Russi in Italia

Lettere di Tat’jana Suchotina Tolstaja

a cura di Sara Mazzucchelli

Il primo contatto tra Tat'jana Suchotina Tolstaja e la casa editrice Mondadori avviene il 18 agosto 1935, quando Alberto Albertini invia una lettera a L. Rusca, in cui propone da parte della Contessa Soukhotine Tolstoj la pubblicazione del diario intimo della moglie di Lev Tolstoj. Nel Fondo Arnoldo e Alberto Mondadori si conservano le 28 lettere scambiate tra il 1935 e il 1949 tra la contessa Tolstaja e L. Rusca, contenute nel fascicolo "Soukhotine Tolstoj, Tatiana". Tutte le lettere di Tat'jana Tolstaja sono autografe e in francese. Si riassumono le più interessanti.

  Tayana Sukhotina
Tat'jana L'vovna Tolstaja da giovane
(da http://tolstoy.ru/life/family/children/tatyana-lvovna-sukhotina/)

1. s.l. [ante 23 settembre 1935]
"Mémoire pour les pourparlers avec la Maison Mondadori": è un elenco dei punti da tenere presenti nell'imminente accordo con la casa editrice Mondadori per la pubblicazione delle memorie della moglie di Tolstoj. Nonostante siano apparsi già dei volumi di memorie della Contessa Tolstoj sia in Francia che in Inghilterra, quest'opera può essere pubblicata separatamente come descrizione della partenza di Tolstoj da casa nel 1910. Tale volume verrà pubblicato in Unione Sovietica nel mese di dicembre: la traduzione italiana dovrebbe comparire contemporaneamente a quelle inglese e francese. Suggerisce Lo Gatto come traduttore e la possibilità di eliminare alcuni dettagli poco interessanti del diario. Ricorda che il 20 novembre sarà il 25° anniversario della morte di Tolstoj e che già si preparano delle edizioni per questa celebrazione.
La data è ricavabile dal contenuto del documento, forse consegnato dalla figlia Tania nel corso di un incontro di cui si parla nella risposta della casa editrice (lettera del 23 settembre 1935).

2. Parella (To), 5 ottobre 1935
Rassicura l'editore sul contenuto inedito delle memorie proposte per la pubblicazione, memorie di un periodo differente rispetto al diario edito in Francia, che ha avuto grande diffusione anche in Italia. Teme che una piccola edizione come quella proposta dalla casa editrice non dia l'idea del carattere e dell'importanza del documento e propone di aumentarne il numero di pagine.

3. s.l., 3 novembre 1936
Si sollecita una risposta per la pubblicazione delle memorie della moglie di Tolstoj presso Mondadori. Precede questa lettera un breve invito all'editore per un incontro a Milano (6 ottobre 1936).

4. Gressoney St. Jean (Ao), 1 agosto 1937
Si propone alla casa editrice la pubblicazione di un volume che raccolga alcuni brevi aneddoti di L. N. Tolstoj.

5. Roma, Piazza Remuria, 3, 14 gennaio 1941
Chiede chi farà la traduzione dell'antologia di Tolstoj e comunica la sua intenzione di scriverne la prefazione.

6. Roma, 21 gennaio 1941
Propone Corrado Alvaro come redattore o responsabile della traduzione dell'antologia. Se la casa editrice sceglierà il traduttore, chiede di poter controllare il manoscritto e s'informa della retribuzione.

7. Roma, 26 luglio 1941
La traduzione di tutti i testi di Tolstoj per l'antologia è stata completata. Chiede informazioni riguardo alla revisione del testo. Propone un titolo per la prefazione e dà suggerimenti per il titolo del volume, che uscirà nel 1942: L. N. Tolstoj, Racconti e ricordi di Leone Tolstoj, raccolti e illustrati dalla figlia Tatiana, Milano, Mondadori, 1942.

8. Roma, 1 novembre 1941
Comunica di non avere foto di Tolstoj giovane. Lamenta i tempi lunghi della traduzione e revisione dell'antologia.

9. Roma, 8 dicembre 1941
Domanda se sono al corrente che Ettore Lo Gatto sta traducendo il teatro di Tolstoj. Propone alcune fotografie per l'edizione dell'antologia, di cui Alvaro sta rivedendo la prefazione. Allega i titoli delle opere drammatiche di Tolstoj e di Puškin. Si lamenta di Carlo Gatti, che non ha pubblicato né restituito il manoscritto inviatogli; chiede di contattarlo e di domandare la restituzione del manoscritto.

10. Roma, 14 dicembre 1941
Conferma di avere ricevuto un assegno di lire 2000 quale compenso, ma sottolinea che il contratto con la casa editrice del 20 marzo riportava come anticipo da versare la quota di lire 3000. Ha terminato il lavoro dell'antologia e spera che anche Alvaro finisca presto. Nel post scriptum dà notizia delle cattive condizioni di salute di Albertini.

11. Roma, 16 gennaio 1942
Ringrazia per il dono del primo volume dell'edizione Mondadori di Guerra e Pace. Dà informazioni sull'attività e lo stato di salute della figlia Tania dopo la morte del marito.

12. s.l., 19 marzo 1942
Sollecita l'invio da parte della casa editrice della somma di lire 1000 a lei dovute.

13. Roma, 12 luglio 1942
Ringrazia per il dono del secondo volume di Guerra e Pace, chiede di inviarle Anna Karenina e Waverlej di W. Scott della stessa edizione. Segnala che ha cambiato indirizzo e presto anche gli Albertini abiteranno in via di Porta Pinciana n.36.

14. Roma, 24 novembre 1942
Ringrazia per aver ricevuto 10 copie del libro Racconti e ricordi, di cui loda l'edizione. Chiede altri 10 volumi come da contratto.

15. Roma, 12 gennaio 1943
Sente di non avere agito correttamente, avendo proposto a un altro editore di pubblicare la corrispondenza dei suoi genitori, credendo la Mondadori non interessata. Si scusa e propone di collaborare a una raccolta del teatro di Tolstoj e di pubblicare un secondo volume di racconti e frammenti inediti (pubblicati solo in Russia).

16. Roma, 24 gennaio 1943
In risposta alla lettera seccata di Rusca, ricorda un loro precedente incontro a Villa Pepoli dove si era parlato della corrispondenza tra Tolstoj e la moglie: in quell'occasione Rusca avrebbe detto che la Mondadori aveva in programma di pubblicare il teatro di Tolstoj dopo la pubblicazione dell'antologia. Non avendo ancora firmato alcun contratto con Bompiani sollecita la Mondadori a farle presto una nuova proposta, poiché desidera un volume più ampio di quello promesso da Bompiani. Spera che questo malinteso non condizioni comunque la loro collaborazione.

17. Roma, 3 febbraio 1943
Non avendo ancora ricevuto il contratto da Bompiani, si sente libera di tornare a collaborare con Mondadori. Non ha ancora terminato la lettura dei 2 volumi della corrispondenza dei genitori, per scegliere le lettere più interessanti, quindi non sa quante saranno le pagine di questa nuova pubblicazione.

18. Roma, 15 febbraio 1943
Dopo aver riflettuto e studiato con attenzione la corrispondenza dei suoi genitori non si sente più di farla pubblicare: vi sono dei passi molto intimi, non scritti per essere diffusi. In particolare si parla di una violenta passione che la madre aveva avuto verso la fine della vita per un uomo molto più giovane; il marito ne era a conoscenza e ne parla nelle lettere con grande sofferenza. Oltre a questo ci sono altri episodi che sarebbe poco desiderabile far conoscere al grande pubblico. Le lettere della madre riguardano particolari insignificanti della vita famigliare che racconta al marito (la salute dei figli, le persone che incontra), dettagli che non avrebbero alcun interesse per il lettore. Eliminando gli elementi particolarmente intimi, che non sente di avere il diritto di diffondere e lasciando solo ciò che può avere qualche interesse, la corrispondenza risulterebbe troppo frammentaria. Desidera pertanto seguire il consiglio della figlia Tania di fare un'edizione di lettere di Tolstoj, scegliendole tra le oltre 6000 dell'edizione sovietica, che comprende le lettere dell'assedio di Sebastopoli, le lettere all'editore riguardo alla prima opera Infanzia, la domanda di matrimonio e l'ultima lettera alla moglie. Con questi materiali si potrebbero realizzare 2 o 3 volumi. Non possedendo tutti i volumi dell'edizione sovietica delle opere di Tolstoj deve chiedere in prestito i mancanti a Lo Gatto che ha l'edizione completa.

19. s.l., [post 15 febbraio 1943]
Descrive il proprio lavoro di scelta delle lettere del padre, manifestando la propria difficoltà di selezione. Aggiunge un Post Scriptum riguardante il diario intimo della madre del 1910, opera di cui aveva già parlato in precedenza con Mondadori.

20. Roma, 18 aprile 1943
Chiede di non specificare nel contratto relativo all'autobiografia epistolare di Tolstoj la forma in cui il libro verrà pubblicato.

21. Roma, 19 aprile 1943
Ha ricevuto una proposta di intervista sulla sua persona e l'ambiente in cui vive. Ma è decisa a rifiutarla  e ha comunicato al giornalista di trovarsi attualmente ospite della figlia.


22. Roma, 10 settembre 1945
Ringrazia per le lettere e le notizie ricevute da Mondadori. Scrive che Lo Gatto, anche se molto occupato, farà la revisione e le note dell'autobiografia in lettere di Tostoj. Rimangono ancora da tradurre alcune lettere: lamenta il fatto che i migliori traduttori siano impegnati e le due traduttrici che stanno collaborando alla traduzione non abbiano ottenuto l'approvazione di Rusca. La raccolta di lettere sarà - a suo avviso - la prima opera seria di questo genere.

23. Roma, 7 maggio 1948
Comunica il proprio disappunto per non essere stata informata dell'uscita del libro Tolstoj: dall'infanzia al matrimonio, per non avere ricevuto le copie a lei dovute e per l'aspetto stesso del volume (in particolare la foto in copertina); lamenta anche di non aver ricevuto le bozze da rivedere. Esige che per la successiva pubblicazione delle lettere del padre le bozze siano inviate a lei e al professor Lo Gatto. Aggiunge che ha ricevuto di recente lettere molto interessanti che potranno essere inserite nel volume, che comprenderà materiale per circa 700-900 pagine dattiloscritte. Il volume cui si fa riferimento è: T. L. Sukhotina Tolstaja, Leone Tolstoj: dall'infanzia al matrimonio, trad. O. Resnevic Signorelli, Mondadori, Milano, 1948. "Biblioteca Moderna Mondadori".

24. Parella (To), 18 luglio 1949
Desidera ricevere il resoconto delle vendite della prima edizione, dal quale risulti la somma ricevuta, la quantità di copie vendute e quanto ancora le spetta sulla prima edizione. Chiede di precisare chiaramente l'offerta della casa editrice per la ristampa.



 


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