Russi in Italia

Sergej Grigor’evič Sartov


Luogo e data di nascita: Roma, 4 novembre 1913
Luogo e data di morte: cielo dell'Africa settentrionale il 9 dicembre 1940.
Professione: militare

Figlio di Grigorij Sartov e Aglaida Ciccolini. Tenente dell’aviazione, partecipa alla Seconda guerra mondiale e muore nel corso di un’azione di guerra. Nel 1940 gli viene conferita la medaglia alla memoria, con la seguente motivazione:

Capo equipaggio di velivolo da bombardamento, partecipava a tutte le azioni di guerra compiute dal suo reparto, dando prova in ogni circostanza di eccezionale perizia, di altissimo senso del dovere, di supremo sprezzo del pericolo e di grande entusiasmo, per cui rinunciava due volte alla licenza concessagli come premio della sua infaticata attività bellica. Durante un’azione condotta contro ingenti forze meccanizzate dirette all’attacco di nostre posizioni, veniva assalito da soverchiante caccia nemico. Eseguito il tiro, nonostante il furioso combattimento già in corso contribuiva validamente all’abbattimento di sei caccia nemici e di tre probabili. Pur avendo l’apparecchio crivellato dai colpi e già con l’incendio a bordo, persisteva nel mantenere il proprio posto a difesa della formazione, finché, per la esplosione del velivolo, compariva nella battaglia, facendo olocausto della sua giovane vita alla Patria, già tanto mirabilmente servita. Cielo dell’Africa Settentrionale, giugno XVIII-dicembre 1940-XIX.

Il 7 dicembre 1942 il padre Grigorij riceve una lettera d'encomio dall’Unione degli ufficiali russi in Italia, per l'eroica fine del figlio. Alla memoria di Sergej Sartov è stato intitolato il 14° stormo dell’aeronautica militare, scioltosi il 15 gennaio 1942 “per le gravi perdite di uomini e velivoli subite” e ricostituito il 1° giugno 1976.


Fonti archivistiche

Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Archivio della Biblioteca Gogol'.

 

Bianca Sulpasso

Scheda aggiornata il 10 gennaio 2021



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