Russi in Italia

Maestrale


Con il sottotitolo Rivista mensile di poesia e di cultura, esce a Roma presso lo Stabilimento Grafico Tiberino dal giugno 1940 al febbraio 1943 per iniziativa di Adriano Grande, che nel 1931 aveva ideato e fondato la rivista «Circoli», qui affiancato dai condirettori Giuseppe Agnino e Luigi Volpicelli. Complessivamente ne vengono pubblicati 28 fascicoli (da 80 a 50 pagine). Ha una redazione di intellettuali saldamente legati al fascismo, ma si ripromette di prestare attenzione alle più significative espressioni letterarie italiane e straniere, per apportare una ventata d’aria nuova in un mondo intellettuale immobile. È organizzata in rubriche che affrontano diversi aspetti della cultura: “Cronache letterarie”, “Cronache teatrali”, “Cronache politiche”, “Rosa dei venti”, “Arsenale”. Tra i collaboratori Curzio Malaparte, Filippo De Pisis, Antonio Pescarzoli, ma anche scrittori e critici avversi al regime, come Fabrizio Onofri, Walter Binni, Vito Pandolfi, Raffaello Ramat. Dedica grande attenzione alla poesia e ospita versi di importanti autori del Novecento italiano (da Alfonso Gatto a Salvatore Quasimodo, Libero de Libero, Sandro Penna) e straniero. Sulla poesia russa pubblica due articoli di Angelo Maria Ripellino sull’opera di Aleksandr Blok e di Innokentij Annenskij. La rivista è stata interamente schedata dal 1940 al 1943 (Ad’A).

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