kij in questi racconti, forse per contrasto con la rivoluzione, «mette in buona luce figure di reazionari, di ricchi, di borghesi, di benpensanti». Anche la traduzione, di Erme Cadei, è valutata positivamente.
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Resnevic-Signorelli Olga, Da Stanislavskij a Tairov
Autore: Resnevic-Signorelli Olga,
Forma autore accettata: Resnevič Signorelli, Ol'ga
Titolo: Da Stanislavskij a Tairov
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 19, p. 5
Abstract: Parte II (v. la parte I nel n. 18). Nell’articolo sono illustrate le reazioni polemiche contro il teatro naturalistico e psicologico agli inizi del ‘900, la nascita di un teatro estetizzante che sottolineava maggiormente la convenzionalità di questa forma d’arte, l’evoluzione della recitazione, della gestualità e del movimento. Dopo una esposizione delle teorie di Vsevolod Emil’evič Mejerchol’d, l’A. si sofferma sul teatro di Nikolaj Nikolaevič Evreinov, che trae ispirazione dalla commedia dell’arte e dal teatro spagnolo, e infine giunge a Tairov (pseud. di Aleksandr Jakovlevič Kornblit) il quale, nel suo Kamernyj teatr, rinnova il teatro estetico, introducendovi elementi di «neorealismo» (realismo d’arte, non di vita) e la scenografia tridimensionale, nonché lavorando sull’attore e il suo corpo.
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Resnevic-Signorelli Olga, Da Stanislavskij a Tairov
Autore: Resnevic-Signorelli Olga,
Forma autore accettata: Resnevič Signorelli, Ol'ga
Titolo: Da Stanislavskij a Tairov
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 18, p. 5
Abstract: Parte I (v. la parte II nel n. 19). Nell’articolo è ricostruita la biografia di Konstantin Sergeevič Stanislavskij (pseud. di K. S. Alekseev) fino all’incontro con Vladimir Ivanovič Nemirovič-Dančenko nel 1897 e alla fondazione del Teatro d’Arte (Moskovskij Chudožestvennyj teatr) nel 1898. La sua esperienza è messa a confronto con la tradizione teatrale a partire dal XVIII secolo, in modo da dare risalto al suo carattere innovativo. La principale innovazione del «sistema Stanislavskij» è di aver creato un centro unico di direzione, nella persona del regista, così che lo spettacolo viene a essere un’opera d’arte unitaria. Tuttavia, l’A. rileva che S. non ruppe del tutto con la tradizione e in molti spettacoli si attenne al criterio del realismo – secondo alcuni critici in modo così eccessivo da sconfinare con il naturalismo. La fase successiva è rappresentata dall’incontro con Anton Pavlovič Čechov e dal passaggio al «teatro psicologico».
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Seifullina Lidia, L'invalido
Autore: Seifullina Lidia,
Forma autore accettata: Sejfullina, Lidija Nikolaevna
Titolo: L'invalido
Curatore: Trad. di Z. Zarischi e U. Barbaro
Forma curatore o altri contributi accettata: Zarischi, Z.; Barbaro, Umberto
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 3, pp. 3-4
Abstract: Traduzione di Invalid (1924).
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Slonim Marco, La nuova letteratura degli emigrati russi
Autore: Slonim Marco,
Forma autore accettata: Slonim, Mark L’vovič
Titolo: La nuova letteratura degli emigrati russi
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 45, p. 6
Abstract: L’A. si chiede se esistano una o due letterature russe e se sia legittima la negazione reciproca della parte avversa. Benché «sarebbe falso dividere l’arte russa in due opposti campi», l’A. non può negare che esistano profonde differenze. Gli scrittori emigrati appartengono quasi tutti alla vecchia generazione e sono tradizionalisti; gli scrittori in Russia sono quasi tutti giovani e innovatori. Tra gli esuli lo scrittore più rappresentativo è Ivan Bunin, benché sia uno scrittore ripiegato sul passato. Tra i realisti annovera anche Aleksandr Kuprin. Sono menzionati poi i simbolisti Dmitrij Merežkovskij, Konstantin Bal’mont e Vladislav Chodasevič, benché non abbiano molto seguito tra gli emigrati. Un altro gruppo è quello degli «italianizzanti» Boris Zajcev, Michail Osorgin e Pavel Muratov. L’unico giovane scrittore emerso nell’emigrazione è Mark Aldanov che scrive romanzi storici. A parte sono considerati Aleksej Remizov e Marina Cvetaeva. Con 3 foto di scrittori (v.)
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Slonim Marco, Nel XXV anniversario della morte di Cecoff, l’interprete della vita borghese
Autore: Slonim Marco,
Forma autore accettata: Slonim, Mark L’vovič
Titolo: Nel XXV anniversario della morte di Cecoff, l’interprete della vita borghese
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 35, p. 4
Abstract: Alla sua morte Anton Pavlovič Čechov era molto famoso in Russia e quasi sconosciuto in Occidente, vent’anni dopo la situazione è rovesciata. L’A. afferma che Čechov conosceva bene la vita della provincia russa e nelle sue opere «si divertiva a scoprire il lato comico e meschino degli uomini e delle cose». Tra le opere in prosa, l’A. cita solo quelle che hanno la «dimensione di un romanzo»: La mia vita [Moja žizn’, 1896], Il duello [Duel’, 1891], Il giornale di uno sconosciuto [Rasskaz neizvestnogo čeloveka, 1892], Una storia noiosa [Skučnaja istorija, 1889]; delle opere teatrali: Ivanov (1887), Il giardino dei ciliegi [Višnevyj sad, 1903], Le tre sorelle [Tri sestry,1901], Il gabbiano [Čajka, 1896], Lo zio Vanja [Djadja Vanja, 1897] e ricorda che il loro successo è legato al rapporto dello scrittore con il Teatro d’Arte. Le opere di Čechov sono povere d’intrecci, ma ben descrivono stati d’animo di cupezza alla fine del XIX secolo, e sono pervase da «un’instancabile aspirazione verso la giustizia e l’armonia». 2 foto (v.).
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Spaini Alberto, A Capri con Jacovlieff
Autore: Spaini Alberto,
Forma autore accettata: Spaini, Alberto
Titolo: A Capri con Jacovlieff
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 39, p. 4
Abstract: Nella rubrica Alle Belle Arti, l’A. ricorda alcune scene di vita caprese del pittore Aleksandr Evgenevič Jakovlev e afferma che il soggiorno a Capri ha notevolmente influenzato l’evoluzione della sua maniera pittorica: dalla plasticità dei suoi primi quadri che paiono bassorilievi verso uno stile romantico e fantastico, in cui la forma si discioglie nella luce e nel colore. Tra i soggetti capresi del pittore - barche di pescatori, bagnanti, venditrici di frutta, pesci, che evocano «fantasmi omerici». La nuova maniera di Jakovlev consta dunque di un «doppio modo di vivere e di vedere, […] essere fra creature umane e scoprire costantemente in esse l’eco e il riflesso di esistenze sovrasensibili». 2 immagini (v.).
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Spaini Alberto, La vita di Trocki
Autore: Spaini Alberto,
Forma autore accettata: Spaini, Alberto
Titolo: La vita di Trocki
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 27, p. 8
Abstract: Benché l’A. non lo indichi esplicitamente, si tratta di una recensione ad una autobiografia di Lev Trockij. L’A. si sofferma sulla visione della storia di Trockij, il quale attribuiva alla storia un proprio sviluppo ineluttabile che l’intelligenza del singolo doveva intuire. Ampio spazio è dedicato inoltre all’atteggiamento psicologico da primo della classe del dirigente rivoluzionario, per il quale non è tanto importante che la rivoluzione sia stata un fallimento (sebbene lo ammetta), quanto il poter dimostrare di aver avuto ogni volta ragione nel prevedere come sarebbero andate le cose. Ciò vale, ad es., per il dissidio con Lenin sulla questione contadina e, più tardi, per le sue diatribe con Stalin.
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Tolstoi S. Tatiana, Il primo amore di mio padre
Autore: Tolstoi S. Tatiana,
Forma autore accettata: Suchotina Tolstaja, Tat’jana L’vovna
Titolo: Il primo amore di mio padre
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 22, p. 1
Abstract: Prima parte delle memorie di Tat’jana L’vovna Suchotina, figlia di Lev Nikolaevič Tolstoj. La memoria è preceduta da una nota di redazione in cui si spiega che questa costituisce la prima parte di una serie di ricordi personali di cui l’A. ha ceduto i diritti alla rivista. Con foto (v.). La seconda e la terza parte sono pubblicate nei nn. 23 e 27 della rivistab (v.).
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Tolstoi S. Tatiana, L'anno della carestia
Autore: Tolstoi S. Tatiana,
Forma autore accettata: Suchotina Tolstaja, Tat’jana L’vovna
Titolo: L'anno della carestia
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Immagine
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 23, pp. 1-2
Abstract: Seconda parte delle memorie di Tat’jana L’vovna Suchotina, figlia di Lev Nikolaevič Tolstoj. La prima e la terza parte sono pubblicate nei nn. 22 e 27 della rivista. Con foto (v.).
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0049
Tolstoi S. Tatiana, Visitatori
Autore: Tolstoi S. Tatiana,
Forma autore accettata: Suchotina Tolstaja, Tat’jana L’vovna
Titolo: Visitatori
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 27, pp. 1-2
Abstract: Il brano ha il sottotitolo Tolstoi nei ricordi della figlia Tatiana ed è indicato come seconda parte delle memorie di Tat’jana L’vovna Suchotina, figlia di Lev Nikolaevič Tolstoj. In realtà si tratta della terza parte, essendo le prime due pubblicate rispettivamente nei nn. 22 e 23 della rivista (v.).
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VE0049
Tolstoi Leone, La nonna e le zie di Tolstoi. Da i Ricordi d’infanzia
Autore: Tolstoi Leone,
Forma autore accettata: Tolstoj, Lev Nikolaevič
Titolo: La nonna e le zie di Tolstoi. Da i Ricordi d’infanzia
Curatore: Trad. di Raissa Olkienizkaia Naldi
Forma curatore o altri contributi accettata: Ol’kenickaja Naldi, Raisa Grigor’evna
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1930), n. 34, p. 2
Abstract: Viene pubblicato un brano tratto dai Racconti autobiografici di Tolstoj in pubblicazione per i tipi della casa editrice Slavia. L'edizione in due volumi raccoglie la trilogia Infanzia [Detstvo, 1852], Adolescenza [Otročestvo, 1854], Giovinezza [Junost', 1857].
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Turgheniev Ivan, Il mio vicino Radilov
Autore: Turgheniev Ivan,
Forma autore accettata: Turgenev, Ivan Sergeevič
Titolo: Il mio vicino Radilov
Curatore: Trad. di Raissa Olkhienizkaia Naldi
Forma curatore o altri contributi accettata: Ol’kenizkaja Naldi, Raisa Grigor’evna
Titolo del periodico: L’Italia letteraria
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 25, pp. 1-2
Abstract: Precede il titolo la postilla «un racconto inedito di Ivan Turgenev». La pubblicazione della traduzione del racconto Moj sosed Radilov è un’anticipazione della pubblicazione integrale delle Memorie di un cacciatore (Zapiski ochotnika, 1852) per le edizioni Slavia (Collana Il Genio russo), dalle quali il racconto stesso è tratto.
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