Russi in Italia

Il Giornale di Politica e di Letteratura - 14 (1938), n. 5-6, pp. 189-202
Vai a pagina:

Autore: Ciboldi Eugenio,
Forma autore accettata: Ciboldi, Eugenio
Titolo: La vita degli operai nell’U.R.S.S.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 14 (1938), n. 5-6, pp. 189-202
Abstract: L’URSS, nata per essere una dittatura del proletariato, è secondo l’A. «una dittatura sul proletariato». La liberazione dallo sfruttamento dei privati si è tradotta in uno sfruttamento da parte dello Stato. L’uguaglianza sociale è solo un mito, perché nella classe operaia sono incentivate le differenziazioni, e i cosiddetti lavoratori d’assalto (udarniki) godono di molti privilegi. È incentivata la delazione nei confronti dei colleghi. Sono stati istituiti premi per le fabbriche più produttive. Malgrado ciò le aspirazioni degli operai sovietici restano le stesse di quelli occidentali: miglioramenti nelle condizioni di vita. L’operaio non ha più potere che negli altri Stati, perché i sindacati sono organi statali. La fabbrica è anche centro di propaganda e di controllo dell’ortodossia comunista. I salari sono bassissimi, le condizioni di vita peggiori che in epoca zarista. Molti sono costretti a rubare nelle fabbriche per sopravvivere.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
Statistiche