Russi in Italia

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Il Giornale di politica e di letteratura - Record trovati: 103

1943
Titolo: 1943
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 19 (1943), n. 1-2, pp. 1-2
Abstract: In un breve editoriale si afferma che la guerra è giunta ad una fase decisiva e che appare ancora più evidente il dilemma ‘Roma o Mosca’.
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Il comunismo degli equini
Titolo: Il comunismo degli equini
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 9 (1933), v. 21, n. 7, pp. 278-279
Abstract:

Nella rubrica Note e Polemiche si informa che i russi hanno istituito una casa di riposo per cavalli vecchi e malati e regolamentato il riposo a intervalli regolari per i cavalli ancora utilizzati, nonché il modo in cui essi devono essere trattati. L’A. sarcasticamente pone sullo stesso piano ronzini e bolscevichi, illustrando le somiglianze che ravvisa tra loro. Sulla prima pagina del fascicolo è erroneamente riportata l’indicazione: «Anno XI» al posto di «Anno IX».


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Il prezzo delle sanzioni
Titolo: Il prezzo delle sanzioni
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 11 (1935), n. 9-10, pp. 477-478
Abstract: Nella rubrica Note e Polemiche sono pubblicati i dati relativi alle importazioni ed esportazioni italiane nel periodo 1° gennaio – 31 agosto 1935. Fra i dati c’è anche quello riferito all’URSS. Le importazioni dall’URSS superano di gran lunga le esportazioni verso questo Paese.
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La Guerra della Rivoluzione
Titolo: La Guerra della Rivoluzione
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 17 (1941), n. 5-6, pp. 213-215.
Abstract: Nell’editoriale non firmato si critica l’alleanza fra Unione Sovietica e democrazie anglosassoni. Ciascuno di questi regimi vorrebbe la distruzione dell’altro. La superiorità di mezzi della coalizione, in cui sono mandati a combattere i proletari sovietici, non spaventa per la maggiore organizzazione dell’Asse. Più pericoloso del bolscevismo come nemico ideale è il liberalismo. Per l’A. le forze dell’Asse sono rese compatte da un unico ideale, che risponde alle esigenze dei popoli.
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Le bordel d’Europe
Titolo: Le bordel d’Europe
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 8 (1932), v. 19, n. 5, p. 82.
Abstract: Nella rubrica Note e Polemiche si riferisce un’affermazione tratta dalla rivista «Le Caméléon de la Côte d’Azur» di Nizza in cui la Francia viene definita un paese ospitale. Secondo l’A. il termine è ambiguo e può far pensare ad un postribolo, eufemisticamente definito ‘casa ospitale’. Sulla scorta di questa metafora, l’A. ritiene che tenutario del bordello sia lo sciovinismo francese. Le prostitute della stampa di sinistra avrebbero strumentalizzato l’assassinio di Paul Doumer del 7 maggio 1932, definendo il suo autore, Pavel Timofeevič Gorgulov, un fascista russo.
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Panorama di guerra
Titolo: Panorama di guerra
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 18 (1942), n. 1-2, pp. 1-6
Abstract: In una sorta di editoriale non firmato si sottolinea come l’alleanza fra l’Unione Sovietica e le potenze liberali avesse contribuito a rinsaldare il blocco dei Paesi dell’Asse sia in Europa, sia in Asia. L’alleanza «bolscevico-liberale» reca al suo interno i germi della disgregazione.
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s. t.
Titolo: s. t.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 2-3, p. 322
Abstract: Nella sezione Dal vicino Oriente della rubrica Dall’Italia e dal Mondo, alla voce Yemen, s’informa della ratifica di un trattato di amicizia e di commercio fra lo Yemen e l’Unione Sovietica.
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s. t.
Titolo: s. t.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 5, p. 571
Abstract: Nella sezione Dall’Asia della rubrica Dall’Italia e dal Mondo, alla voce Persia, l’agenzia Atmo informa che il 10 marzo 1929 a Teheran è stata stipulata una nuova convenzione doganale fra Iran e Unione Sovietica.
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s. t.
Titolo: s. t.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 9, pp. 960-961
Abstract: Nella sezione Dall’Europa della rubrica Dall’Italia e dal Mondo alla voce Grecia sulla base di notizie dell’agenzia Atmo s’informa che è stato firmato ad Atene un trattato commerciale fra Grecia ed URSS La Grecia rappresenta per l’Unione Sovietica un mercato d’esportazione e ha un ruolo importante, attraverso i suoi armatori, nel trasporto delle merci russe. Dopo la scadenza del trattato precedente nel 1925, il governo greco aveva mantenuto un atteggiamento diffidente nei confronti dell’URSS, influenzato da Inghilterra e Francia. La contrazione degli scambi commerciali seguita a provvedimenti ostili all’Unione Sovietica da parte del governo greco lo avrebbe però indotto a cambiare idea e ad avviare le trattative per un nuovo accordo commerciale.
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s. t.
Titolo: s. t.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 10-11, pp. 1214-1215
Abstract: Nella sezione Dall’Asia della rubrica Dall’Italia e dal Mondo alla voce Yemen viene riepilogato il testo del trattato fra lo Yemen e l’Unione Sovietica, pubblicato dal giornale arabo «El-Iman». Questo trattato prende il nome di Trattato di San’a. L’URSS riconosce l’indipendenza dello Yemen. Sono stabilite facilitazioni nel commercio fra i due Paesi. È stabilito che i cittadini di ciascuno dei due Paesi che si rechino nell’altro dovranno rispettarne le leggi. Il trattato avrà una durata di 10 anni.
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s. t.
Titolo: s. t.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 2-3, pp. 229-230
Abstract: Nella sezione Dall’Italia della rubrica Dall’Italia e dal Mondo alla voce Città del Vaticano s’informa che l’8 febbraio 1930 papa Pio XI aveva scritto al card. Basilio Pompili una lettera in cui esprimeva la sua protesta contro la propaganda antireligiosa in Russia. Commentando il fatto, la stampa aveva ricordato prese di posizione precedenti: una lettera del 1922 al card. Gasparri, che rilevava la necessità di assicurare la libertà religiosa in Russia; un dispaccio del card. Pietro Gasparri a Georgij Vasil’evič Čičerin per intercedere per la Chiesa ortodossa; una lettera del 14 maggio 1922 di mons. Giuseppe Pizzardo a Čičerin, con la richiesta di non processare il patriarca Tichon (al secolo Vasilij Ivanovič Bellavin).
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s. t.
Titolo: s. t.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 2-3, p. 273
Abstract: Nella sezione Dall’Asia della rubrica Dall’Italia e dal Mondo alla voce Turchia si smentiscono le proteste turche per l’attraversamento dello Stretto dei Dardanelli da parte di due navi da guerra sovietiche: Parižskaja kommuna e Profintern. Il fatto non sarebbe stato in relazione con la visita del Commissario aggiunto per gli affari esteri Lev Michajlovič Karachan ad Ankara, ma si sarebbe verificato in base a richieste precedenti in conformità con quanto disposto dalla relativa convenzione.
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s. t.
Titolo: s. t.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 4, p. 403
Abstract: Nella sezione Dall’Asia della rubrica Dall’Italia e dal Mondo, alla voce Turchia, si riferisce di notizie apparse sulla stampa estera a proposito della questione del debito ottomano. Parte dell’opinione pubblica ritiene che la Turchia debba onorarlo, parte preme per l’ottenimento di una moratoria. La seconda fazione è stata incoraggiata anche dal commissario aggiunto degli Affari Esteri sovietico Lev Michajlovič Karachan, in visita ad Ankara nel dicembre 1929.
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Titolo: s. t.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 9, pp. 839-840
Abstract: Nella sezione Dall’Italia della rubrica Dall’Italia e dal Mondo s’informa che il 3 agosto 1930 a Roma i ministri Antonio Mosconi e Giuseppe Bottai e il funzionario sovietico Isidor Evstigneevič Ljubimov avevano firmato un accordo che avrebbe favorito l’esportazione di prodotti industriali italiani in URSS Negli anni immediatamente precedenti il bilancio degli scambi commerciali fra Italia e URSS si era chiuso in attivo per quest’ultima. Con quest’accordo si sarebbe dovuto ristabilire un certo equilibrio. L’Italia si attendeva un ampio mercato di smercio, l’URSS prodotti di qualità.
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Titolo: s. t.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 12, pp. 1081-1082
Abstract: Nella sezione Dall’Italia della rubrica Dall’Italia e dal Mondo s’informa in una breve nota che il 24 novembre 1930 il ministro degli Esteri Grandi aveva avuto un colloquio con Maksim Maksimovič Litvinov (pseud. di Maks Vallach) a Milano.
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s. t.
Titolo: s. t.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 5, p. 537
Abstract: Nella sezione Dall’Italia della rubrica Dall’Italia e dal Mondo, alla voce Ticino, s’informa che secondo un giornale di Lugano uno dei delegati russi alla conferenza sul disarmo a Ginevra sarebbe il generale Langovoj, agente della GPU.

 


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s. t.
Titolo: s. t.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 8 (1932), v. 18, n. 2, pp. 181-182
Abstract: Alla voce Dalmazia della rubrica Dall’Italia d’oltre confine s’informa che la Jugoslavia, temendo disordini interni, intende assoldare dei profughi russi dell’armata di Petr Nikolaevič Vrangel’. I russi che lavorano in Dalmazia, anche come dipendenti pubblici, sono numerosi, mentre la popolazione locale soffre a causa della disoccupazione.
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Stalin anticomunista
Titolo: Stalin anticomunista
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 13 (1937), n. 5-6, p. 224
Abstract: Nella rubrica Note e Polemiche si sostiene che l’Unione Sovietica sia il paese in cui viene condotta una lotta senza quartiere contro il comunismo. Stalin sta infatti distruggendo quanto costruito da Lenin e uccidendo gli esponenti del bolscevismo.
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Baldacci Antonio, Il panserbismo dagli Obrenovich ai Carageorgevich
Autore: Baldacci Antonio,
Forma autore accettata: Baldacci, Antonio
Titolo: Il panserbismo dagli Obrenovich ai Carageorgevich
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 7 (1931), n. 4, pp. 154-172
Abstract: All’interno di quest’ampio saggio sulla Serbia si analizza l’atteggiamento delle grandi potenze di fronte alla proclamazione del principe Pietro re dei Serbi nel 1903, in seguito all’uccisione di re Alessandro e della regina Draga a Belgrado, fatto che aveva portato all’avvicendamento fra la dinastia Obrenović e la dinastia Karađorđević. La Russia si era affrettata a riconoscere il nuovo governo, perché conosceva le tendenze panslaviste di Pietro ed era convinta che avrebbe facilmente potuto accattivarsi le simpatie di un popolo ortodosso per cui rappresentava un punto di riferimento (pp. 167-168).
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Baratelli Mario, Ucraina, terra di battaglie secolari fra popoli e nazioni
Autore: Baratelli Mario,
Forma autore accettata: Baratelli, Mario
Titolo: Ucraina, terra di battaglie secolari fra popoli e nazioni
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 17 (1941), n. 7-10, pp. 321-326
Abstract: I combattimenti in Ucraina hanno attirato l’attenzione su questo vasto territorio. L’A. ripercorre la storia di quelle terre nel periodo antecedente alla nascita della Rus’ di Kiev. Viene sottolineata la funzione ordinatrice dei Variaghi. Dopo il giogo tataro il potere si sposta a Mosca. La vera saldatura tra Mosca e Kiev avviene secondo l’A. con Bogdan Michajlovič Chmel’nickij (Bohdan Mychajlovyč Chmel’nyc’kyj), che accetta l’autorità dello zar. L’A. mira a dimostrare che i legami fra Russia e Ucraina sono divenuti stretti solo in tempi recenti e che l’Ucraina ha sempre ambito alla sua indipendenza. Dopo il fallito tentativo di acquistare una vera indipendenza durante la Prima Guerra Mondiale, l’Ucraina si trova spartita fra Polonia e Russia. Nasce la Repubblica Sovietica Ucraina all’interno dell’U.R.S.S. La relativa autonomia non soddisfa però gli ucraini, che ricordano le persecuzioni inflitte loro da Mosca negli Anni Trenta. I soldati dell’Asse sarebbero stati attesi dunque come liberatori.
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Berni L., Ettore Lo Gatto. Letteratura russa. Paolo Cremonese. Roma 1928
Autore: Berni L.,
Forma autore accettata: Berni, Leopoldo
Titolo: Ettore Lo Gatto. Letteratura russa. Paolo Cremonese. Roma 1928
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 10-11, p. 1234
Abstract: Nella sezione Varia della rubrica Rassegna Bibliografica viene brevemente presentata la sintesi compiuta dal Lo Gatto della sua ben più ampia Storia della letteratura russa. La sintesi è uscita per la collezione Omnia di Paolo Cremonese.
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Bottai Giuseppe, Sviluppi dell’idea corporativa nella legislazione internazionale
Autore: Bottai Giuseppe,
Forma autore accettata: Bottai, Giuseppe
Titolo: Sviluppi dell’idea corporativa nella legislazione internazionale
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1928), n. 7-8, pp. 641-683
Abstract: Ampio articolo che analizza la concezione del sindacato in diversi Paesi, fra cui la Russia. Viene dapprima esaminata la dottrina corporativa, che rappresenterebbe un’evoluzione delle forme sindacali, insistendo sull’aspetto della personalità giuridica di sindacati e corporazioni e sul loro rapporto con lo Stato. L’A. esamina quindi la partecipazione attiva dei sindacati alla vita politica, secondo due aspetti: quello della rappresentanza professionale e quello del potere normativo e tributario. L’A. descrive il ruolo della rappresentanza professionale in Germania, Spagna, Francia, Russia (p. 664), Inghilterra. Egli si occupa del potere normativo, tributario in vari Paesi, fra cui la Russia (pp. 669, 674). Egli tratta quindi del sindacato obbligatorio. La situazione russa (pp. 681-683) presentava alcune analogie con quella italiana, ma anche differenze, come il fatto che fossero previste solo associazioni sindacali di lavoratori e non di produttori.
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Bragaglia Anton Giulio, Contrasti fra il vero e l’ideale
Autore: Bragaglia Anton Giulio,
Forma autore accettata: Bragaglia, Anton Giulio
Titolo: Contrasti fra il vero e l’ideale
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 11 (1935), n. 5-6, pp. 263-272
Abstract: L’A. esprime le sue considerazioni sulla scenografia teatrale. Il dilemma che si pone allo scenografo è se e quanto essere realista. A seconda di ciò che deve mettere in scena, lo scenografo deve avere l’intelligenza di capire quando può dare spazio alla sua creatività e quando invece deve attenersi ad una scenografia tradizionale. La scenografia teatrale non è mai riproduzione fotografica del vero, perché deve trasfigurare gli oggetti, trasponendoli nella dimensione del teatro: scene e costumi devono essere una sintesi dell’epoca in cui è ambientato il dramma. All'inizio del XX secolo si realizza con Konstantin Stanislavskij una riforma in senso minimalista, ma poi si torna al realismo ad ogni costo sotto l’influsso del teatro inglese e statunitense. Lo storicismo del XIX secolo ha danneggiato le manifestazioni dell’estro creatore, e il Balletto Russo ha prodotto un’ondata di esotismo di origine romantica, ma con la sua attenzione al colore ha risentito di quello psicologismo che in definitiva è un altro aspetto del realismo.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Calò Italo Giulio, Una mancata spedizione in Etiopia
Autore: Calò Italo Giulio,
Forma autore accettata: Calò, Italo Giulio
Titolo: Una mancata spedizione in Etiopia
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 16 (1940), n. 3-4, pp. 182-185
Abstract: Viene illustrato un progetto dei Cavalieri di Malta per impadronirsi di alcune terre etiopiche, come la base di Massaua, che erano dominate dall’Impero Ottomano. Il progetto, formulato nel 1735 e ripreso nel 1741, era stato concepito, fra l’altro, tenendo conto della pressione esercitata dalla Russia sulla Sublime Porta. Esso però non era mai stato attuato.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Cavaliere Silla, L’accordo franco-italiano del 1902 attraverso i documenti diplomatici francesi
Autore: Cavaliere Silla,
Forma autore accettata: Cavaliere, Silla
Titolo: L’accordo franco-italiano del 1902 attraverso i documenti diplomatici francesi
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 16 (1940), n. 5-6, pp. 210-255
Abstract: In un ampio articolo sull’accordo franco-italiano del 1902 viene menzionata ripetutamente la Russia. Nella parte dedicata al contesto in cui era nato il patto, si menziona il patto franco-russo-tedesco del 1895, che la Germania intendeva in funzione anti-inglese. L’Italia cercò di migliorare i suoi rapporti con Francia e Russia. Quest’ultima, dapprima appoggiò la Francia nella sua spedizione egiziana del 1896-98, poi la abbandonò in cambio dell’appoggio inglese al suo insediamento in Manciuria. Nella documentazione relativa alla stipula del patto franco-italiano, il Ministro degli Esteri francese Théophile Delcassé sosteneva che la Russia avrebbe compreso e promosso gli interessi italiani nei Balcani. Infine, viene ricordata la mancata visita dello Zar Nicola II in Italia del 1903 (p. 255).
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
Cellini B., Codicillo russo al Patto Kellogg
Autore: Cellini B.,
Forma autore accettata: Cellini, Benvenuto
Titolo: Codicillo russo al Patto Kellogg
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 2-3, pp. 262-263
Abstract: Nella sezione Politica Estera delle Cronache di Politica si informa di trattative intercorse tra l’URSS, mediante Maksim Maksimovič Litvinov (pseud. di Maks Vallach), e la Polonia, rappresentata dal ministro August Zaleski, a margine del Patto Briand-Kellogg, per giungere ad un patto di non aggressione. Uno dei fini di questo trattato sarebbe stato quello di staccare la Polonia da Francia e Inghilterra e di ingraziarsi gli USA.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Cellini B., Consuntivo
Autore: Cellini B.,
Forma autore accettata: Cellini, Benvenuto
Titolo: Consuntivo
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1928), n. 1-2, p. 142
Abstract: Nella sezione Politica Estera della rubrica Cronache di Politica si traccia un bilancio degli eventi di politica estera dell’anno appena trascorso. Fra gli altri sono menzionati la ratifica dell’unione della Bessarabia alla Romania da parte dell’Italia, la rottura dei rapporti diplomatici e commerciali fra Inghilterra e Russia, l’assassinio del diplomatico russo Petr Lazarevič Vojkov a Varsavia.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Cellini B., Il conflitto russo-cinese
Autore: Cellini B.,
Forma autore accettata: Cellini, Benvenuto
Titolo: Il conflitto russo-cinese
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 8, pp. 790-793
Abstract: Nella sezione Politica Estera della rubrica Cronache di Politica l’A. tratta del rinfocolarsi delle ostilità fra Cina e Unione Sovietica. Quest’ultima, proseguendo la politica zarista, aveva cercato di procurarsi uno sbocco sui mari caldi fomentando i nazionalismi asiatici contro le altre potenze coloniali, ma questo modo di agire le si era ritorto contro. Inoltre restava aperta la questione della Manciuria, per il contenzioso sul possesso della linea ferroviaria costruita dai russi. Il 14 luglio 1929 la Russia aveva dato un ultimatum al governo cinese intimando alla Cina di revocare gli atti compiuti in relazione alla ferrovia e di cessare le persecuzioni contro i cittadini sovietici. Mosca aveva richiamato i propri diplomatici e funzionari dalla Cina ed invitato quelli cinesi a lasciare la Russia; aveva inoltre sospeso le comunicazioni ferroviarie tra Russia e Cina. Malgrado tutto ciò l’A. non ritiene che la situazione possa degenerare in un conflitto armato.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Cellini B., Il Fascismo e la III Internazionale
Autore: Cellini B.,
Forma autore accettata: Cellini, Benvenuto
Titolo: Il Fascismo e la III Internazionale
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1927), n. 7, pp. 543-544
Abstract: All’interno della sezione Politica Interna della rubrica Cronache di Politica l’A. riferisce del proclama della III Internazionale agli operai, contadini e soldati di tutto il mondo, nel quale si affermava, tra l’altro, che le fabbriche italiane lavorassero quasi solo per la produzione di materiale bellico. Il direttorio del Partito Nazionale Fascista aveva replicato che la potenza che turbava l’equilibrio internazionale era la Russia; veniva rinfacciato al Komintern di essere espressione di un’ideologia in nome della quale si erano compiuti massacri, si era ridotto il proletariato in miseria e si era soffocata ogni voce critica. L’A. ritiene che l’Italia sia immune di fronte alla propaganda comunista.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Cellini B., J. Y. Simpson. The Saburov Memoirs, or Bismarck and Russia; being fresh light on the league of the three emperors, 1881. Cambridge University press, 1929
Autore: Cellini B.,
Forma autore accettata: Cellini, Benvenuto
Titolo: J. Y. Simpson. The Saburov Memoirs, or Bismarck and Russia; being fresh light on the league of the three emperors, 1881. Cambridge University press, 1929
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 9, pp. 878-879
Abstract: Nella Rassegna Bibliografica si recensisce il libro curato da James Young Simpson The Saburov memoirs: or, Bismarck and Russia; Being Fresh Light on the League of the Three Emperors, 1881, che narra la storia dei negoziati che avevano portato nel 1881 alla conclusione del “trattato dei tre imperatori” fra Russia, Germania e Austria e pubblica le memorie di uno degli artefici dell'accordo, Petr Aleksandrovič Saburov.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Cellini B., L'assassinio di Voikov e le Relazioni Russo-Polacche
Autore: Cellini B.,
Forma autore accettata: Cellini, Benvenuto
Titolo: L'assassinio di Voikov e le Relazioni Russo-Polacche
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1927), n. 7, pp. 540-541
Abstract: All’interno della sezione Politica Estera della rubrica Cronache di Politica si riferisce dell’attentato del 7 giugno 1927 a Petr Lazarevič Vojkov ad opera dell’emigrato russo Boris Sofronovič Koverda, che uccise il diplomatico russo mentre questi si trovava a Varsavia. Il governo russo attribuì la responsabilità dell’accaduto a quello polacco e pretese che questi si adoperasse per punire severamente i colpevoli e per contrastare tutte le organizzazioni ostili all’URSS in territorio polacco e che ammettesse rappresentanti sovietici fra gli inquirenti. La Polonia accolse le richieste. Koverda fu condannato, in ultima istanza, a 15 anni di carcere duro. Il governo sovietico non soddisfatto sostenne che il governo polacco avesse portato la questione di fronte al tribunale speciale per evitare inchieste approfondite che avrebbero potuto portare alla luce gruppi organizzati ostili all’URSS.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Cellini B., La 4a Sessione della Commissione preparatoria della Conferenza del Disarmo e la 48a della Società delle Nazioni
Autore: Cellini B.,
Forma autore accettata: Cellini, Benvenuto
Titolo: La 4a Sessione della Commissione preparatoria della Conferenza del Disarmo e la 48a della Società delle Nazioni
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1927), n. 12, pp. 1043-1046
Abstract: Nella sezione Politica Estera della rubrica Cronache di Politica si riferisce che la quarta sessione della Commissione preparatoria della Conferenza del Disarmo si è aperta il 30 novembre 1927 con gli interventi dei delegati russi. Litvinov avanzò una proposta di disarmo totale come programma di massima, che successivamente limitò proponendo un programma di minima che prevedeva l’attuazione del disarmo totale in tappe successive nell’arco di 4 anni. La discussione delle proposte russe fu rinviata alla sessione successiva. La 48a riunione della Società delle Nazioni, iniziata il 5 dicembre, fu inconcludente e non riuscì a prendere alcuna decisione sull’unico problema di una certa rilevanza all’ordine del giorno, il conflitto polacco-lituano. Maksim Maksimovič Litvinov (pseud. di Maks Vallach) ebbe un colloquio con Joseph Austen Chamberlain, anch’esso conclusosi senza alcun risultato.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Cellini B., La Convenzione Russo-Persiana
Autore: Cellini B.,
Forma autore accettata: Cellini, Benvenuto
Titolo: La Convenzione Russo-Persiana
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1927), n. 10, pp. 847-848
Abstract: Nella sezione Politica Estera della rubrica Cronache di Politica viene data notizia della convenzione russo-persiana firmata a Mosca il 1° ottobre 1927. La convenzione comprende un trattato di neutralità, accordi commerciali e sulla pesca nel Mar Caspio. La Russia spera di sottrarre la Persia all’influenza britannica. La Persia, dal canto suo, aveva ottenuto uno sbocco su un vasto mercato, il diritto di transito per il porto di Baku per l’esportazione di alcuni tipi di merce. L’A. trova particolarmente interessante il fatto che in questo accordo la Russia deroghi al principio del monopolio di Stato del commercio con l’estero.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Cellini B., La guerra fuori legge
Autore: Cellini B.,
Forma autore accettata: Cellini, Benvenuto
Titolo: La guerra fuori legge
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1928), n. 9, pp. 914-917
Abstract: Nella sezione Politica Estera della rubrica Cronache di Politica si dà notizia che il patto che impegnava le potenze firmatarie a non ricorrere alla guerra come strumento di politica estera sarebbe stato firmato a Parigi il 27 agosto 1928. Alla cerimonia della firma avrebbe partecipato per gli Stati Uniti Frank Kellogg, uno dei principali promotori del patto. L’A. ripercorre le ultime fasi della trattativa, che avevano portato alla fissazione del testo definitivo. Egli riporta le dichiarazioni del ministro degli esteri russo, Georgij Vasil’evič Čičerin, che aveva lamentato l’esclusione dell’URSS dalle trattative, ma non escludeva che alla fine anche l’Unione Sovietica avrebbe apposto la sua firma.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Cellini B., La questione Cinese
Autore: Cellini B.,
Forma autore accettata: Cellini, Benvenuto
Titolo: La questione Cinese
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1927), n. 4, pp. 309-311
Abstract: Nella rubrica Cronache di Politica si torna a discutere della situazione politica cinese. I rivoluzionari avevano conquistato Nanchino con massacri e poi si erano impossessati di una Shanghai già evacuata. Queste azioni erano fomentate da Mosca, così Cian-So-Lin aveva deciso di attaccare un ufficio dell’ambasciata russa, compiendo molti arresti fra i russi e i cinesi. Ciò aveva danneggiato le relazioni tra la Russia e la Cina. A complicare la situazione si aggiungono i conflitti interni al Kuomintang. In questo quadro era emersa la figura di Chiang Kai-shek, che aveva preso Nanchino con un colpo di mano. Secondo quanto riporta l’A, egli si sarebbe schierato contro il bolscevismo e avrebbe il controllo dell’esercito.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Cellini B., La Ratifica del Trattato per l’Unione della Bessarabia alla Romania
Autore: Cellini B.,
Forma autore accettata: Cellini, Benvenuto
Titolo: La Ratifica del Trattato per l’Unione della Bessarabia alla Romania
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1927), n. 4, pp. 304-305
Abstract: Nella rubrica Cronache di Politica si parla della ratifica da parte del governo italiano in data 6 marzo 1926 del trattato di unione della Bessarabia alla Romania del 28 ottobre 1920. L’Italia aveva esitato a ratificare il trattato nella speranza che Russia e Romania riuscissero a trovare un accordo per via amichevole. Nel 1917 in Bessarabia era stata proclamata la Repubblica Moldava, che aveva chiesto l’unione alla Romania, contrariando la Russia. Il trattato di unione era stato ratificato dall’Inghilterra nel 1922 e dalla Francia nel 1924: quella dell’Italia era la terza ratifica, quella che permetteva di giungere al numero minimo necessario per l’entrata in vigore del trattato.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Cellini B., L’incontro Litvinoff-Grandi a Milano
Autore: Cellini B.,
Forma autore accettata: Cellini, Benvenuto
Titolo: L’incontro Litvinoff-Grandi a Milano
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 7 (1931), n. 1-2-3, pp. 104-105
Abstract: Nella rubrica Cronache di Politica si narra dell’incontro avvenuto a Milano tra i Ministri degli Esteri Maksim Maksimovič Litvinov (pseud. di Maks Vallach) e Dino Grandi. L’A. ricorda che l’Italia aveva riconosciuto l’Unione Sovietica il 7 febbraio 1924 e che da allora le relazioni fra i due Paesi si erano intensificate, anche se era stata bloccata la propaganda bolscevica in Italia. Uno scambio di idee appariva quindi molto importante per definire questioni commerciali e di politica internazionale.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Cellini B., Verso la fine del conflitto russo-cinese?
Autore: Cellini B.,
Forma autore accettata: Cellini, Benvenuto
Titolo: Verso la fine del conflitto russo-cinese?
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 12, pp. 1396-1397
Abstract: Nella sezione Politica Estera della rubrica Cronache di Politica viene descritto come Russia e Cina abbiano eluso il Patto Briand-Kellogg: i due Paesi si sono combattuti senza formulare una dichiarazione di guerra. La Cina ha avuto la peggio e pare abbia acconsentito a rinunciare alle sue pretese sulla ferrovia in Manciuria.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Cellini Benvenuto, La Rottura dei Rapporti Diplomatici e Commerciali tra Londra e Mosca
Autore: Cellini Benvenuto,
Forma autore accettata: Cellini, Benvenuto
Titolo: La Rottura dei Rapporti Diplomatici e Commerciali tra Londra e Mosca
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1927), n. 5-6, pp. 429-431
Abstract: All’interno della sezione Politica Estera della rubrica Cronache di Politica si riferisce del dissidio anglo-russo, che vede contrapposte due concezioni imperialistiche. Secondo l’A. la situazione non è tale da sfociare in una guerra. Egli ripercorre la storia delle relazioni fra Inghilterra e Russia dalla fine della Prima Guerra Mondiale. È vero che era stato concluso un accordo commerciale, ma i rapporti fra i due Stati erano rimasti tesi. Furono inviate note di protesta a Mosca da George Curzon nel 1923, da James Ramsay MacDonald nel 1924 e da Joseph Austen Chamberlain nel 1927, motivate dalla propaganda anti-inglese attuata dal governo russo. In seguito a perquisizioni nella sede della rappresentanza commerciale russa che avevano portato alla luce documenti comprovanti l’attività propagandistica russa il premier inglese Stanley Baldwin aveva annunziato la rottura delle relazioni diplomatiche con Mosca. La delegazione commerciale russa fu accusata di spionaggio.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Cellini Benvenuto, Libri inglesi
Autore: Cellini Benvenuto,
Forma autore accettata: Cellini, Benvenuto
Titolo: Libri inglesi
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 7 (1931), n. 1-2-3, pp. 90-98
Abstract: In una serie di recensioni su libri inglesi l’A. inserisce anche il volume di Herbert Butterfield The peace tactics of Napoleon (1806-1808), Cambridge, University Press, 1929 (pp. 92-93), il cui focus è centrato sul Patto di Tilsit che definiva le zone di influenza di Francia e Russia. Per Napoleone era solo un accordo temporaneo, perché non stabiliva un assetto conforme ai suoi piani, mentre lo zar Alessandro I si augurava che durasse il più a lungo possibile, perché gli avrebbe permesso di ottenere la spartizione della Turchia.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Cellini Benvenuto, Pedro Calderon de la Barca. L’Alcade di Zalamea. Alpes ed., Milano. Alessandro N. Ostrowski. Non sederti sulla slitta non tua. Alpes ed. Milano
Autore: Cellini Benvenuto,
Forma autore accettata: Cellini, Benvenuto
Titolo: Pedro Calderon de la Barca. L’Alcade di Zalamea. Alpes ed., Milano. Alessandro N. Ostrowski. Non sederti sulla slitta non tua. Alpes ed. Milano
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1927), n. 4, p. 317
Abstract: In una nota della sezione Autori stranieri della Rassegna Bibliografica vengono presentate due traduzioni uscite per la collana dedicata al teatro dell’editore Alpes. Enrico Damiani ha curato la traduzione dal russo della commedia Ne v svoi sani ne sadis’ (1852) di Aleksandr Nikolaevič Ostrovskij, pubblicata col titolo Non sederti sulla slitta non tua (Milano, Alpes, 1926, La collezione del teatro, 10). Damiani ha anche scritto una prefazione che presenta la figura dello scrittore.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Ciboldi Eugenio, La filosofia del bolscevismo
Autore: Ciboldi Eugenio,
Forma autore accettata: Ciboldi, Eugenio
Titolo: La filosofia del bolscevismo
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 14 (1938), n. 7-8, pp. 295-304
Abstract: Per consolidare il loro sistema, i bolscevichi dovettero fornirgli una giustificazione filosofica e, avversando l’idealismo, si rivolsero al materialismo, per cui tutti i fenomeni erano riconducibili a leggi biologiche. La dottrina filosofica imposta da Lenin è definita materialismo dialettico: base di tutto è la materia, anche il pensiero è il prodotto di materia con un elevato livello di organizzazione; la realtà è in continuo movimento, in continuo processo dialettico con se stessa. I docenti universitari che non sposavano queste tesi furono epurati e molti libri rimossi dalle biblioteche; fu realizzata un’epurazione anche nel campo delle scienze esatte, perché erano ammissibili solo gli studi coerenti con questa filosofia.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Ciboldi Eugenio, La vita degli operai nell’U.R.S.S.
Autore: Ciboldi Eugenio,
Forma autore accettata: Ciboldi, Eugenio
Titolo: La vita degli operai nell’U.R.S.S.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 14 (1938), n. 5-6, pp. 189-202
Abstract: L’URSS, nata per essere una dittatura del proletariato, è secondo l’A. «una dittatura sul proletariato». La liberazione dallo sfruttamento dei privati si è tradotta in uno sfruttamento da parte dello Stato. L’uguaglianza sociale è solo un mito, perché nella classe operaia sono incentivate le differenziazioni, e i cosiddetti lavoratori d’assalto (udarniki) godono di molti privilegi. È incentivata la delazione nei confronti dei colleghi. Sono stati istituiti premi per le fabbriche più produttive. Malgrado ciò le aspirazioni degli operai sovietici restano le stesse di quelli occidentali: miglioramenti nelle condizioni di vita. L’operaio non ha più potere che negli altri Stati, perché i sindacati sono organi statali. La fabbrica è anche centro di propaganda e di controllo dell’ortodossia comunista. I salari sono bassissimi, le condizioni di vita peggiori che in epoca zarista. Molti sono costretti a rubare nelle fabbriche per sopravvivere.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Damiani Enrico, Echi d’Italia in Turghenjev. In occasione del Cinquantenario della sua morte
Autore: Damiani Enrico,
Forma autore accettata: Damiani, Enrico
Titolo: Echi d’Italia in Turghenjev. In occasione del Cinquantenario della sua morte
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 10 (1934), n. 5-6, pp. 283-287
Abstract: In occasione del cinquantenario della morte di Ivan Sergeevič Turgenev l’A. si sofferma sui rapporti tra lo scrittore russo e l’Italia. Nel farlo si basa sullo studio di Ivan Michajlovič Grevs Turgenev i Italija, Kul’turno-istoričeskij etjud, Leningrad 1925, non ancora tradotto in italiano. Turgenev era stato in Italia due volte, nel 1840 e nel 1857-58. Si possono trovare tracce delle impressioni lasciate in lui dall’Italia nelle sue lettere ad amici, nelle sue memorie e nelle sue opere letterarie. Si incontrano riferimenti all’Italia in Paraša (1843) e Tre incontri [Tri vstreči, 1845]. A Roma Turgenev compose Asja (1858) e Un nido di nobili [Dvorjanskoe gnezdo, 1859]. Il protagonista di Alla vigilia [Nakanune, 1860], il bulgaro Insarov, ricorda all’A. Giuseppe Mazzini. L’Italia si ritrova in Acque di primavera [Vešnie vody, 1872], nel Canto dell’amor trionfante [Pesn’ toržestvujuščej ljubvi, 1881] e in Una sera a Sorrento [Večer v Sorrente, 1882].
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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De’ Luigi Giuseppe, Il Pacifico nella Storia e nella Politica
Autore: De’ Luigi Giuseppe,
Forma autore accettata: De’ Luigi, Giuseppe
Titolo: Il Pacifico nella Storia e nella Politica
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1927), n. 2-3, pp. 81-91
Abstract: L’A. analizza gli interessi politici sulle coste dell’Oceano Pacifico e ripercorre la storia della conquista dei territori costieri. Per quanto riguarda la Russia, essa occupò un’immensa pianura; gli Urali non crearono una linea di demarcazione all’interno di un vastissimo territorio che divenne russo, perché non erano molto alti. Fino al 1917 popoli di fedi ed etnie diverse avevano convissuto pacificamente sotto l’egida dello zar. L’A. ricorda gli interessi politici spagnoli, inglesi statunitensi e, da ultimo, giapponesi.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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De’ Luigi Giuseppe, La questione cinese
Autore: De’ Luigi Giuseppe,
Forma autore accettata: De’ Luigi, Giuseppe
Titolo: La questione cinese
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1927), n. 2-3, pp. 207-209
Abstract: Nella rubrica Cronache di Politica si parla della situazione politica cinese. La Russia il 20 gennaio 1925 aveva stipulato un’alleanza con il Giappone. L’Inghilterra, dopo un periodo di osservazione, aveva deciso di appoggiare i nazionalisti, invitando le altre potenze a fare altrettanto. Erano tuttavia sorte nuove tensioni in seguito alle misure fiscali cinesi verso gli stranieri.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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De’ Luigi Giuseppe, La rivelazione del vero Giappone
Autore: De’ Luigi Giuseppe,
Forma autore accettata: De’ Luigi, Giuseppe
Titolo: La rivelazione del vero Giappone
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1926), n. 12, pp. 881-892
Abstract: In un articolo dedicato alla storia giapponese viene ricordata anche l’avanzata russa nell’Asia centrale e orientale (pp. 888-892). I tentativi russi di avvicinamento diplomatico al Giappone destavano preoccupazione. I politici giapponesi erano divisi in una fazione filo-russa e una filo-inglese. La Germania sperava in una guerra russo-giapponese, che avrebbe distolto la Russia dai Balcani, lasciando campo libero ai tedeschi. In Germania le notizie delle disfatte russe furono accolte con disappunto. Gli Stati Uniti invece simpatizzavano per il Giappone. La firma del trattato di Portsmouth è considerata dall’A. un errore da parte dei russi e la consacrazione del Giappone a potenza mondiale.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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D’Ambrosio Pietro, Il principio di nazionalità e il Fascismo
Autore: D’Ambrosio Pietro,
Forma autore accettata: D’Ambrosio, Pietro
Titolo: Il principio di nazionalità e il Fascismo
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 14 (1938), n. 1-2, pp. 1-46
Abstract: In un lungo articolo l’A. esamina il concetto di nazionalità. Egli insiste sulla necessità di pervenire ad una nuova unità spirituale dell’Europa. Ciò sarebbe reso difficile dalla presenza del bolscevismo, che godeva anche della simpatia delle principali democrazie liberali. La Società delle Nazioni aveva costituito un’unità solamente fittizia, perché solo formale e rispondente di fatto alle esigenze individualistiche di singole potenze dominanti. La crisi dell’Europa dipenderebbe da una risposta inadeguata delle democrazie liberali alle nuove necessità storiche. Questa crisi aveva generato in Russia il bolscevismo, che aveva negato il principio di nazionalità per realizzare la dittatura della classe proletaria. In realtà, tale dittatura è rimasta un mito e si è risolta in lotte intestine per il potere, come la lotta fra Stalin (pseud. di Iosif Vissarionovič Džugašvili) e Trockij (pseud. di Lev Davidovič Bronštejn). Solo l’Italia fascista avrebbe potuto rappresentare una corretta concezione di nazionalità.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
D’Ambrosio Pietro, Il problema dell’unità europea
Autore: D’Ambrosio Pietro,
Forma autore accettata: D’Ambrosio, Pietro
Titolo: Il problema dell’unità europea
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 12 (1936), n. 1-2, pp. 2-34
Abstract: Il Rinascimento e la Riforma avevano causato una spaccatura nel quadro europeo sostanzialmente unitario del Medioevo. La mentalità illuministica permeata di razionalismo e di astrattismo antistorico aveva assestato il colpo di grazia al comune orizzonte valoriale europeo. Si diffonde sempre più il desiderio per i vari Stati europei di tornare ad una forma di unità, diversa da quella medievale, ma in grado di stabilire un ordine europeo. In questo sforzo alcuni Stati si distaccano dalla tradizione e percorrono vie nuove: è il caso della Germania e della Russia. Quest’ultima aveva saltato dei passaggi dell’evoluzione europea e aveva imboccato la via della dittatura di stampo materialista. Né la Società delle Nazioni né la Chiesa cattolica erano in grado di ricompattare l’Europa. L’unica via è che gli altri Stati europei seguano la guida spirituale dello Stato spiritualmente più avanzato, che l’A. identifica nell’Italia fascista.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
D’Ambrosio Pietro, L’Italia d’oggi e l’Europa di ieri
Autore: D’Ambrosio Pietro,
Forma autore accettata: D’Ambrosio, Pietro
Titolo: L’Italia d’oggi e l’Europa di ieri
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 12 (1936), n. 9-10, pp. 389-425
Abstract: In un ampio articolo che esalta l’Italia fascista come Stato in grado di ricreare l’unità europea, si menzionano per un confronto il nazismo tedesco e il regime sovietico (pp. 400-401), che si caratterizzavano per la loro intransigenza e in questo potevano apparire simili al fascismo. Il regime bolscevico secondo l’A. era in realtà una continuazione dell’assolutismo zarista: c’era stata una rottura solo per far uscire la Russia dall’arretratezza tecnica.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
Falzone Letizia, La missione di Lord Minto e l’azione del governo inglese negli stati italiani dall’autunno del 1847 al febbraio 1848
Autore: Falzone Letizia,
Forma autore accettata: Falzone, Letizia
Titolo: La missione di Lord Minto e l’azione del governo inglese negli stati italiani dall’autunno del 1847 al febbraio 1848
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 6-7, pp. 636-652
Abstract: In un lungo articolo dedicato ai rapporti fra Inghilterra e Stati dell’Italia pre-unitaria, l’A. ravvisa un breve periodo in cui la prima tenne un atteggiamento benevolo verso i movimenti riformatori italiani. In Italia fu inviato Lord Gilbert Elliot Murray Kynymond, conte di Minto. Lord Minto visitò le diverse corti della penisola italiana, accattivandosi molte simpatie e conseguendo qualche successo nell’opera di far preferire l’Inghilterra alla Francia. I diplomatici inglesi incoraggiavano i regnanti italiani ad accondiscendere alle istanze del popolo. Ciò suscitava la preoccupazione di Austria e Russia. Viene riprodotto un dispaccio del febbraio 1848 del Ministro degli Esteri russo Karl Vasil’evič Nessel’rode al rappresentante diplomatico russo a Londra, il barone Filipp Ivanovič Brunov, con una descrizione della situazione italiana.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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g. b., G. Filippucci Giustiniani. Il concetto soviettista di diritto internazionale. (Estratto da «Politica»). Tip. Garroni, Roma
Autore: g. b.,
Forma autore accettata: Biscottini, Giuseppe
Titolo: G. Filippucci Giustiniani. Il concetto soviettista di diritto internazionale. (Estratto da «Politica»). Tip. Garroni, Roma
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 7 (1931), n. 7-8, pp. 438-439
Abstract: Nella Rassegna Bibliografica è recensito l’articolo di Giovanni Filippucci Giustiniani, pubblicato in «Politica» (fasc. 86-89). L’A. critica i presupposti di partenza dell’articolo di Giustiniani, che aveva analizzato la concezione del diritto internazionale in Unione Sovietica. A suo avviso, non è corretto parlare di un nuovo Stato con riferimento alla Russia sovietica, si dovrebbe piuttosto parlare di un nuovo governo, poiché chiara rimane la linea di continuità rispetto al passato.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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g. b., Luciano Magrini. La caduta e l’assassinio dello Zar Niccola II°. Giovanni Bolla editore, Milano
Autore: g. b.,
Forma autore accettata: Biscottini, Giuseppe
Titolo: Luciano Magrini. La caduta e l’assassinio dello Zar Niccola II°. Giovanni Bolla editore, Milano
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1928), n. 4, p. 390
Abstract: Nella sezione Storia, politica, filosofia e scienze giuridiche della Rassegna bibliografica è recensito il libro di Luciano Magrini La caduta e l’assassinio dello Zar Nicola II (Milano, 1928). Nella prima parte Magrini traccia un quadro della vita politica russa durante la Prima Guerra Mondiale, mentre nella seconda passa trattare più nello specifico le vicende dei personaggi della corte dello zar.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Garsia Augusto, I Dieci. Lo Zar non è morto. Edizioni dei 10. Roma.
Autore: Garsia Augusto,
Forma autore accettata: Garsia, Augusto
Titolo: I Dieci. Lo Zar non è morto. Edizioni dei 10. Roma.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 12, p. 1436
Abstract: Nella sezione Letteratura contemporanea della Rassegna Bibliografica viene brevemente presentato un libro scritto da dieci scrittori italiani: Filippo Tommaso Marinetti, Massimo Bontempelli, Antonio Beltramelli, Lucio D’Ambra, Alessandro De Stefani, Fausto Maria Martini, Guido Milanesi, Alessandro Varaldo, Cesare Viola, Luciano Zuccoli. Il libro, che trae spunto dall’ipotesi che lo zar Nicola II sia ancora in vita, è un romanzo d’avventura alla Emilio Salgari.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Isopescu Claudio, L’ultimo soggiorno di Giorgio Asachi in Italia
Autore: Isopescu Claudio,
Forma autore accettata: Isopescu, Claudiu
Titolo: L’ultimo soggiorno di Giorgio Asachi in Italia
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 5-6, pp. 513-540
Abstract: In uno degli articoli dedicati alla presenza del romeno Gheorghe Asachi in Italia sono riportati stralci dal «Giornale del Campidoglio» del periodo 1810-1811 sulle operazioni militari russe e turche in Valacchia (pp. 517-519).
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
l., s. t.
Autore: l.,
Titolo: s. t.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1928), n. 3, pp. 269-270
Abstract: Nella rubrica Notizie, Appunti e Commenti si rendono noti alcuni articoli usciti su riviste estere. Si informa che è uscito un numero della rivista «The Nation» di New York dedicato ai dieci anni di potere bolscevico in Russia; in esso compare un articolo di Roger Nash Baldwin sulle condizioni dell’URSS. Nella «Revue de Paris» del dicembre 1927 è stato pubblicato un articolo su Lenin (pseud. di Vladimir Il’ič Ul’janov).
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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L. B., Arcadio Avercenko. Macchie di Sole. Traduzione di Iris Felyne. Edizioni Alpes, Milano
Autore: L. B.,
Forma autore accettata: Berni, Leopoldo
Titolo: Arcadio Avercenko. Macchie di Sole. Traduzione di Iris Felyne. Edizioni Alpes, Milano
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1927), n. 9, p. 724
Abstract: Nella sezione Autori stranieri della Rassegna bibliografica viene presentato il libro Macchie di sole (Milano, 1927) di Arkadij Timofeevič Averčenko, raccolta di novelle tradotte da Erna Iris Felyne (pseud. di Erna Osipovna Blinderman). L’A. apprezza molto l’umorismo di Averčenko, che sa presentare tipi molto originali e ironizzare sulle debolezze umane.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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La redazione, Il trattato russo-tedesco, e quello romeno-polacco
Autore: La redazione,
Titolo: Il trattato russo-tedesco, e quello romeno-polacco
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1927), n. 1, pp. 21-22
Abstract: Nella sezione Un anno di vita politica, in cui si traccia un bilancio degli eventi politici del 1926, vengono rievocati anche il trattato russo-tedesco, siglato in aprile, e quello polacco-romeno del mese di marzo. Il patto russo-tedesco aveva suscitato molte paure soprattutto in Francia e Polonia ed era stato definito contrastante con le statuizioni della Società delle Nazioni. L’A. sottolinea che si tratta semplicemente di un patto di amicizia e neutralità, ben diverso da quello polacco-romeno, di carattere più apertamente militare.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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La redazione, La guerra in Cina
Autore: La redazione,
Titolo: La guerra in Cina
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1926), n. 12, pp. 969-970
Abstract: In una nota della rubrica Cronache di Politica si riflette sulla situazione politica interna della Cina, fortemente influenzata dalla rivalità anglo-russa. La Russia sostiene le truppe rosse. Stati Uniti e Giappone non intervengono a sostegno dell’Inghilterra, vuoi per invidia, vuoi per ripicca.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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La redazione, Verso un accordo russo-turco?
Autore: La redazione,
Titolo: Verso un accordo russo-turco?
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1926), n. 12, p. 969
Abstract: In una nota della rubrica Cronache di Politica si discute dell’accordo russo-turco, inquadrato nella politica secolare della Russia volta a ottenere uno sbocco nel Mediterraneo e nel Golfo Persico e ad espandersi verso l’Estremo Oriente. L’accordo dovrebbe fra l’altro salvaguardare la Turchia da eventuali pretese italiane.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Lacchè A., Nikolàj Gògol. Le veglie alla fattoria presso Dikàgnka. Racconti. Versione integrale dal russo con note di V. Dolghin Badoglio. Slavia, ed., Torino, 1929, pagg. 314, L. 11
Autore: Lacchè A.,
Forma autore accettata: Lacchè, Augusto
Titolo: Nikolàj Gògol. Le veglie alla fattoria presso Dikàgnka. Racconti. Versione integrale dal russo con note di V. Dolghin Badoglio. Slavia, ed., Torino, 1929, pagg. 314, L. 11
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 5-6, pp. 605-606
Abstract: Nella sezione Letterature straniere della Rassegna Bibliografica viene recensita l’opera di Nikolaj Vasil’evič Gogol’ Le veglie alla fattoria presso Dikan'ka [Večera na chutore bliz Dikan’ki, 1831-32], tradotta dal russo da Valentina Dolghin Badoglio. L’A. ascrive quest’opera di Gogol’ alla cosiddetta letteratura regionale, di cui costituiscono un capolavoro. Lo scrittore è infatti riuscito a definire i tratti e i costumi degli ucraini e ha animato i paesaggi ucraini, rivelandosi un abilissimo narratore.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
Lacchè Augusto, Boris Pilnjak. Oltre le foreste. Racconti. Prima traduzione dal russo con introduzione e note di Corrado Perris. Slavia. Torino, 1929
Autore: Lacchè Augusto,
Forma autore accettata: Lacchè, Augusto
Titolo: Boris Pilnjak. Oltre le foreste. Racconti. Prima traduzione dal russo con introduzione e note di Corrado Perris. Slavia. Torino, 1929
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 7-8, pp. 765-766
Abstract: Nella sezione Letterature straniere della Rassegna Bibliografica viene recensita l’opera di Boris Andreevič Pil’njak (pseud. di B. A. Vogau) Oltre le foreste, raccolta di racconti in traduzione dal russo. Il volume prende il nome dal titolo del primo racconto, il cui titolo originale è Zavoloč’e (prima ed. in volume: 1927; precedentemente era apparso un capitolo in «Krasnaja Nov’», 1925, n. 3). La raccolta comprende anche Tutta la vita [Celaja žizn’, «Russkaja Mysl’», 1916, n. 4] e Greco-Tramontana [Grego-trimuntan; «Novyj Mir», 1926, n. 1]. Secondo l’A. Pil’njak non era mai stato comunista e nel regime bolscevico vedeva una fase necessaria ma transitoria della storia russa. La sua creazione artistica è definita di carattere lirico e soggettivo.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
Lacchè Augusto, Carlo Grabher. Anton Cechov. Istituto per l’Europa orientale. Roma. Slavia, Torino, 1929
Autore: Lacchè Augusto,
Forma autore accettata: Lacchè, Augusto
Titolo: Carlo Grabher. Anton Cechov. Istituto per l’Europa orientale. Roma. Slavia, Torino, 1929
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 7 (1931), n. 4, pp. 235-236
Abstract: Nella sezione Critica della Rassegna Bibliografica viene recensito lo studio di Carlo Grabher su Anton Pavlovič Čechov. Grabher si chiede se la sua arte abbia un carattere solo nazionale o piuttosto universale. La conclusione cui perviene è che senz’altro l’opera dello scrittore abbia un carattere universale. Grabher prende in esame i racconti umoristici, poi i racconti tragici, che esprimono, secondo lo studioso «il dramma del positivismo». Un esempio ne è Una storia noiosa [Skučnaja istorija, 1889]. I personaggio di Čechov sono combattuti fra la coscienza della propria impotenza e gli slanci volitivi, affrontano continue disillusioni. Lo studioso passa quindi a considerare i drammi, nei quali il dipanarsi degli stati interiori è l’elemento portante.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
Lacchè Augusto, Enrico Pappacena. Gogol. (Opere – Vita). MCMXXX. Edizioni Corbaccio, Milano
Autore: Lacchè Augusto,
Forma autore accettata: Lacchè, Augusto
Titolo: Enrico Pappacena. Gogol. (Opere – Vita). MCMXXX. Edizioni Corbaccio, Milano
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 9, pp. 883-885
Abstract: Nella sezione Letterature straniere della Rassegna Bibliografica viene recensito il libro Gogol: opere, vita (Milano, 1930) di Enrico Pappacena, pubblicato nella collana Cultura contemporanea, Biblioteca di letteratura, storia e filosofia diretta da Enrico Dall’Oglio, come XXIX volume. Pappacena è direttore de «I nostri quaderni». L’opera, di carattere compilativo, ma realizzata con intelligenza, presenta dapprima uno studio sulle opere di Nikolaj Vasil’evič Gogol’ e in seguito una esposizione del travaglio spirituale dello scrittore. L’indagine dei moti reconditi dell’anima non è tuttavia l’unico punto di vista critico del Pappacena, che effettua anche valutazioni di carattere estetico.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
Lacchè Augusto, Ivan Turghenjev. Le memorie di un cacciatore. 2 voll. Prima traduzione dal russo con note di Raissa Olkienizkaia Naldi. Slavia, Torino. Corso Oporto n. 2. 1929
Autore: Lacchè Augusto,
Forma autore accettata: Lacchè, Augusto
Titolo: Ivan Turghenjev. Le memorie di un cacciatore. 2 voll. Prima traduzione dal russo con note di Raissa Olkienizkaia Naldi. Slavia, Torino. Corso Oporto n. 2. 1929
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 4, pp. 414-415
Abstract: Nella sezione Letterature straniere della Rassegna Bibliografica viene recensita l’opera di Ivan Sergeevič Turgenev Le memorie di un cacciatore [Zapiski ochotnika], tradotta dal russo da Raisa Grigor’evna Ol’kenickaja Naldi, uscita per i tipi della casa editrice Slavia di Torino nel 1929. L’A. loda la traduttrice, che ha svolto un lavoro magnifico.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
Lacchè Augusto, K. Fédin. I fratelli. Romanzo in due voll. Prima versione dal russo e note di Valentina Dolghin Badoglio. Prefazione di Alfredo Polledro. Casa Ed. Slavia, Torino
Autore: Lacchè Augusto,
Forma autore accettata: Lacchè, Augusto
Titolo: K. Fédin. I fratelli. Romanzo in due voll. Prima versione dal russo e note di Valentina Dolghin Badoglio. Prefazione di Alfredo Polledro. Casa Ed. Slavia, Torino
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 10-11, pp. 1019-1020
Abstract: Nella sezione Letterature straniere della Rassegna Bibliografica viene recensito il libro I fratelli [Brat’ja, 1928] di Konstantin Aleksandrovič Fedin, tradotto da Valentina Dolghin Badoglio. Il romanzo era uscito in russo a puntate sulla rivista «Zvezda» fino all’inizio del 1928 ed era stato stroncato dalla critica, che aveva tuttavia dovuto riconoscerne le qualità estetiche (David Lazarevič Tal’nikov – pseud. di D. L. Špital’nikov – in «Krasnaja Nov’» del settembre 1928), malgrado le presunte pecche ideologiche. Il protagonista Nikita Karev viene idealizzato, ma la sua psicologia è indagata in profondità.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
Lacchè Augusto, Sergio Panunzio. Il sentimento dello Stato. A. VII, Libreria del Littorio, Roma
Autore: Lacchè Augusto,
Forma autore accettata: Lacchè, Augusto
Titolo: Sergio Panunzio. Il sentimento dello Stato. A. VII, Libreria del Littorio, Roma
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 4, pp. 410-411
Abstract: Nella sezione Storia, politica, filosofia e scienze giuridiche della Rassegna Bibliografica viene recensito il saggio di Sergio Panunzio Il sentimento dello Stato. L’A. contrappone quanto affermato da Panunzio sullo Stato fascista e su quello bolscevico. Nello Stato fascista il Partito diventa Stato e si pone al di sopra di tutte le classi; in Russia rimane invece uno Stato-partito in cui una classe domina sulle altre.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
Lacchia Tito, I Fossati, architetti del Sultano di Turchia
Autore: Lacchia Tito,
Forma autore accettata: Lacchia, Tito
Titolo: I Fossati, architetti del Sultano di Turchia
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 18 (1942), n. 9-12, pp. 283-369
Abstract:

L’articolo è dedicato all’attività dei fratelli architetti Gaspare (1809-1883) e Giuseppe Fossati (1822-1891). Gaspare Fossati fu attivo anche in Russia, dove progetta edifici in stile neoclassico. Fra le sue opere: la casa Benardaki (Nevskij Prospekt, 84-89), poi appartenuta alla principessa Zinaida Nikolaevna Jusupova; Casa Davydov; la chiesa cattolica di Kronštadt e altri edifici. Il 24 settembre 1836 diventa architetto ufficiale della Corte. Gaspare Fossati è incaricato di erigere la sede dell’Ambasciata russa a Costantinopoli, dove egli viene raggiunto dal cognato Alessandro Rusca e dal fratello Giuseppe. Più tardi intervenne anche l’ingegnere Virgilio Fossati, fratello più giovane degli architetti. I fratelli Fossati lavorarono poi anche al restauro di Santa Sofia. Ai fratelli Fossati, divenuti famosi, vengono commissionate molte altre opere.

L’articolo è corredato di 22 illustrazioni.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
Lermontov, Ninna-nanna cosacca (traduzione dal russo di Lermontov)
Autore: Lermontov,
Forma autore accettata: Lermontov, Michail Jur’evič
Titolo: Ninna-nanna cosacca (traduzione dal russo di Lermontov)
Curatore: Trad. di Vittore Pisani
Forma curatore o altri contributi accettata: Pisani, Vittore
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 9 (1933), v. 21, n. 11-12, pp. 440-441
Abstract: È tradotta dal russo la poesia Kazač’ja kolybel’naja pesnja (1838) di Michail Jur’evič Lermontov.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Lo Verde Giuseppe, L’ammissione della Russia nella Società delle Nazioni
Autore: Lo Verde Giuseppe,
Forma autore accettata: Lo Verde, Giuseppe
Titolo: L’ammissione della Russia nella Società delle Nazioni
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 11 (1935), n. 1-2, pp. 1-10
Abstract: Il 18 settembre 1934 l’Assemblea della Società delle Nazioni ha ammesso l’Unione Sovietica. Questo evento aveva richiesto una lunga preparazione. Già il riconoscimento dell’URSS sul piano internazionale era avvenuto con difficoltà. L’avvio della procedura era stato problematico perché l’URSS aveva rifiutato di sottoporsi all’esame previsto dal procedimento, ma lo scoglio era stato superato col ricorso ad un escamotage. Anche la concessione del seggio permanente richiesto dall’URSS era avvenuta con difficoltà. Ad opporsi era stata soprattutto la Polonia, preoccupata per la questione delle minoranze russe e ucraine nel suo territorio. Un’altra questione da superare era quella delle minoranze, nei cui confronti gli Stati della Società delle Nazioni erano vincolati da un protocollo. Suscitava perplessità la questione delle minoranze religiose, ma in nome dei vantaggi che ci si aspettava di ottenere per la pace mondiale, si finì per soprassedere anche su questo aspetto.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
Magnino Bianca, Dostojewsky e un poeta tedesco
Autore: Magnino Bianca,
Forma autore accettata: Magnino, Bianca
Titolo: Dostojewsky e un poeta tedesco
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1928), n. 6, pp. 565-577
Abstract: Articolo dedicato al poemetto Heroischer Augenblick che Stefan Zweig aveva scritto su Fedor Michajlovič Dostoevskij. Anche Nikolaj Alekseevič Nekrasov aveva scritto un poemetto sulla prigionia di Dostoevskij, ma stavolta ad occuparsi dello scrittore russo era un poeta austriaco, all’interno della raccolta Sternstunden der Menschheit [I grandi momenti dell’umanità, Leipzig, 1927]. Zweig aveva presentato una sua ipotesi sul primo attacco di epilessia di Dostoevskij, che sarebbe stato causato dalla finta fucilazione ordita da Nicola I. L’A. riporta in traduzione e commenta i versi di Zweig relativi a quest’episodio. Secondo Zweig da questo evento sarebbe germogliato anche il senso di pietà umana di Dostoevskij. La vista di una chiesa subito dopo che era stato bendato avrebbe suscitato in lui un forte legame con la Chiesa. L’A. riporta quindi altri versi del poemetto in cui si accenna all’atteggiamento di Dostoevskij nei confronti della sofferenza.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Martini Salvatore, Evoluzione e funzione sociale della proprietà privata
Autore: Martini Salvatore,
Forma autore accettata: Martini, Salvatore
Titolo: Evoluzione e funzione sociale della proprietà privata
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 13 (1937), n. 5-6, pp. 183-194
Abstract: L’A. riepiloga rapidamente la storia del concetto di proprietà. Il XIX secolo ha visto il trionfo del capitalismo e di una concezione individualistica della proprietà, ma l’industrializzazione ha generato anche conflitti sociali e la nascita di ideologie socialiste (viene menzionata l’esperienza russa). Secondo l’A., a differenza dei programmi rivoluzionari socialisti, occorre subordinare le necessità economiche all’organismo statale e non plasmare quest’ultimo secondo tali esigenze. L’A. si concentra poi sulla proprietà terriera ed industriale, tralasciando la finanza, e considera il diritto di proprietà nel Codice Civile italiano. È virtuoso il concetto di proprietà intesa come diritto-dovere, cioè come diritto di ogni individuo che però deve essere orientato alla produzione e movimentazione di ricchezza.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Martini Salvatore, La Struttura Costituzionale dell’U.R.S.S. e la sua evoluzione
Autore: Martini Salvatore,
Forma autore accettata: Martini, Salvatore
Titolo: La Struttura Costituzionale dell’U.R.S.S. e la sua evoluzione
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 10 (1934), n. 5-6, pp. 209-243
Abstract: In un lungo articolo l’A. ripercorre la storia della Costituzione dell’URSS. Il testo del 1918 ha un carattere ancora progettuale, in cui si menzionano i seguenti organi di potere: il Congresso dei Soviet [Vsesojuznyj s”ezd sovetov], organo legislativo; il Comitato Centrale Esecutivo [Central’nyj ispolnitel’nyj komitet], che ha potere esecutivo e anche legislativo negli intervalli fra le convocazioni del Congresso; il Consiglio dei Commissari del Popolo [Sovet narodnych komissarov]. Nel 1923 il nuovo testo definisce le competenze dell’autorità federale dell’URSS e quelle delle singole repubbliche; cambiano parzialmente anche gli organi di potere, al Comitato Centrale Esecutivo sono attribuiti poteri amplissimi. L’A. sottolinea il ruolo del fattore politico nel cambiamento della Costituzione, si sofferma sui rapporti tra Partito e istituzioni pubbliche e smentisce coloro che definiscono antigiuridico l’ordinamento statale russo, in quanto sostiene che non può essere valutato con gli stessi parametri vigenti per le potenze occidentali.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Palmieri Aurelio, Il Bicentenario dell’Accademia delle Scienze di Pietrogrado
Autore: Palmieri Aurelio,
Forma autore accettata: Palmieri, Aurelio
Titolo: Il Bicentenario dell’Accademia delle Scienze di Pietrogrado
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1925), n. 3-4, pp. 261-280
Abstract: L’A. ripercorre la storia dell’Accademia delle Scienze di Pietroburgo/Pietrogrado, dalle prime prolusioni alla fine del 1725. L’Accademia era stata voluta da Pietro il Grande. Inizialmente i membri dell’Accademia erano soprattutto stranieri. Ben presto essi formarono dei giovani studiosi russi, come Vasilij Evdokimovič Adadurov/Adodurov e Stepan Petrovič Krašeninnikov. A causa della carenza di fondi e degli intrighi di alcuni accademici e del segretario Ivan Danilovič Šumacher (Johann Daniel Schumacher) l’Accademia conobbe un periodo di decadenza. Un personaggio importante per l’Accademia fu Michail Vasil’evič Lomonosov. Un periodo di grande fioritura fu quello della presidenza della principessa Ekaterina Romanovna Daškova (Voroncova). L’Accademia acquistò sempre più prestigio. La sua attività fu arrestata dalla guerra e dalla Rivoluzione Bolscevica. In seguito il regime bolscevico aveva preso a sostenere quest’istituzione, ripensandone il ruolo in funzione della sua politica.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Pidmohilnyj Valerjan, Ivan Bosyj
Autore: Pidmohilnyj Valerjan,
Forma autore accettata: Pidmohyl’nyj, Valer”jan Petrovyč
Titolo: Ivan Bosyj
Curatore: Trad. di Luigi Salvini
Forma curatore o altri contributi accettata: Salvini, Luigi
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Testo letterario
Annata, anno, fascicolo, pagine: 14 (1938), n. 1-2, pp. 47-56
Abstract: Traduzione dall’ucraino del racconto Ivan Bosyj (1922) di Valer”jan Petrovyč Pidmohyl’nyj. Ivan Bosyj è una strana figura di novello profeta che annunzia sventura nell’Ucraina sovietica.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Pisani V., Carl Blattner. Langenscheidts Taschenwörterbuch der russischen und deutschen Sprache. I Russisch-Deutsch. Berlin-Schöneberg, Langenscheidtsche Verlagsbuchhandlung
Autore: Pisani V.,
Forma autore accettata: Pisani, Vittore
Titolo: Carl Blattner. Langenscheidts Taschenwörterbuch der russischen und deutschen Sprache. I Russisch-Deutsch. Berlin-Schöneberg, Langenscheidtsche Verlagsbuchhandlung
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 1, p. 125
Abstract: Nella sezione Varia della Rassegna Bibliografica viene brevemente presentato il dizionario russo-tedesco di Karl Blattner, pregevole sia per il gran numero di lemmi, sia per un sistema di rimandi che favorisce la consultazione, sia per l’abbondanza di indicazioni grammaticali.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
Pisani V., Cosack und Walter. Praktische Einführung ins Russische. Leipzig, Otto Holtzès Nachfolger. Erwin Walter. Russian made easy. Ibid. M. 0,75. Nethode Alvincy. Das praktische Leben. Deutsch-russisches Gesprächsbuch. Ibid. Legato M. 3,20...
Autore: Pisani V.,
Forma autore accettata: Pisani, Vittore
Titolo: Cosack und Walter. Praktische Einführung ins Russische. Leipzig, Otto Holtzès Nachfolger. Erwin Walter. Russian made easy. Ibid. M. 0,75. Nethode Alvincy. Das praktische Leben. Deutsch-russisches Gesprächsbuch. Ibid. Legato M. 3,20...
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 6-7, pp. 729-730
Abstract: Vengono recensiti alcuni libri della casa editrice Otto Holtze’s Nachfolger di Lipsia per l’apprendimento del russo e lo studio della letteratura russa. Il secondo libro, Russian made easy (1923), è la versione inglese della sezione di fonetica del libro di Alfred Cosack ed Erwin Walter Praktische Einführung ins Russische (1926-1927), la cui seconda parte è un manuale con esercizi. Das praktische Leben: Deutsch-russisches Gesprächsbuch / Praktičeskaja žizn’: nemecko-russkaja kniga dlja razgovora (1925) offre un ampio frasario su argomenti diversi. I due volumi di Moses Rogalsky, Russische Literatur in Mustern und Auszügen (1928) sono un’antologia di testi in prosa e poesia dei principali autori della letteratura russa dall’inizio dell’Ottocento al 1914. I testi sono provvisti di accenti.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Pisani V., Die Geschichtswissenchaft in Sowjet-Russland 1917-1927. Berlin und Königsberg, Ost-Europa-Verlag, 1928, 3 M.
Autore: Pisani V.,
Forma autore accettata: Pisani, Vittore
Titolo: Die Geschichtswissenchaft in Sowjet-Russland 1917-1927. Berlin und Königsberg, Ost-Europa-Verlag, 1928, 3 M.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 5, p. 575
Abstract: Nella Rassegna Bibliografica l’A. recensisce il libro Die Geschichtswissenschaft in Sowjet-Russland 1917-1927: Bibliographischer Katalog (Berlin, 1928) [il refuso nel titolo della recensione compare nella rivista]. La Società Tedesca per lo studio dell’Europa orientale ha pubblicato un repertorio bibliografico comprendente 2008 voci sulla produzione riguardante la storia e le discipline affini in Russia negli anni 1917-1927. Dalla suddivisione del materiale in argomenti si ricava che le ricerche storiche in Russia si sono concentrate sulla storia patria e sul bolscevismo, ma hanno riguardato anche la storia di altri Paesi, la cultura bizantina. L’A. sottolinea la presenza di pubblicazioni in ucraino e bielorusso. C’è anche un’appendice dedicata agli studi storici in russo pubblicati fuori dall’Unione Sovietica.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Pisani V., Dr. Carl Landauer und Hans Honegger. Internationaler Easchismus. Karlsruhe, G. Braun
Autore: Pisani V.,
Forma autore accettata: Pisani, Vittore
Titolo: Dr. Carl Landauer und Hans Honegger. Internationaler Easchismus. Karlsruhe, G. Braun
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 5 (1929), n. 1, pp. 163-164
Abstract: Nella sezione Storia, politica, filosofia e scienze giuridiche della Rassegna bibliografica viene recensita la miscellanea Internationaler Faschismus (Karlsruhe, 1928) [il refuso nel titolo della recensione figura nella rivista] curata da Carl Landauer e Hans Honegger. La mancanza di una chiara definizione preliminare del fascismo ha fatto sì che nel volume confluissero contributi su fenomeni disparati, che presentavano solo vaghe analogie col fascismo. Tra i vari contributori figura la russa Ekaterina Dmitrievna Prokopovič-Kuskova, che nel saggio Die Elemente des russischen Faschismus tratta di movimenti russi con tratti simili al fascismo italiano. Secondo l’A. la studiosa russa avrebbe avuto però le idee piuttosto confuse sul fascismo italiano.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Pisani V., Emil Lauber. Metternichs Kampf um di europäische Mitte. Vienna e Lipsia, Adolfo Luser, 1939
Autore: Pisani V.,
Forma autore accettata: Pisani, Vittore
Titolo: Emil Lauber. Metternichs Kampf um di europäische Mitte. Vienna e Lipsia, Adolfo Luser, 1939
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 17 (1941), n. 3-4, p. 212
Abstract: Recensione del libro di Emil Lauber Metternichs Kampf um di europäische Mitte, Struktur seiner Politik von 1809 bis 1815, Wien – Leipzig, Adolf Luser Verlag, 1939. Nel libro, che rievoca la figura di Klemens Wenzel Metternich, con particolare riguardo agli anni 1809-1815, viene messa in evidenza la politica da lui attuata in funzione antirussa, politica in nome della quale egli avrebbe sacrificato anche alcuni interessi particolari austriaci.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Pisani V., Irene Grüning. Die russische öffentliche Meinung und ihre Stellung zu den Gross mächten 1878-1894. Berlin, Ost-Europa. Verlag. 7 M.
Autore: Pisani V.,
Forma autore accettata: Pisani, Vittore
Titolo: Irene Grüning. Die russische öffentliche Meinung und ihre Stellung zu den Gross mächten 1878-1894. Berlin, Ost-Europa. Verlag. 7 M.
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 9, pp. 879-880
Abstract: Nella Rassegna Bibliografica viene recensito il libro Die russische öffentliche Meinung und ihre Stellung zu den Grossmächten 1878-1894 (Berlin, Ost-Europa-Verlag, 1929) di Irene Grüning, che analizza la stampa russa dal Congresso di Berlino all’intesa con la Francia. L’A. osserva che i fatti narrate erano già noti, ma che questo libro dimostra come anche in un regime autocratico la stampa abbia un peso nel determinare la politica estera. La potenza con cui la Russia avrebbe inizialmente voluto allearsi era la Germania, ma, quando ciò si rivelò impossibile, l’attenzione si spostò sulla Francia.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Pisani V., Ivan Turgheniev. Padri e figli. Antòn Cèchov. La mia vita. Slavia ed., Torino
Autore: Pisani V.,
Forma autore accettata: Pisani, Vittore
Titolo: Ivan Turgheniev. Padri e figli. Antòn Cèchov. La mia vita. Slavia ed., Torino
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1928), n. 10, p. 1101
Abstract: Nella sezione Letterature straniere della Rassegna bibliografica vengono brevemente presentati due volumi di letteratura russa pubblicati dalla casa editrice Slavia diretta da Alfredo Polledro, della quale è evidenziato il ruolo importante nell’opera di divulgazione della letteratura russa. Un volume è la traduzione di Giuseppe Pochettino del romanzo Otcy i deti (1862) di Ivan Sergeevič Turgenev; il secondo è la traduzione eseguita da Giovanni Faccioli di alcuni racconti di Anton Pavlovič Čechov: La mia vita [Moja žizn’, 1896], Il racconto di uno sconosciuto [Rasskaz neizvestnogo čeloveka, 1893], L’onomastico [Imeniny, 1888] e La scommessa [Pari, 1889].
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Pisani V., Lev Tolstoj. Guerra e Pace. Voll. 1-4. Slavia, Torino
Autore: Pisani V.,
Forma autore accettata: Pisani, Vittore
Titolo: Lev Tolstoj. Guerra e Pace. Voll. 1-4. Slavia, Torino
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1928), n. 10, pp. 1101-1102
Abstract: Nella sezione Letterature straniere della Rassegna bibliografica vengono brevemente presentati i primi 4 volumi della traduzione italiana del romanzo di Lev Nikolaevič Tolstoj Guerra e pace [Vojna i mir, 1867-1869], traduzione eseguita da Enrichetta Carafa Capecelatro, Duchessa d’Andria.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Pisani V., Richard Moeller. Von Rurik bis Stalin: Wesen und Werden Russlands. Lipsia, Wilhelm Goldmann. In tela, RM. 8,50 (sconto per l’Italia del 25%)
Autore: Pisani V.,
Forma autore accettata: Pisani, Vittore
Titolo: Richard Moeller. Von Rurik bis Stalin: Wesen und Werden Russlands. Lipsia, Wilhelm Goldmann. In tela, RM. 8,50 (sconto per l’Italia del 25%)
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 16 (1940), n. 8-9, p. 472
Abstract: Recensione del libro di Richard Moeller Von Rurik bis Stalin, Wesen und Werden Russlands (Leipzig, Wilhelm Goldmann Verlag, 1939, in cui si tratta la storia della Russia. Secondo Pisani i governi russi hanno avuto nel tempo tendenze diverse, ma sono stati nel complesso simili: costante della storia russa è l’atteggiamento del suo popolo, che ha sempre sopportato stoicamente le difficoltà e ha sempre sentito la necessità di sottomettersi al potere, senza riuscire ad esprimere un’organizzazione statale dal suo interno.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Pisani Vittore, Friedrich Wilhelm Neumann. Geschichte der russischen Ballade. Königsberg e Berlino, Ost-Europa-Verlag, 1937. Marchi 9,50 (sconto per l’Italia del 25%)
Autore: Pisani Vittore,
Forma autore accettata: Pisani, Vittore
Titolo: Friedrich Wilhelm Neumann. Geschichte der russischen Ballade. Königsberg e Berlino, Ost-Europa-Verlag, 1937. Marchi 9,50 (sconto per l’Italia del 25%)
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 14 (1938), n. 9-12, pp. 537-538
Abstract: Recensione del libro Geschichte der russischen Ballade di Friedrich Wilhelm Neumann che studia le ballate russe, suddividendole in molti sottogeneri. Sebbene l’A. non condivida l’approccio teorico di Neumann, riconosce tuttavia al libro un notevole valore documentario, che dimostra un’approfondita conoscenza della letteratura russa e si basa su un’ampia bibliografia.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Pisani Vittore, Ljubow Jacobsohn. Russland und Frankreich in den ersten Regierungsjahren der Kaiserin Katharina II, 1726-1772. Berlin-Königsberg, Ost-Europa-Verlag
Autore: Pisani Vittore,
Forma autore accettata: Pisani, Vittore
Titolo: Ljubow Jacobsohn. Russland und Frankreich in den ersten Regierungsjahren der Kaiserin Katharina II, 1726-1772. Berlin-Königsberg, Ost-Europa-Verlag
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 7 (1931), n. 11-12, p. 675
Abstract: Nella Rassegna Bibliografica viene recensito il libro di Ljubow Jacobsohn Rußland und Frankreich in den ersten Regierungsjahren der Kaiserin Katharina II, 1726-1772 (Berlin-Königsberg, Ost-Europa-Verlag, 1929), che dedica ampio spazio alle relazioni degli ambasciatori francesi e inglesi presso Caterina II e alla corrispondenza della zarina, permettendo così di apprendere particolari prima ignoti. Il periodo trattato riveste una particolare importanza per la storia di tutta Europa, poiché vede eventi e processi come la prima spartizione della Polonia, l’ascesa della Prussia, l’apogeo dell’Austria, il declino francese e ottomano, l’affacciarsi della Russia sul piano della politica internazionale delle grandi potenze.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Pisani Vittore, Venceslao Novikof. Il fascismo. Saggi sul fascismo italiano, con l’aggiunta del testo della legge 3 aprile 1926 sui Sindacati fascisti. Casa editrice «La Rinascenza», Parigi
Autore: Pisani Vittore,
Forma autore accettata: Pisani, Vittore
Titolo: Venceslao Novikof. Il fascismo. Saggi sul fascismo italiano, con l’aggiunta del testo della legge 3 aprile 1926 sui Sindacati fascisti. Casa editrice «La Rinascenza», Parigi
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1927), n. 7, pp. 551-552
Abstract: All’interno della sezione Storia, politica, filosofia e scienze giuridiche della Rassegna bibliografica l’A. presenta il libro di Vjačeslav Nikolaevič Novikov Fašizm, Očerki po ital’janskomu fašizmu, s priloženiem teksta zakona 3 aprelja 1926 goda o fašistskich sindikatach, uscito a Parigi per i tipi della casa editrice Vozroždenie. Si tratta di una breve opera che ripercorre la storia del fascismo, a cui Novikov guarda con simpatia. Dopo aver constatato il fallimenti dell’ordinamento democratico e della dittatura comunista, Novikov guarda al fascismo come soluzione da cui trarre insegnamento. Novikov disapprova il riconoscimento dell’URSS da parte di quel governo fascista che pure in generale apprezza.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Pisani Vittore, Walter Görlitz, Russische Gestalten. Heidelberg, Lipsia e Berlino, Verlagsanstalt Hüthig & Co., 1940, 259 p. In 1/2 tela, RM. 6,80
Autore: Pisani Vittore,
Forma autore accettata: Pisani, Vittore
Titolo: Walter Görlitz, Russische Gestalten. Heidelberg, Lipsia e Berlino, Verlagsanstalt Hüthig & Co., 1940, 259 p. In 1/2 tela, RM. 6,80
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 18 (1942), n. 3-6, pp. 179-180
Abstract: Recensione del libro Russische Gestalten, Russische Geschichte in Einzelbildern (Heidelberg, Berlin, Leipzig, Verlagsanstalt Hüthig, 1940) di Walter Görlitz che presenta una serie di personaggi russi ritenuti particolarmente significativi per l’opera di occidentalizzazione della Russia, avviata da Pietro il Grande o che rappresentano lo scontro fra Oriente e Occidente nell’anima russa: Sten’ka Razin, Grigorij Aleksandrovič Potemkin, Aleksandr Vasil’evič Suvorov, Michail Aleksandrovič Bakunin, il generale Michail Dmitrievič Skobelev, Konstantin Petrovič Pobedonoscev, Grigorij Efimovič Rasputin, Lev Nikolaevič Tolstoj, Fedor Michajlovič Dostoevskij.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Poggioli Renato, L’ultimo dei profeti
Autore: Poggioli Renato,
Forma autore accettata: Poggioli, Renato
Titolo: L’ultimo dei profeti
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 11 (1935), n. 1-2, pp. 81-85
Abstract: L’A. ricorda il poeta Chaim-Nachman Iosifovič Bjalik, scomparso da poco. Bjalik era nato in Volinia, aveva trascorso la giovinezza ad Odessa e come poeta aveva dovuto affrontare il problema della lingua in cui scrivere. Secondo l’A. la distinzione fra letteratura in ebraico e letteratura in yiddish è analoga a quella che corre fra tradizione aulica, classica e filone dialettale, popolare. Nella letteratura yiddish prevalgono i toni realistici e picareschi e un genere molto praticato è la novella, ambientata nelle comunità ebraiche. La letteratura in ebraico ha invece toni solenni e ieratici, si riallaccia a modelli biblici e medievali. Bjalik scelse di scrivere in ebraico e raccolse le leggende del proprio popolo, traducendo in ebraico anche opere della letteratura occidentale. Fra le sue opere l’A. cita il poema allegorico Il rotolo del fuoco (1906). Emigrato nel 1924 a Tel Aviv, traduce in ebraico il Dibbuk di An-Skij (pseud. di Semen Akimovič Rappoport), scritto in yiddish.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Poggioli Renato, Note di letteratura russa (Gorkij, Veresajev e Levin)
Autore: Poggioli Renato,
Forma autore accettata: Poggioli, Renato
Titolo: Note di letteratura russa (Gorkij, Veresajev e Levin)
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 12 (1936), n. 5-6, pp. 251-254
Abstract: L’A. analizza tre scrittori e alcune loro opere significative. Di Maksim Gor’kij (pseud. di Aleksej Maksimovič Peškov) il dramma Jegor Bulycov e gli altri [Egor Bulyčov i drugie, 1932] e i romanzi Foma Gordeev [1899] e L’affare degli Artamonov [Delo Artamonovych, 1925], che costituiscono un trittico su personaggi dall’ambizione sfrenata, «la razza dei rapaci», e ricorda che l’autore non ne era soddisfatto, come era scontento del dramma I bassifondi [Na dne, 1902]. Di Vikentij Vikent’evič Veresaev (pseud. di V. V. Smidovič), divenuto famoso in tarda età con Memorie d’un medico [Zapiski vrača, 1901], sceglie un libro che ha riscosso l’interesse della critica, il romanzo Le sorelle [Sestry, 1933] e di lui precisa che, dopo avere partecipato alla rivoluzione, è rimasto uno spirito indipendente ed ha pubblicato nel 1923 Nel vicolo cieco [V tupike]. Il terzo scrittore su cui l’A. si sofferma è Boris Michajlovič Levin, autore dell'Adolescente [Junoša, 1933], scritto a quattro anni di distanza dal primo romanzo, C’erano una volta due camerati [Žili dva tovarišča, 1931].
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Riccardi Riccardo, La Bessarabia e la sua popolazione
Autore: Riccardi Riccardo,
Forma autore accettata: Riccardi, Riccardo
Titolo: La Bessarabia e la sua popolazione
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1927), n. 9, pp. 649-657
Abstract: Nel 1918 la Bessarabia era stata unita alla Romania, suscitando le ire della Russia. Essa ha una superficie di 44.500 km2 su cui vivevano circa tre milioni di abitanti. Il nome Bessarabia, che deriva dalla famiglia nobile Basarab, era stato imposto dai russi. La popolazione della Bessarabia era principalmente romena, come risultava da documenti russi del 1827. Durante la dominazione russa si tentò di snazionalizzare la regione, favorendo l’immigrazione di funzionari e coloni non romeni e l’emigrazione dei romeni. Nel momento in cui l’A. scrive la Bessarabia è distinta in tre zone: quella settentrionale a maggioranza slava, quella meridionale a maggioranza romena e quella centrale con popolazione quasi del tutto romena. La minoranza più numerosa è quella dei ruteni, seguita dagli ebrei e poi dai bulgari. C’è anche una significativa colonia tedesca. Oltre a gruppi di cosacchi e dissidenti religiosi grandi russi, polacchi, tatari, turchi, armeni, greci c’è una piccola colonia svizzera.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Rocca Vittorio, Il Nazionalismo Indiano (Origine, sviluppo e conseguenze nella politica mondiale)
Autore: Rocca Vittorio,
Forma autore accettata: Rocca, Vittorio
Titolo: Il Nazionalismo Indiano (Origine, sviluppo e conseguenze nella politica mondiale)
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 2-3, pp. 135-160
Abstract: In un ampio articolo dedicato all’India si fa riferimento anche alla Russia. Nell’introduzione (pp. 136-137) si ricorda che Nikolaj Ivanovič Bucharin il 13 dicembre 1927 aveva tenuto un discorso, in cui prevedeva lo scoppio della rivoluzione in India. Nel paragrafo 5, intitolato La Russia e il bolscevismo (pp. 147-151), l’A. ripercorre le varie campagne militari che nel XIX secolo avevano frustrato gli sforzi russi di imporsi in Europa, dirottandone l’interesse verso l’Asia. Dopo la rivoluzione del 1917 la campagna di espansione russa in Asia era proseguita, solo con metodi differenti attraverso un’azione di propaganda bolscevica su vasta scala. In Cina l’azione propagandistica aveva sortito effetti imprevisti, risvegliando un nazionalismo che si era ritorto contro l’URSS, che ripone ora le sue speranze nell’India. L’A. vede la mano di Mosca dietro le rivolte indiane contro i dominatori inglesi, anche se non tutti i rivoltosi indiani sono d’accordo nell’accettare l’aiuto, temendo che i russi si sostituiscano agli inglesi.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Sacconi Filippo, La politica di Cavour e l’“Opinione” di Torino, da Plombières all’aprile 1859
Autore: Sacconi Filippo,
Forma autore accettata: Sacconi, Filippo
Titolo: La politica di Cavour e l’“Opinione” di Torino, da Plombières all’aprile 1859
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 16 (1940), n. 10-11-12, pp. 504-538
Abstract: L’articolo è basato sullo spoglio del giornale torinese «Opinione» dal luglio 1858 all’aprile 1859. Dopo che la direzione del giornale era passata a Giacomo Dina, esso era divenuto un organo particolarmente vicino a Cavour, ottimamente informato sulla sua attività politica. Oltre alla posizione piemontese verso i vari Stati situati nella penisola italiana, viene anche riferito il pensiero di Cavour sui rapporti con le grandi potenze europee, fra cui la Russia. L’«Opinione» replica alle critiche di parte inglese al riavvicinamento fra il Piemonte e la Russia (pp. 523-524).
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
Santoli Vittorio, “Le Tre Sorelle” di Cèkov
Autore: Santoli Vittorio,
Forma autore accettata: Santoli, Vittorio
Titolo: “Le Tre Sorelle” di Cèkov
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1926), n. 4, pp. 305-309
Abstract: L’A. commenta il dramma di Anton Pavlovič Čechov Le tre sorelle [Tri sestry, 1900] in occasione della nuova traduzione italiana realizzata da Boris Jakovenko e pubblicata da Vallecchi a Firenze nel 1925 per la collana Classici Moderni. Egli evidenzia la mancanza assoluta di speranza, la stanchezza di vivere dei personaggi, i quali, dopo aver rinunciato alle loro aspirazioni, trascinano l’esistenza come un peso, incapaci di sentimenti. Tutto il dramma è pervaso di mestizia, immerso nel grigiore.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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Savelli Agostino, Come l’Inghilterra barò nella partita di Malta
Autore: Savelli Agostino,
Forma autore accettata: Savelli, Agostino
Titolo: Come l’Inghilterra barò nella partita di Malta
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 16 (1940), n. 8-9, pp. 345-378
Abstract: In un ampio articolo si narra di come la Gran Bretagna si era impadronita dell’isola di Malta e si menziona la Russia: il canonico della cattedrale di Malta, Francesco Saverio Caruana, ottenne aiuto contro gli inglesi dallo zar Paolo I, strenuo difensore dell’Ordine di Malta. È riportato un brano di una lettera di Ferdinando IV di Napoli del 24 gennaio 1799 al ministro russo, conte Aleksej Grigor’evič Razumovskij. Caruana compì un voltafaccia e consegnò gli insorti agli inglesi. Per evitare intromissioni russe, gli inglesi sfruttarono abilmente il dissidio fra lo zar Paolo I e l’allora Gran Maestro dell’Ordine Ferdinand von Hompesch. La situazione si complicò nel 1799, quando lo stesso zar si proclamò Gran Maestro e iniziò ad avanzare rivendicazioni, mandando a Malta il cavaliere Andrej Jakovlevič Italinskij. Con la morte di Paolo I, le pretese russe su Malta finirono, perché Alessandro I non era così interessato all’isola e il 17 giugno 1801 firmò un accordo con gli inglesi.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Savelli Agostino, La parte dell’Italia nel trionfo dell’Intesa
Autore: Savelli Agostino,
Forma autore accettata: Savelli, Agostino
Titolo: La parte dell’Italia nel trionfo dell’Intesa
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 7 (1931), n. 5-6, pp. 246-264
Abstract: L’A. si contrappone alla svalutazione dell’apporto italiano nella vittoria dell’Intesa durante la Prima guerra mondiale. A suo avviso, anche solo l’iniziale neutralità italiana è stata d’aiuto e cita un telegramma da Parigi del 29 luglio 1924 di Aleksandr Petrovič Izvol’skij a Sergej Dmitrievič Sazonov a Pietroburgo (p. 252). Dopo la battaglia della Marna la Germania ha rivolto i suoi sforzi verso oriente, sperando nell’aiuto della Turchia contro la Russia. Nel 1915 la Russia ha subito diverse sconfitte, anche per l’inferiorità delle sue industrie belliche, ma il 1915 è stato un anno tragico per le potenze dell’Intesa. Nel 1916 l’Italia ha svolto un ruolo importante nel distogliere le forze nemiche da Francia, Inghilterra e Russia, che ha così ottenuto successi sul fronte di Galizia e Volinia. Quando la Russia si è ritirata, l’Italia ne ha molto risentito, anche se è riuscita a reagire all’urto delle forze austriache nell’estate del 1918. Le battaglie del Piave e di Vittorio Veneto hanno avuto un effetto decisivo nell’accelerare la fine della guerra.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Toniolo A. R., Politica e Geografia
Autore: Toniolo A. R.,
Forma autore accettata: Toniolo, Antonio Renato
Titolo: Politica e Geografia
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 4, pp. 303-324
Abstract: In un lungo articolo sui cambiamenti geopolitici dell’Europa viene considerata anche la Russia. Se nel 1914 gli Stati europei erano sostanzialmente organizzati in due poli, uno gravitante attorno alla Triplice Alleanza e l’altro attorno alla Triplice Intesa, dopo la Prima Guerra Mondiale si era assistito al formarsi di nuovi raggruppamenti. La Russia si era staccata sempre più dall’Europa. Il nuovo assetto europeo, frutto dell’ignoranza in fatto di politica estera e geografia, aveva posto le premesse per lo scoppio di nuovi conflitti. Un esempio è la creazione della Jugoslavia. In generale l’Europa Orientale è stata oggetto di colossali fraintendimenti. Il caso più eclatante è quello dell’Ungheria, pesantemente mutilata. Le concessioni territoriali fatte per contro alla Polonia avrebbero creato un forte risentimento in Germania e Russia. L’articolo è accompagnato da 3 cartine.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
u. b., Arnaldo Cipolla. Per la Siberia in Cina, Corea e Giappone. G. B. Paravia, Torino
Autore: u. b.,
Forma autore accettata: Biscottini, Umberto
Titolo: Arnaldo Cipolla. Per la Siberia in Cina, Corea e Giappone. G. B. Paravia, Torino
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 4 (1928), n. 10, p. 1098
Abstract: Nella sezione Letteratura contemporanea della Rassegna bibliografica viene recensito il resoconto del viaggio compiuto da Arnaldo Cipolla nel 1923 attraverso la Siberia fino alla Cina, la Corea e il Giappone.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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u. b., Frust Glaeser. Classe 1902; F. Isvolsky-A. Kascina. Giovinezza Rossa. R. Bemporad ed., Firenze
Autore: u. b.,
Forma autore accettata: Biscottini, Umberto
Titolo: Frust Glaeser. Classe 1902; F. Isvolsky-A. Kascina. Giovinezza Rossa. R. Bemporad ed., Firenze
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 6 (1930), n. 10-11, p. 1021
Abstract: Nella sezione Letterature straniere della Rassegna Bibliografica sono recensiti due romanzi che presentano un quadro piuttosto ampio della vita contemporanea: il primo è Classe 1902 [Jahrgang 1902, 1928] di Ernst Glaeser, che rievoca la Germania del periodo della Prima guerra mondiale; il secondo è Giovinezza rossa [La jeunesse rouge d’Inna. Roman, Paris 1928] di Elena Aleksandrovna Izvol’skaja [Hélène Iswolsky] e Anna Aleksandrovna Kašina Evreinova, che si svolge sullo sfondo della rivoluzione bolscevica e costituisce un tentativo di ricostruzione di un’epoca da parte di due esuli.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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u. b., M. E. Saltykov-Scedrin. Favole e racconti innocenti. A. Stock ed., Roma
Autore: u. b.,
Forma autore accettata: Biscottini, Umberto
Titolo: M. E. Saltykov-Scedrin. Favole e racconti innocenti. A. Stock ed., Roma
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1926), n. 12, p. 978
Abstract: Nella sezione Letteratura straniere della Rassegna bibliografica viene brevemente presentata l’opera Favole e racconti innocenti (Skazki, 1887; Nevinnye rasskazy, 1863) di Michail Evgrafovič Saltykov-Ščedrin, tradotta dal russo da Ettore Lo Gatto e pubblicata a Roma nel 1926.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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u. b., Nino Rosselli. Mazzini e Bakounine. Fratelli Bocca ed., Torino
Autore: u. b.,
Forma autore accettata: Biscottini, Umberto
Titolo: Nino Rosselli. Mazzini e Bakounine. Fratelli Bocca ed., Torino
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1927), n. 7, p. 549
Abstract: All’interno della sezione Storia, politica, filosofia e scienze giuridiche della Rassegna bibliografica l’A. presenta il libro di Nello Rosselli [erroneamente indicato col nome Nino nel titolo della recensione] Mazzini e Bakounine (Torino, 1927). Rosselli si concentra sull’attività di Giuseppe Mazzini a favore del movimento operaio italiano negli anni 1860-1872. Nella vita del movimento sociale italiano di quegli anni le figure dominanti sono quelle di Mazzini e Michail Aleksandrovič Bakunin. Quest’ultimo, maggiormente influenzato da Karl Marx, si sarebbe finto amico del Mazzini per penetrare nelle società operaie.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-VI0096
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u. b., Stefano Grande. La Russia. Bemporad, Firenze 1924
Autore: u. b.,
Forma autore accettata: Biscottini, Umberto
Titolo: Stefano Grande. La Russia. Bemporad, Firenze 1924
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1925), n. 1, pp. 127-128
Abstract: Brevissima nota informativa sul volume sulla Russia che fa parte della collezione Gea di Bemporad. L’opera unisce buoni contenuti e scorrevolezza di stile.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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Valentini Giuseppe, La Russia
Autore: Valentini Giuseppe,
Forma autore accettata: Valentini, Giuseppe
Titolo: La Russia
Titolo del periodico: Il Giornale di Politica e di Letteratura
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 10 (1934), n. 3-4, pp. 105-120
Abstract: La Russia è uno Stato peculiare, risultato dalla fusione di molti popoli, che in passato ha trovato la sua forza nell’immensa estensione territoriale. Con l’avvento dell’era industriale l’estensione territoriale è diventata meno importante di un’organizzazione efficiente, ed è iniziato il declino della Russia. Nella primavera-estate del 1917 si sono succedute disfatte al fronte e affermate tendenze separatiste alla periferia dell’impero. I bolscevichi hanno sfruttato questa situazione per prendere il potere. L’A. sottolinea la continuità della Russia bolscevica rispetto al periodo zarista, segnata anche dal problema dell’assenza di una vera classe dirigente. Si sta tuttavia formando una classe colta, costituita da tecnici del Partito Comunista. L’A. guarda con ottimismo al futuro dell’URSS.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-PD0158
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