Russi in Italia

Vladimir Andreevič Druckoj-Sokolinskij


Luogo e data di nascita: San Pietroburgo, 5 luglio 1880
Luogo e data di morte: Roma, 15 aprile 1943
Professione: governatore, memorialista

Figlio del principe Andrej Vladimirovič Druckoj-Sokolinskij (1839–1906) e di Marija Nikolaevna Protasova (1856-1956), studia a San Pietroburgo all’Istituto imperiale di Giurisprudenza che termina nel 1901. Entra al Ministero degli Interni e lavora in diverse amministrazioni dell’Impero russo, diventa Consigliere di Stato e Kamerger, nel 1914 è vicegovernatore di Mogilёv e dal 1916 al marzo 1917 di Minsk. Nel luglio 1918 sposa a Minsk Lidija Andreevna Širkevič (1888-1972) con la quale fugge nel sud della Russia, per breve tempo negli anni della guerra civile lavora allo Stato maggiore del generale A.I. Denikin; nel 1919 a Ekaterinodar nasce il figlio Andrej. Deciso a lasciare per sempre la patria, s’imbarca a Batumi e nel maggio 1920 arriva a Venezia.

Inizialmente è ospitato a La Spezia dalla sorella Tat’jana Andrevna (1885–1971) e dal marito Enrico Cuturi (1870 –1947), poi a Firenze dalla cugina Marija Druckaja-Sokolinskaja nella villa di Montemurlo, Il Galceto.

Negli anni 1922-1925 tenta l’avventura commerciale ed apre a Firenze il ristorante russo L’orso bianco. L’iniziativa fallisce miseramente per la sua inesperienza negli affari e ben presto è costretto a chiudere (I Drutskoj in Italia. P. 38). Successivamente attraverso conoscenze ottiene un posto di contabile in banca. La moglie intanto collabora con il salone di alta moda, aperto a Firenze dalla contessa Margherita Cassini (1882-1962), sposata al diplomatico russo Aleksandr Loievskij (suo Oleg Cassini diventerà un famoso stilista americano).

La crisi economica italiana degli anni Trenta costringe la famiglia nel 1935 a trasferirsi a Roma, dove il principe inizia a scrivere le sue memorie. Qui entra in contatto con i connazionali, frequenta la Biblioteca Gogol’, ma si rifiuta di prendere la cittadinanza italiana e rimane apolide. Per sopravvivere lavorano tutti: il principe costruisce puzzles, la moglie lavora in un negozio di mode e il figlio, che frequenta la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma, dà lezioni di matematica.

Dopo la Seconda guerra mondiale pensa al sostentamento della famiglia il figlio Andrej che collabora con la Commissione di controllo alleata (Allied Control Commission) e poi lavora nella Compagnia Contel.

È seppellito al Cimitero acattolico di Testaccio accanto la moglie.


Pubblicazioni

Друцкой-Соколинский.В.А. На службе Отечеству: Записки русского губернатора (1914–1918 гг.). Орел: Невероятный мир, 1994 (переизд.: М.: Русский путь, 2010).

Да благословенна память: Записки русского дворянина (1880–1914 гг.): В 3 т. Орел: Вариант, 1996.
Моя радость и грусть: Записки русского эмигранта (1920–1943). Орел: А. Воробьев, 2000.

1917. До и после: записки русского князя (1880-1943). Орел: ОРЛИК, 2018.

 

Fonti archivistiche

ACS. PS. 1928 A16. B. 77. F. Droutzki Sokolminsky Maria ed Elena da Baronovich ed Elena Chirchevitch.

Archivio Majnoni di Marti, Pisa. Fondo Massimiliano Majnoni


Bibliografia

I Drutskoj in Italia. Dal 1860 al 1940 / a cura di F. Audisio. Firenze: Le Lettere, 2014.

M. Majnoni, “Sopravvivere alle rovine”: Diario privato di un banchiere (Roma 1943–1945) / a cura di M. Viganò. Torino: Nino Aragno editore, 2013.


Antonella d'Amelia

27 luglio 2020



Copertina dell'ultimo libro di Vladimir Druckoj-Sokolinskij: Prima e dopo il 1917: appunti di un principe russo (1880-1943)



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