Russi in Italia

L’Unità. Problemi della vita italiana


Il settimanale è fondato a Firenze il 16 dicembre 1911 da Gaetano Salvemini che lo dirigerà fino alla chiusura nel dicembre 1920 (dal dicembre 1916 condirettore è Antonio De Viti De Marco) con la collaborazione di eminenti meridionalisti quali Giustino Fortunato e Benedetto Croce. Uscito dal Partito socialista italiano e allontanatosi dal gruppo di «La Voce», Salvemini esprime nel settimanale l’esigenza di un’azione politica diretta ad affrontare i problemi irrisolti italiani, come segnala anche il sottotitolo (dalla questione meridionale alla corruzione politica, alle riforme amministrative e tributarie, alle questioni doganali) e porta avanti il suo programma con impegno democratico e antinazionalista. Ampio spazio è dedicato agli Slavi del sud in rapporto all'Italia. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, il settimanale assume una posizione interventista nella convinzione che la guerra possa essere trasformata in una “guerra per la pace”. L’attenzione al mondo russo si accentua dopo la rivoluzione del febbraio 1917, verso la quale il settimanale prende all’inizio una posizione di adesione, per poi allontanarsene davanti all’esperimento della dittatura proletaria (a differenza di quanto fecero «L’Ordine Nuovo» di Gramsci e «La Rivoluzione liberale» di Gobetti). La rivista è stata interamente schedata dal 1911 al 1920; è digitalizzata all'indirizzo: http://www.bibliotecaginobianco.it/ (Ad'A.).

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