Russi in Italia

Karl Ludvigovič Vejdemjuller

Michail Dneprov


Luogo e data di nascita: Kaligarka (Kievskaja gubernija), 24 ottobre 1871
Luogo e data di morte: dopo il 1928
Professione: giornalista, sociologo

Giornalista, socialista rivoluzionario, condirettore (insieme a I. Jordanskij) della rivista «Sovremennyj mir», dove si occupa dal 1908 al 1912 di questioni di politica estera. Redattore di «Kniga» e dal 1907 di «Novaja Kniga», con lo pseudonimo Michail Dneprov pubblica i volumi Načalo i konec absoljutizma vo Francii (Spb. 1906), Prosnuvšijsja Kitaj (Spb. 1911) e una serie di articoli. Fa parte "del gruppo dei Kerenskiani fautori della Costituente russa tempo fa tenutasi a Parigi" (lettera della Regia Questura di Roma del 20 maggio 1921). Definito dalle autorità italiane "noto sociologo" (lettera dell'Ufficio speciale di investigazione del 27 gennaio 1919), Vejdemjuller è autore di diversi lavori di sociologia sia in Russia, sia poi nell'emigrazione: il suo saggio di teoria sociologica sulla libertà, intitolato Čto takoe volja i cel' ličnosti?, viene pubblicato sulle pagine di «Obrazovanie» nel 1908.
In Italia vive inizialmente a Nervi, poi si trasferisce a Milano, dove la sua presenza è segnalata dal 4 febbraio 1917 (non è escluso dopo un temporaneo soggiorno all'estero). Nel capoluogo lombardo, insieme alla moglie, Anna Ajzenštadt, Valentin Fomin e Ivan Grinenko contribuisce alla fondazione dell'Istituto russo, di cui viene eletto direttore. L'Istituto è stato fondato per costituire una rete di contatti economici ed intellettuali tra gli emigrati e i russi rimasti nelle zone disagiate dell'ex impero zarista. Tra le pubblicazioni dell'Istituto si annovera il "Bollettino dell'Istituto russo", di cui Vejdemjuller è redattore prima a Milano e, successivamente, a Roma. 
Vejdemjuller è inoltre presidente del Comitato di soccorso per gli emigrati politici russi. Prepara diverse pubblicazioni che poi non hanno visto la luce, come il primo tomo di Teorija cennosti, ultimato nel 1917, che a causa degli avvenimenti rivoluzionari non viene pubblicato, e una Istorija russkoj revoljucii in 3 tomi (t. I Staryj porjadok; t. II Krušenie starogo porjadka, t. III Sozidanie novogo porjadka), di cui non si hanno notizie. In Italia pubblica nella collana della rivista «La Russia» il libello La rivoluzione russa e gli alleati (Roma 1918).
Nel luglio 1918 V. si stabilisce a Roma e in agosto vi trasferisce anche la sede dell'Istituto russo (vedi «Bollettino dell'Istituto russo» n. 395). Nello stesso periodo insieme agli altri membri dell'Istituto e ad alcuni collaboratori del quotidiano «La Russia» aderisce alla Lega russa per il risorgimento della patria in stretta unione con gli Alleati (cf. «Bollettino dell'Istituto russo in Roma» n. 396), della quale diventa responsabile per le questioni economiche e curatore insieme a Ivan Stepanov, Vladimir Zabugin e Michail Pervuchin delle relazioni con la stampa: "per il contatto con il mondo giornalistico la Lega si serve degli scrittori Weidemueller, Stepanoff, Zabughin e Perwouhine" (lettera dell'Ufficio speciale di investigazione del 27 gennaio 1919).
Nel dicembre 1920 nella capitale, a Piazza del Popolo 18, si apre la Libreria Slovo-Слово, specializzata nella vendita e divulgazione di pubblicazioni russe e francesi e centro di ritrovo dei russi residenti nella capitale, almeno fino alla sua chiusura, avvenuta alla fine del 1921.
In Italia – come rimarca una nota della Regia Questura di Roma del 20 maggio 1921 – Vejdemjuller "mantiene condotta morale e politica irreprensibile e questo Ufficio non ha avuto mai di elevare alcun rimarco sul suo conto", "malgrado egli professi idee estremiste, non si occupa altro che di scritti e riviste commerciali e non compie alcuna azione politica nel nostro paese". Come scrive Antonello Venturi, oltre ad essere stato il rappresentate per la Lega russa alla Conferenza di pace del 1919, è "l'unico a tentare in Italia una sorta di istituzionalizzazione dell'emigrazione russa" (Venturi 1987, p. 283).
Nell'autunno 1921 si trasferisce a Berlino. Di lui scrive più volte Nina Petrovskaja nelle sue lettere a Ol'ga Resnevič Signorelli, dalle quali si apprende della collaborazione di V. alla rivista «Nakanune». Nella capitale tedesca V. si avvicina all'ala di sinistra dell'emigrazione russa, e secondo la testimonianza di Michail Pervuchin – che non lo ama in particolar modo – diviene persino "una personalità importante dell'Ambasciata bolscevica berlinese". Una conferma di questa notizia si trova in una lettera di Nina Petrovskaja a Ol'ga Signorelli, nella quale si dice che V. lavora con il rappresentante sovietico per il commercio estero. In seguito ritorna in Russia dove pubblica il libro Inostrannyj kapital i SSSR (Moskva 1925). Sulle sue sorti successive al momento non si conosce nulla.

Pubblicazioni
Michail Dneprov, Načalo i konec absoljutizma vo Francii, SPb. 1906.
Michail Dneprov, Prosnuvšijsja Kitaj, SPb. 1911.
Carlo Veidemiller, La Rivoluzione e gli Alleati, Collana Opuscoli della Russia nuova, Roma, Officina poligrafica italiana, 1918.
Carlo Veidemiller, A.F. Kerensky // La Russia nuova, martedì 22 luglio 1918, n. 6, p. 1.
Carlo Veidemiller, La rivoluzione Russa e gli alleati // La Russia nuova, martedì 13 agosto 1918, n. 9, p. 2.
Carlo Veidemiller, La rivoluzione Russa e gli alleati // La Russia nuova, martedì 20 agosto 1918, n. 10, p. 2.
Karl Vejdemjuller, Inostrannyj kapital i SSSR, Moskva-Leningrad 1925.

Fonti archivistiche
Archivio di Stato di Milano, Gab. Pref. I, cart. 609, f. Veidemuller Carlo, f. Minotta Teodora, f. Eisenstadt Anna.
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari Generali e Riservati, 1922, cat. A11, b. 13, f. Lega russa n. 6.
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Ufficio Centrale d'Investigazione, b. 102, f. 3206.

Bibliografia
«Bollettino dell'Istituto russo », n. 395.
«Bollettino dell'Istituto russo in Roma», n. 396.
La colonia russa contro i bolscevichi, «Corriere della Sera», 11 dicembre 1917.
A. Venturi, L'emigrazione russa in Italia 1917-1921, Milano, Feltrinelli, 1979.
A. Venturi, L'emigrazione socialista russa in Italia 1917-1921, «Movimento operaio e socialista», X (1987), n. 3, pp. 269-297.
C. Scandura, L'emigrazione russa in Italia: 1917-1940, «Europa Orientalis», 2 (1995), pp. 341-366.
A. Tamborra, Esuli russi in Italia dal 1905 al 1917. Riviera ligure, Capri, Messina, Soveria Mannelli, Rubettino, 2002.
S. Garzonio, K izučeniju russkogo zarubež'ja v Italii: materialy k istorii «La Russia» i «La Russia Nuova», in Id., Stat'i po russkoj poezii i kul'ture XX veka, Moskva 2006, pp. 246-263.
Elda Garetto, Pis'ma N.I. Petrovskoj iz Rima (1919-1922), in Na rubeže dvuch stoletij. Sbornik v čest’ 60-letija A.V. Lavrova, Spb. 2009, pp. 126-137.

Nota
Nelle fonti s'incontra K.L. Weidemüller, Veidemueller, Veidermiller, Weidmiller Carlo fu Ludovico e di Dobrzynski Ludovica.

Stefano Garzonio, Vladimir Keidan, Sara Mazzucchelli, Laura Piccolo
Scheda aggiornata al 1 luglio 2020



Indietro
Statistiche