Russi in Italia

Boris Evgen'evič Kochno


Luogo e data di nascita: Mosca, 3 gennaio 1904
Luogo e data di morte: Parigi, 8 dicembre 1990
Professione: impresario, librettista, critico del balletto

Figlio di un colonnello degli ussari, frequenta il Liceo imperiale di Mosca fino al 1917. Trovatosi in ristrettezze per la rivoluzione d'ottobre, è costretto a emigrare con la madre prima a Ekaterinburg, poi a Costantinopoli. Arriva a Parigi il 9 ottobre 1920; il 27 febbraio 1921 il pittore Sergej Sudejkin gli fa conoscere Djagilev. Dal 1921 al 1929 è suo segretario personale e, oltre ad accompagnarlo nei frequenti viaggi, ha facoltà di intervenire sulla scelta del repertorio e sulle messe in scena dei "Ballets russes". Accompagna Djagilev in Italia diverse volte: nell’estate 1925 in due mesi visita con l’impresario Verona, Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli; è sicuramente in Italia nel 1926 durante l’ultima tournée dei "Ballets russes". Poiché si diletta di comporre versi, Djagilev lo porta anche a conoscere Vjačeslav Ivanov a Roma.
Firmandosi con lo pseudonimo di "Sobeka", scrive per i "Ballets russes" i librettti di Mavra (1922), Dokučnye (Les Fâcheux, 1924), Zefir i Flora (Zéphire et Flore, 1925), Matrosy (Les matelots, 1925), Pastoral' (Pastorale, 1926), Koška (La Chatte, 1927), Bogi-niščie (The Gods go a-begging, 1928), Oda (Ode, 1928), Bludnyj syn (Le fils prodigue, 1929), Bal (Le Bal, 1929).
Nel 1929 insieme a Sergej Lifar’ è al capezzale di Djagilev nelle ultime ore di vita e ne eredita parte degli archivi e collezioni d’arte, conservate ora presso la Biblioteca nazionale francese.
Tra il 1932 e il 1937, con una breve interruzione nel 1933, lavora nella compagnia "Ballets russes de Monte-Carlo", guidata dal colonnello De Basil (il vero nome è Vasilij Grigor’evič Voskresenskij; 1888-1951) e René Blum (1878-1842), scrive i libretti di Kotil'on (Cotillon, 1932) e Detskie igry (Jeux d'enfants, 1933). Insieme a George Balanchine (1904-1983) fonda nel 1933 la compagnia "Ballet 1933", attiva solo per pochi mesi.
Dopo la Seconda guerra mondiale scrive il libretto del balletto  Brodjačie komedianty (Les Forains, 1945) per la compagnia “Ballets des Champes Elysées”, di cui è uno degli organizzatori e fondatori insieme al coreografo e ballerino francese Roland Petit (1924-2011); la compagnia si scioglie alla fine degli anni Quaranta. Nel 1972 compare nel film documentario francese Boris Kochno parle des Ballets Russes, realizzato da Philippe Collin

Pubblicazioni
Le ballet, Paris: Hachette, 1954.
Diaghilev et les ballets russes, Paris: Fayard, 1973.

Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, 1923, A16, b. 30, f. Kohno Boris.
Fondazione Teatro alla Scala. Archivio della Biblioteca Livia Simoni, Collezione Fotografie.
Civico Museo teatrale, Trieste. Fondo del Barone Georges de Chapovalenko.

Bibliografia
R. Buckle, Diaghilev, New York, Atheneum, 1979.
J. Arah, Kochno Boris, in International Dictionary of Ballet, Detroit-London-Washington, DC 1993, vol. I, p. 772.
E. Ja. Supic, Kochno Boris, in Russkij balet. Enciklopedija, Moskva, Bol’šaja rossijskaja enciklopedija, 1997, p. 234
The Ballets Russes and Its World, ed. L. Garofola, N. Van Norman Baer, Yale, Yale University Press, 1999.
Dizionario Gremese della Danza e del Balletto, a cura di A. Testa, Roma, Gremese, 2011.
I Ballets russes di Diaghilev tra storia e mito, a cura di P. Veroli e G. Vinay, Roma, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, 2013

 

Link

http://parij.free.fr/08-Archives/articles/03_arch.htm

http://archives.nypl.org/dan/19719

https://data.bnf.fr/en/atelier/11909908/boris_kochno/


Giuseppina Giuliano
Scheda aggiornata al 4 gennaio 2021


Copertina del libro di Boris Kochno, Djaghilev and the Ballets Russes (1973)

 



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