Russi in Italia

Vadim Grigor’evič Volkonskij


Luogo e data di nascita: Algeri, 24 maggio 1895
Luogo e data di morte: Virignin (Francia), 28 ottobre 1973

Pronipote del famoso decabrista, principe Sergej Grigor'evič Volkonskij, dopo la disfatta dell'Armata Bianca lascia la Russia e da Costantinopoli arriva a Parigi, dove lavora presso la casa automobilistica Rolls Royce. In seguito, durante una vacanza a Roma, trascorsa presso i cugini Volkonskie in via Gregoriana, conosce e sposa la vedova del principe Vadim Ščerbatov, Elena Petrovna Stolypina (1892-1985), figlia del ministro P. A. Stolypin. Da lei ha un'unica figlia, Elena (1924-2011), esponente di spicco della comunità russa a Roma, che sposerà in prime nozze in Svizzera il principe Sahid Halim, zio del re Faruk d'Egitto, e in seconde nozze nel 1953 l'avvocato Ermenegildo Cicognani (1906-1971).
Negli anni Venti Vadim Grigor'evič Volkonskij risiede abitualmente a Roma a palazzo Stroganov in via Sistina 59. Si ha notizia che nel 1924 gli fa visita a Siusi (Merano) da Parigi la sorella Marija (1898-1929) con il marito Michail Pavlovič Goleniščev-Kutuzov-Tolstoj (1896-1980), e che il 4 luglio 1933 la moglie Elena viene ricevuta in udienza da Mussolini, ma l'argomento del colloquio è sconosciuto.

Nel 1941 Vadim Grigor'evič Volkonskij è così presentato alla Segreteria particolare del Duce dalla duchessa Maresca di Serracapriola:

VADIME WOLKONSKY fu Gregorio di anni 46 (apolide di orig. russa). Ha fatto la grande guerra e la guerra civile in Russia -1915-1920. Aspira di poter entrare in qualche casa cinematografica dove potrebbe espletare la mansione di consigliere artistico (costumi, messa in scena ecc.). Specie nell'attuale momento che i filmi a soggetto russo sono in voga. Avrebbe buone attitudini in campo tecnico.

Viene perciò raccomandato alle case cinematografiche ICI (Società Industria Cinematografica Italiana), Scalera Film e Fono Roma (quest'ultima pare abbia risposto affermativamente alla richiesta di ingaggiare Volkonskij). Vengono interessate nell'aprile 1942 anche le società LUX Film, Cines e Nettunia Film. Partecipa ai film: La Dolce vita di Fellini (1960) nel ruolo del principe Mascalchi; The Pigeon that took Rome (Pranzo di Pasqua, 1962) di Melville Shavelson nel ruolo del conte Danesi; Gidget goes to Rome (1963) di Paul Wendkos nel ruolo del principe Bianchi.

Vadim Grigor'evič Volkonskij era inoltre dotato di un notevole talento da ebanista. Si conservano in case private di amici e conoscenti numerosi oggetti e mobili di grande eleganza, da lui intarsiati. Questa sua dote all'epoca fu fatta risalire ad un talento connaturato nella famiglia Volkonskij, come lo descrive Lev Tolstoj in "Guerra e pace".

Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione Generale della Pubblica Sicurezza, Affari generali e riservati, 1926, cat. A16, b. 70, f. Tolstoy Michele e moglie Maria.
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione Generale della Pubblica Sicurezza, Affari generali e riservati, 1925, cat. A11, b. 18, f. Bock (De) barone Nicola.
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Segreteria Particolare del Duce, Carteggio Ordinario, "Udienze", b. 3111.
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Segreteria Particolare del Duce, Carteggio Ordinario, f. 525.652, Wolkonski Wadim.

Note
Nelle fonti archivistiche si incontra anche come Wadime Wolkonsky.

Nell'immagine Palazzo Stroganoff in Via Sistina in una foto del Conte G. Primoli
http://www.archivioprimoli.it/root/archivio/scheda.asp?id=11905

Giuseppina Giuliano
Scheda aggiornata al 3 novembre 2020



Elena Vadimovna Volkonskaja Cicognani


Vadim Volkonskij in una foto del 1923



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