Russi in Italia

Adriana Lyanowa


Luogo e data di nascita: Mosca, 7 febbraio 1899
Luogo e data di morte: Milano, 22 ottobre 1993
Professione: cantante, danzatrice, traduttrice e creatrice di oggettistica d'arredo

Pseudonimo di Adriana Brϋschweiler. Nasce a Mosca nella agiata e colta famiglia di Paul Felix Brϋschweiler e Virginie Trushe, ha due fratelli e una sorella. Il padre è pastore della comunità franco-tedesca evangelica-riformata di Mosca, fondatore della prima scuola mista russa (1908) ed erede di una nobile famiglia di proprietari terrieri, la madre è pianista. Alla fine del 1918 la famiglia Brϋschweiler fugge dalla Russia e si stabilisce in Svizzera, a Losanna, dove Adriana, dotata di una magnifica voce, entra a far parte dell’Izba Russe, una compagnia formata da profughi russi e diretta da Sergej Borovskij. Durante una tournée in Svizzera, l’Izba Russe ottiene un tale successo con i suoi spettacoli di canti e balli popolari russi che le si aprono le porte dei teatri di Parigi, Londra e New York. Nella città statunitense, tuttavia, l’impresario abbandona Borovskij e la compagnia si scioglie.
A New York Adriana sposa Alexander Tchimorine, un ufficiale della guardia imperiale invaghitosi di lei durante uno spettacolo a Parigi; ritornati in Europa vivono a Parigi e Berlino, dove nel 1922 nasce il figlio Kyrill. Nello stesso anno a causa del comportamento libertino del marito Adriana divorzia e torna dalla famiglia in Svizzera, a Lugano. Da lì si reca settimanalmente a Milano per prendere lezioni di canto ed entrare nel mondo dello spettacolo.
 Nel 1929 ottiene un contratto di tre mesi come vedette di una compagnia di rivista inglese. Intanto prova anche la carriera lirica, si presenta alle selezioni indette dal Teatro alla Scala per ingaggiare i coristi. In questo periodo vive a Milano una stanza nei pressi della Stazione Centrale e posa come modella per pittori e scultori dell'Accademia di Brera. Il giorno dell'esame dei candidati coristi la performance canora di Adriana entusiasma la commissione della Scala che invece di un posto da corista le propone una borsa di studio per il Conservatorio, ma Adriana decide di rinunciare al suo sogno e di guadagnarsi da vivere come artista di varietà.
Dopo una tourneé a Parigi, Barcellona e Madrid, fa ritorno a Milano e ottiene un nuovo contratto con l'Agenzia Teatrale Nazionale, si esibisce al teatro Excelsior di Milano, al Politeama di Genova, dove riscuote uno strepitoso successo, e poi a Siena, Pisa, Verona, Padova, Venezia, Potenza, Cosenza, Bari e Roma.
Negli anni Adriana stringe amicizia con diverse personalità di Milano: dagli editori Ulrico Hoepli e Vallardi, alla scrittrice Mary Tibaldi Chiesa, a vari esponenti della nobiltà.
Tra gli anni Quaranta e Cinquanta si dedica a molteplici attività: oltre ad impartire lezioni di lingue straniere viene coinvolta in importanti progetti editoriali. Con Mary Tibaldi Chiesa per le Edizioni Suvini Zerboni prepara una raccolta di canti popolari russi, che armonizzerà in versi; per Hoepli redige – in collaborazione – una grammatica russa. Crea raffinati oggetti d’arredo con l’impiego di un materiale innovativo – il celodal  – per la conservazione di fiori, farfalle, maggiolini, ecc. in sfere di vetro, le sue creazioni vengono messe in vendita dalla ditta di porcellane e cristalleria Rosenthal, in Corso Matteotti a Milano.
Residente a Milano dal 1928 trascorre gli ultimi anni in una casa di riposo milanese, dedicandosi alla stesura delle sue memorie, di recente pubblicate da G. Spendel.


Pubblicazioni

L. N. Tolstoj, Hadgi-Murat: l'eroe del Caucaso, versione italiana di Adriana Lyanowa e Maria Tibaldi Chiesa, illustrazioni in nero e a colori di Hilla von Horst, Milano, Ed. Genio, 1941.

A. Lyanowa (a cura di), Canti popolari russi, raccolti e armonizzati a cura di Adriana Lyanowa. Versione ritmica italiana di A. Lyanowa e M. Tibaldi Chiesa, Milano, Edizioni Suvini Zerboni, 1942.
A. Lyanova, N. Kalmikova, Avviamento alla conoscenza della lingua 
russa, Milano, Hoepli, 1944.

L. Čarskaja, La principessa del Caucaso, versione italiana di A. Lyanowa e di M. Tibaldi Chiesa. Disegni e tavole di E. Tamburini, Milano, A. Vallardi, 1953.

E. V. Tarle, 1812: la campagna di Napoleone in Russia, traduzione dal russo di A. Lyanowa e E. Villoresi, Milano, A. Corticelli, 1950.

L. N. Tolstoj, Hadgi-Murat: l'eroe del Caucaso, versione italiana di A. Lyanova e M. Tibaldi Chiesa, Milano, Ceschina, 1961.

A. S. Puškin, La figlia del capitano, traduzione di Adriana Lyanowa e Mary Tibaldi Chiesa, illustrazioni di Beniamino Bodini, Milano, Mondadori, 1966.

A. S. Puškin, La figlia del capitano, traduzione di Adriana Lyanowa e Mary Tibaldi Chiesa, Milano, Mondadori, 197
A. Lyanova, La mia strada: una russa a Milano, a cura di G. Spendel, Torino, Centro Interuniversitario di Ricerche sul "Viaggio in Italia", 2009.

Note
Nelle fonti italiane si trovano le varianti Lyanowa o Lyanova.

 

Raffaella Vassena
Scheda aggiornata al febbraio 2017





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