Russi in Italia

Nikolaj Michajlovič Guščin


Luogo e data di nascita: Taloključinskoe (governatorato di Vjatka), 22 novembre (4 dicembre) 1888
Luogo e data di morte: Saratov, 4 dicembre 1965
Professione: pittore, restauratore

Figlio di un insegnante di campagna, trascorre l'infanzia e la giovinezza a Perm'. Tra il 1910 e il 1917 studia con Konstantin Korovin e Sergej Maljutin all'Istituto di pittura, scultura e architettura di Mosca (Moskovskoe ucilišče živopisi, vajanija i zodčestva); nel 1918 insegna pittura nel suo studio privato e presso la Casa delle arti di Perm’ (Dom narodnych iskusstv). Nel 1919 emigra in Estremo Oriente, espone in diverse città.

Nel 1922 si trasferisce in Francia passando per l’Italia, partecipa a esposizioni collettive a Parigi, in diverse città della Costa Azzurra, a Londra e in Germania. I suoi quadri raffigurano soggetti simbolici e fantastici di ispirazione impressionista, ma esegue anche ritratti e incisioni, si dedica all’arte applicata.

Nel 1934 risiede nel Principato di Monaco, dove è ospite per qualche tempo di Nikolaj e Ol’ga Vuič; alcuni suoi dipinti della famiglia (Portret Ol’gi Vuič, Mal’č ik v matroske s igrušenčnymi soldatami) sono conservati a Camberra nella collezione del giornalista Dmitrij Nikolaevič Vuič.

Nell’ottobre 1938 fa recapitare a Mussolini tramite il consolato italiano del Principato di Monaco “in segno di omaggio” un suo dipinto a olio raffigurante una testa di Cristo coronata di spine. L’opera, già esposta al XVII Salone del Principato di Monaco, viene giudicata “pregevole” e trasferita alla residenza del duce a villa Torlonia il 29 novembre 1938; all’artista si fa recapitare “una opportuna parola di ringraziamento”. Nel settembre 1939 il pittore arriva a Roma con l’intento di “eseguire un ritratto del Duce o di persona della Sua famiglia”, ma il segretario particolare di Mussolini, Osvaldo Sebastiani (1888-1944) gli comunica che nelle difficoltà del momento storico non è il caso di dar seguito al suo desiderio.

Durante la Seconda guerra mondiale partecipa alla Resistenza francese e alla fine del conflitto viene insignito di una medaglia. Nel 1947, ottenuta la cittadinanza sovietica, fa ritorno in Russia, dove lavora come restauratore a Saratov presso il Museo Radiščev (Gosudarstvennyj chudožestvennyj muzej im.A. N. Radiščeva), continuando a dipingere paesaggi e quadri di ispirazione lirico-filosofica. L’archivio personale di Guščin si conserva presso il Museo Radiščev.


Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Segreteria particolare del duce, Carteggio ordinario, f. 188.635.

 

Bibliografia
L. Cappatti, N. Guschin et sa mystique du portrait, Nice 1942.

Nikolaj Michajlovič Guščin (1888-1965): K stoletiju so dnja rdenija. Katalog vystavki, sost. L. V. Paškova, R. A. Reznik, Saratov 1991

G. Giuliano, I russi alla "corte" di Mussolini, in Archivio Russo-Italiano V. Russi in Italia, Salerno, 2008, pp. 303-323.


Link utili

N. P. Kradin i dr., Guščin Nikolaj Michajlovič https://artrz.ru/places/1804818685/1804868907.html

M. Bogadel'ščikova, Vokrug Guščina, “Volga-XXI vek”, 2008, n. 3-4 https://magazines.gorky.media/volga21/2008/3/vokrug-gushhina.html

L.V. Paškova, Nikolaj Guščin. Put’ na Vostok, “Zolotaja palitra”, 2012, n. 1(7), pp. 16-23

http://www.zolotayapalitra.ru/Article/113

L.V. Paškova, V poiskach garmonii: Nikolaj Guščin v Pariže i na Lazurnom Beregu, “Zolotaja palitra”, 2014, n. 2(11) http://www.zolotayapalitra.ru/Article/174


Nella foto N. M. Guščin nel suo studio a Montecarlo (1947).

Giuseppina Giuliano
Scheda aggiornata il 20 gennaio 2021


N. M. Guščin in una foto dell'inizio del Novecento


N. M. Guščin, Bosco fiabesco (Skazočnyj les)



Nikolaj Guščin restauratore. Saratov, 1959-1962



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