Russi in Italia

Aleksandr Nikolaevič Ural'skij


Luogo e data di nascita: Impero russo, 1883
Luogo e data di morte: Barcellona, 1942
Professione: attore, regista cinematografico

 

Prima dell’emigrazione lavora in teatro al Teatro d’Arte di Mosca (Moskovskij Chudožestvennyj Teatr) e al cinema in diversi film, tra cui L’anno 1812 con i registi Vasilij Gončarov e Kaj Ganzen, e il documentario Il trecentenario della dinastia Romanov (1913), nel quale monta spezzoni dell’incoronazione dello zar Nicola II.

Dopo la rivoluzione d’ottobre nel 1918 si sposta in Crimea, da lì passando per Costantinopoli emigra in Italia, a Torino dove è assunto come regista dalla Ambrosio Film nel 1919. Qui lavora con la cosidetta “troupe russa”, di cui facevano parte Tat’jana Pavlova, il regista Aleksandr Rozenfel’d e gli attori Michail Vavič e Osip Runič.

Tra il 1920 e il 1922 gira in Italia sei film: nel 1920 insieme a Aleksandr Rozenfel’d L’orchidea fatale (attori Pavlova, Runič e Vavič) e La catena (attori Pavlova e Runič); nel 1921 La medaglia e il rovescio, Olga, Dik i Puk con Ol’ga Beljaeva e Nella morsa della colpa, una riduzione del romanzo I demoni di Dostoevskij; nel 1922 La dama errante con Berta Nelson. La critica italiana apprezza le sue realizzazioni “autenticamente russe” e le recensisce positivamente (L’orchidea fatale // La rivista cinematografica. 1920. № 3. P. 55–56; Orchidea fatale // La rivista cinematografica. № 5. P. 57–59; La vedetta. Orchidea fatale // La rivista cinematografica. 1920. № 9. P. 6).

Durante il soggiorno in Italia Ural’skij partecipa attivamente anche alla vita della comunità russa: ad esempio, collabora come direttore artistico con il teatro La Falena, inaugurato nel 1921 a Roma nei locali della Taverna russa di via Francesco Crispi, 4-12.

Successivamente dalla metà degli anni Venti Ural’skij si trasferisce in Francia. A Parigi gira Аux murs du couvent (produttore Paul Timan, attori Nikolaj Kolin e Vladimir Striževskij).

Nel 1925 è invitato a Mosca dalla casa di produzione Proletkino per girare una riduzione della Figlia del capitano dal romanzo di Puškin, ma ben presto è arrestato per appropriazione illecita, e dopo una breve detenzione fugge dall’URSS e si stabilisce a Berlino. Qui lavora come aiuto regista di Vjačeslav Turžanskij alle riprese di Wolga Wolga (1928) e Der König der Hochstapler (1929) con Ivan Mozžuchin nel ruolo principale. Nel 1931 è di nuovo in Francia, aiuto regista di Léon Mathot (1886–1968) nella commedia La bande à Bouboule; realizza il montaggio dei film Calais-Douvres e Nie wieder Liebe di Anatolij Litvak, nel 1932 collabora con Aleksandr Volkov alla pellicola La mille et deuxième nuit (scene e costumi di Aleksandr Lošakov e Boris Bilinskij); nel 1934 di nuovo con Mathot lavora a Bouboule 1, roi nègre.

In seguito si sposta a Barcellona, dove lavora al doppiaggio di film americani per la Metro-Goldwyn-Mayer, in questa veste ritorna in Italia nel 1937. Gli ultimi due film (Le révolté e Nuit d’alerte) lo vedono ancora una volta all’opera con Mathot. Muore a Barcellona nel 1942.

 

Fonti archivistiche

Museo nazionale del cinema, Torino. Fondo Itala Film. Corrispondenza 1924, A188/9.

Bachmeteff Archive of Russian and East European History. Columbia University (New York). Shpolyansky Coll. B. 2.

 

Bibliografia

Martinelli V. I cineasti russi esuli in Italia // Griffithiana. 1989. № 35–36. P. 4–12.

Martinelli V. Il cinema muto italiano 1919. I film del dopoguerra. Roma: Nuova ERI, Centro

Sperimentale di Cinematografia, 1995.

Martinelli V. Il cinema muto italiano 1920. I film del dopoguerra. Roma: Nuova ERI, Centro

Sperimentale di Cinematografia, 1995.

Martinelli V. Il cinema muto italiano 1921. I film degli anni venti. Roma: Nuova ERI, Centro

Sperimentale di Cinematografia, 1996.

Martinelli V. Il cinema muto italiano 1922–1923. I film degli anni venti. Roma: Nuova ERI,

Centro Sperimentale di Cinematografia, 1996.

Nusinova N. I russi in Europa. Il cinema della prima emigrazione // Storia del cinema mondiale. LEuropa. Torino: Einaudi, 1999. T. 1. P. 359–377.

Янгиров Р. В кадре и за кадром. Российские кинематографисты за рубeжом (1924–1930) // Диаспора. 2002. № 4. C. 314–390.

Янгиров Р.М. Рабы немого 1920–1930-е годы: Очерки исторического быта русских кинематографистов за рубежом. М.: Русский путь, 2008.

Янгиров Р.М. Хроника кинематографической жизни Русского зарубежья: В 2-х т. М.: Книжница / Русский путь, 2010.

Senelick L. Stanislavsky: A Life in Letters. Abingdon, UK: Routledge 2013.

 

Link

Il cinema muto italiano 1905-1931. I registi

https://www.ilcinemamuto.it/indici/REGISTI.pdf


Nell'immagine una caricatura di Aleksandr Ural'skij, fatta da Natal'ja Kal'-Bavastro. Roma 1921


Bianca Sulpasso

7 diembre 2020



Manifesto del film Orchidea Fatale



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