Russi in Italia

Elena Abramovna Boberman


Luogo e data di nascita: Erevan (oggi Armenia), 15 maggio 1902
Luogo e data di morte: Roma, 18 marzo 1991
Professione: collezionista
Residenza: Roma, lungotevere Raffaele Sanzio

Figlia di un banchiere e sorella dell'artista Voldemar Boberman, studia a Mosca fino al 1918, anno in cui si trasferisce con la famiglia a Tbilisi. Qui tramite il fratello conosce e frequenta artisti e poeti russi, fra cui Il'ja Zdanevič e Grigorij Šiltjan che sposerà nel 1922.

Con la famiglia emigra da Batumi verso Costantinopoli, dove reincontra Šiltjan (sono destinati a separarsi di nuovo: Šiltjan è diretto a Vienna, i Boberman a Parigi) e la Francia. Nel 1919 si iscrive alla Sorbona, per gli affari del padre è costretta dopo poco a trasferirsi a Berlino, dove il padre entra in contatto con Il'ja Erenburg e Pavel Muratov.
Nel 1922 sposa Šiltjan e viene in viaggio di nozze in Italia. Dopo alcuni giri per l'Italia (a Napoli, a Firenze e in Liguria), la coppia matura la decisione di restare a vivere a Roma e si trasferisce a Palazzo Roccagiovine, in Piazza Farnese al n. 44. Intanto la famiglia Boberman si trasferisce in Italia per congiungersi ai figli; intenzionata ad abitare a Roma insieme a Elena e al genero, anticipa la prima rata di pagamento di una grande casa in Piazza Quadrata nel quartiere Nomentano, ma in seguito a un crack finanziario, perde tutti i suoi averi e si allontana dall'Italia.

Insieme a Šiltjan Boberman rimane a Roma ed è costretta a cercarsi un lavoro di ripiego. Conoscendo diverse lingue straniere (russo, francese, tedesco e inglese) trova lavoro, prima in una casa di moda in Via Condotti, più tardi nella sartoria Zezza in via Due Macelli, mentre il marito esegue disegni ornamentali per tessuti.

Inseriti nell'ambiente russo della capitale grazie a Muratov, i coniugi Šiltjan conoscono Valentina Chodasevič, appena giunta dalla Russia e diretta a Sorrento da Maksim Gor'kij. Su invito di lei nel 1925 vanno ospiti di Gor’kij a Sorrento (lo scrittore, come amava fare, le affibbia il soprannome di "zio Egor").

La situazione economica degli Šiltjan continua a dipendere in buona parte dagli alti e bassi della famiglia Boberman; il padre di Elena infatti gioca in borsa e traffica in antiquariato, spesso con la complicità di Šiltjan e Muratov, che più di una volta vanno a Berlino o a Parigi per concludere affari.
Dopo un breve soggiorno parigino (1927-1932), Šiltjan decide di tornare in Italia, questa volta a Milano; parte inizialmente da solo, la moglie l'avrebbe raggiunto non appena avesse trovato una sistemazione e lei ottenuto il visto per l'Italia. Dall'Albergo Rodi di Milano Šiltjan scrive nel luglio 1933 a Olga Signorelli e, conoscendo le sue amicizie influenti, la prega di dare una "spinta" presso il Ministero degli Affari Interni alle procedure di ottenimento del visto per la moglie (hanno ambedue il passaporto Nansen, rilasciato ai rifugiati e agli apolidi).

Nel 1939 decidono di lasciare Milano, ritenuta pericolosa in tempo di guerra: acquistano una villetta sul lago di Garda a Gardone Riviera, nella frazione di Morgnaga. La decisione si rivela provvidenziale. Elena Boberman ricorda:
"In piena guerra, un giorno in cui mio marito a Roma, a Palazzo Venezia, stava lavorando al ritratto di Ciano, entrò un segretario e disse qualchecosa all'orecchio del genero di Mussolini. Appena fu uscito, Ciano chiese a mio marito: "Dove ha la casa?" E lui: "In via Spiga a Milano". "È stata bombardata". Perdemmo tutto. Ci salvò il lago di Garda, Morgnaga" (A. Mazza, Dalla Russia al lago di Garda, una vita tumultosa, «Giornale di Brescia», 12 aprile 1991, p. 3).

Nella casa, battezzata Villa Lilli dal nome con cui veniva chiamata in famiglia, vivono stabilmente fino al 1947. Sono gli anni in cui Šiltjan realizza alcuni dei suoi lavori più noti e, forse complice anche la situazione bellica, amplia notevolmente la sua collezione di quadri antichi. In questa attività anche Elena ha la sua parte: grazie ad una sua segnalazione (ella stessa ammette di aver sviluppato un certo occhio per la "buona pittura") Šiltjan acquisisce a un prezzo d'affare il Ciabattino di Antonio Cifrondi.

Nel 1947 gli Šiltjan tornano a vivere a Milano, e più tardi a Roma, continuando comunque a trascorrere le estati a Villa Lilli fino al 1985, anno della morte dell'artista.
Intenzionata fin dall'inizio a rendere accessibile la collezione del marito, Elena Boberman pensa in un primo momento di aprire un museo nella loro ultima abitazione romana sul lungotevere Raffaele Sanzio, poi nel 1988, complice l'amicizia di lunga durata con il senatore bresciano Egidio Ariosto, dona alla Fondazione del Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera 32 quadri, di cui 16 del marito e 16 di maestri antichi (fra cui il già nominato Cifrondi). Per questo gesto il 6 ottobre 1990 riceve la cittadinanza onoraria di Gardone. I quadri donati sono collocati al piano terra di Villa Mirabella di Gardone Riviera, poi aperto come Museo Šiltjan fino al 1997. In attesa dell'annunciata riapertura del Museo, alcuni quadri antichi della collezione sono temporaneamente esposti alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia.
È sepolta al Cimitero acattolico di Testaccio, a Roma, a fianco di Šiltjan.

Pubblicazioni
Sciltian E., Retroscena della collezione Sciltian, in G. Sciltian, Opera omnia, a cura di R. Civello, Milano, Hoepli, 1987, pp. 37-40.
Шилтян E. ≪Я коренная москвичка≫ // Щеглова Н.Г. Сохранить для потомков. Мoskva: Сов. Россия, 1988.С. 55–79.

Bibliografia
Sciltian G. Mia Avventura, Milano, Rizzoli, 1963.
Mazza A. Dalla Russia al lago di Garda, una vita tumultosa // Giornale di Brescia. 12.4.1991. Р. 3.
Baldacci P. Gregorio Sciltian. Un ricordo e alcune considerazioni (A Lilly e a mia madre) // L'illusione di Sciltian: inganni pittorici alla prova della modernità. Catalogo della mostra (Firenze 2 aprile – 15 novembre 2015) / а cura di S. Sbarbaro. Firenze: Edizioni Polistampa, 2015. P. 57–73.

Bertelé M. Russian Emigré Artists in Italy during the Cold War, in Transcending the Borders of Countries, Languages, and Disciplines in Russian Emigré Culture, a cura di Christoph Flamm, Roland Marti, Ada Raev, Cambridge: Cambridge Scholars Publishing, 2018.

Русское присутствие в Италии в первой половине ХХ века : энциклопедия / ред.-сост. А. д’Амелия, Д. Рицци. М. : Политическая энциклопедия, 2019.

Link
http://www.bresciamusei.com
https://www.arterussamilano.it/schede/grigorij-ivanovic-siltjan/

Nella foto Ritratto di Elena Boberman, fatto da Sciltian nel 1966. Olio su tela, 110x65, Collezione Sciltian, Roma.

Matteo Bertelé
Scheda aggiornata al 20 giugno 2020


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