Russi in Italia

Paolo Ketoff


Luogo e data di nascita: Roma, 8 aprile 1921
Luogo e data di morte: Roma, 1 marzo 1996
Professione: inventore, sound engineer

Nasce a Roma nella famiglia russa del giornalista Konstantin Ketov, della madre Zina si sa solo che aveva frequentato a Mosca la scuola di pittura del Fante di quadri (Bubnovyj valet) e conosciuto Michail Larionov e Natalija Gončarova, che saranno spesso ospiti dei Ketov durante i loro soggiorni romani. Ha due fratelli: il grafico Ivan e l’architetto Serge (1918-2005), che nel secondo dopoguerra diventerà famoso in Francia.

Il suo primo contatto con il mondo del cinema è come attore: recita in una pellicola propagandistica, firmata da Giorgio Ferroni nel 1940, Ebbrezza del volo, in cui si celebrano le imprese di un gruppo di aspiranti aviatori. Nello stesso anno si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia, Sezione Fonici e Tecnici del Suono.

Nel 1941 è chiamato alle armi e inquadrato nel 52° Reggimento Fanteria; l’8 settembre 1943, all’indomani dello sbandamento dell’esercito, raggiunge le truppe alleate, alle quali mette a disposizione le sue competenze tecniche; ingaggiato dall’esercito americano, arricchisce la propria esperienza nel campo della radiofonia e delle comunicazioni, partecipando ai lavori di ripristino e messa in opera degli studi RAI distrutti durante la guerra (Napoli, Roma, Firenze, Bologna e Genova); negli anni seguenti l’esperienza fatta lo aiuta ad affrontare qualsiasi problema tecnico, creando l’oggetto in grado di risolverlo.

Alla fine della guerra torna a lavorare nell’industria cinematografica e prende parte alla produzione di diversi film, come fonico per la presa diretta. Contemporaneamente partecipa alla costruzione degli impianti dello stabilimento di doppiaggio della Titanus in Via Margutta; la società gli affida anche il sonoro di due importanti produzioni del 1953: Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini e Café Chantant di Camillo Mastrocinque; dal 1953 al 1957 gli è affidato lo Studio di registrazione della RCA.

Nel 1957 passa a lavorare negli studi della Fonolux S.p.A., dove rimane fino all’aprile 1965 come direttore tecnico, poi dal 1966 diventa progettista freelance di studi di registrazione e costruttore di apparecchiature personalizzate.

In questi anni partecipa alla realizzazione della colonna sonora di film come Kapo (1959) di Gillo Pontecorvo, Il Generale della Rovere (1959) di Roberto Rossellini, L’Avventura (1960) di Michelangelo Antonioni, Banditi a Orgosolo (1961) di Vittorio De Seta e altri; scrive anche articoli per le riviste specializzate “Discoteca” e “Musica e Dischi”.

Il contesto sperimentale in cui Ketov si muove è in stretto contatto con il mondo della produzione musicale ‘applicata’, un contesto in cui spesso gli stessi compositori erano dotati di ottime competenze tecniche. Considerandosi un liutaio al servizio dei musicisti, nel 1957-1958 alla Fonolux inventa insieme al compositore Gino Marinuzzi jr. (1920–1996), significativa figura della Roma elettroacustica degli anni Sessanta, il primo strumento elettronico per la sintetizzazione dei suoni: il Fonosynth.

Successivamente, nel 1964-1965, da solo, brevetta un altro strumento per eseguire musica elettronica direttamente in orchestra, il Synket (al quale lavora per oltre quindici anni), esposto alla ХLII Biennale di Venezia (oggi al Museo della scienza e della tecnica di Monaco di Baviera).

Alla fine degli anni Sessanta la personalità di Ketov e il rilievo del suo lavoro sono riconosciuti in ambito internazionale: ad es., realizza la parte elettronica di alcuni brani dei Song Books di John Cage per il concerto parigino del 26 ottobre 1970.

Le sue invenzioni gli portano la fama nel mondo musicale: diventa leader dell’avanguardia musicale italiana insieme ai compositori Domenico Guàccero (1927–1984), Franco Evangelisti (1926–1980) e Egisto Macchi (1928–1992). Con loro nel 1956 crea un Centro di musica elettronica presso l’Accademia filarmonica romana e nel 1967-1968 lo Studio sperimentale R7, la cui ambizione era finanziare la ricerca e la sperimentazione con un’attività imprenditoriale multiforme che spaziava dal noleggio delle apparecchiature alla fornitura di service audio, dal doppiaggio e la sonorizzazione all’affitto dello studio.

La moglie Landa Ketoff (1922–2011) è stata una famosa giornalista musicale.


Pubblicazioni

P. Ketoff, The Synket, Electronic Music Review, oct. 1966, pp. 39–41.


Bibliografia

L. Pizzaleo, Il liutaio elettronico. Paolo Ketoff e l’invenzione del Synket. Roma: Aracne, 2014.


Link

https://www.britannica.com/art/electronic-instrument#ref111948

https://www.britannica.com/biography/Paolo-Ketoff

http://users.unimi.it/musica/dottorato/dottorandi/corbella/corbella-tesi_dottorato.pdf

https://120years.net/tag/paolo-ketoff/

 

Nella foto Paolo Ketoff con il compositore americano John Eaton davanti al Synket


Antonella d'Amelia

6 novembre 2020



Una delle invenzioni di Ketoff: Synket



Invenzione di Ketoff: Fonosynth



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