Russi in Italia

Vasilij Karlovič Lemmerman


Luogo e data di nascita: Tiflis, 27 settembre 1894 (in alcune fonti 1898)
Luogo e data di morte: Divonne les Bains, 2 settembre 1975
Professione: antiquario, collezionista, romanista

Il barone Vasilij Lemmerman, discendente da un'antica famiglia baltica, era figlio del Presidente del tribunale di Tiflis, nonché consigliere segreto, Karl Ljudvigovič Lemmerman (1846-1934). Prima della rivoluzione aveva studiato al prestigioso Aleksandrovskij licej (Liceo di Alessandro) a Pietroburgo e lavorato alla Cancelleria del Consiglio dei ministri dell'Impero russo. Dopo un viaggio in Italia nel 1919 decide di trasferirsi definitivamente a Roma, dove stringe rapporti con la colonia russa, frequenta la biblioteca Gogol', si lega d'amicizia con numerosi artisti italiani e russi (Grigorij Šiltjan, Tat'jana Perfil'eva ed altri), frequenta ogni martedì il circolo letterario di Pavel Muratov in via del Babbuino.
Negli anni Venti apre un magazzino antiquario in Via Due Macelli (Muratov lo aiuta come consigliere e specialista d'arte), diventa un attento conoscitore d'arte europea e un collezionista (quadri, mobilio, ceramiche antiche e soprattutto acquarelli e incisioni di Roma). Negli anni Trenta vive in Via Giulia 167, nel palazzetto Rodd, insieme a Sergej Gravengov. Così anni dopo l'architetto Andrea Busiri Vici ricordava il suo appartamento: "entrare in quelle sale piene fino al soffitto di ritratti e altre pitture, dalle vetrine ricolme di cimeli dell'antica Russia, che era riuscito a mettere insieme nei suoi viaggi europei, era come rientrare nel lontano passato e rivivere in quel mondo scomparso, ove egli, signore d'antico stampo, affabilmente riceveva i suoi ospiti" (1976, p. 490).
Lemmerman aveva raccolto nel corso degli anni una ricca e originale collezione, acquistando disegni, dipinti e acquarelli nei frequenti viaggi in Europa (soprattutto a Parigi e Londra) e aveva raccolto un corpus di alta qualità, una vera e propria pinacoteca su Roma, le sue vedute, la sua storia e tradizioni. Come molti esuli, Lemmerman era innamorato di Roma, sua città d'adozione, e negli anni Quaranta entrò nel gruppo dei "romanisti" che divenne la sua seconda famiglia. Con loro nel 1948 fondò l'associazione "Amici dei Musei di Roma" e ne divenne un attento sostenitore: si occupò di diffondere la cultura della città, acquistare collezioni, organizzare mostre e restaurare capolavori. Nel 1950 e 1954 regalò al Museo di Roma numerosi acquarelli di Bartolomeo Pinelli, nel maggio-giugno 1955 organizzò a Palazzo Braschi l'esposizione "Vedute romane appartenenti alla raccolta del barone Basile de Lemmerman", nella quale fece conoscere al pubblico romano oltre 400 acquarelli e incisioni dell'artista, da lui donate al Museo di Roma.
Nel 1958 è uno degli organizzatori dell'esposizione "Antiche vedute napoletane della raccolta Lemmerman" al Palazzo delle Esposizioni in via Nazionale: vi presenta più di 500 panorami del XVIII-XIX secolo, tra cui 16 rari paesaggi di Napoli che il diplomatico lord William Hamilton aveva ordinato al pittore Pietro Fabris (1740-1792); la mostra viene presentata anche al Palazzo reale di Napoli. Sempre del 1958 è l'esposizione "Acquerelli inglesi dell’800", organizzata alla Galleria nazionale d’arte moderna.
Nel 1964 il collezionista dona al Museo di Roma gran parte della sua collezione, oggetto della successiva esposizione "Vedute della campagna romana, incisioni e disegni donati al Museo di Roma dal barone Basile de Lemmerman". Nel 1970 dona numerose incisioni di Tivoli al Museo di Villa d'Este.
Negli anni '60 Lemmerman scopre un altro tesoro, inestimabile per la storia della Roma dei papi, l'archivio della principessa Zinaida Volkonskaja (lettere, autografi, manoscritti degli amici della principessa, diari, saggi letterari ecc.) che mette a disposizione dello storico Aleksandr Trubnikov (scrive con lo pseudonimo André Trofimoff), il quale ricostruisce la biografia della principessa alla luce di questi materiali inediti. La biografia è pubblicata a Roma dall'editore Staderini nel 1976.
Dopo la morte di Lemmerman, come previsto nel testamento, nel 1976 l'archivio della principessa Volkonskaja è donato all'Università di Harvard, dove è conservato a tutt'oggi (Zinaida Aleksandrovna Volkonskaja papers, 1809-1879). mentre le sue proprietà sono vendute all'asta da Christie's a Londra e il ricavato costituisce il Fondo Lemmerman per studiosi di storia dell'arte che esiste a tutt'oggi.

Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Roma. PS. A4 bis. B. 243. F. Messoyedoff Alessandro fu Nicola.
Archivio Centrale dello Stato, Roma. PS. Cat. O. B. 47. F. De Lemmerman Basilio.
Archivio Centrale dello Stato, Roma. PCM. Consulta araldica. B. 1731. F. 13047 de (von) Lemmermann Basilio fu Carlo.
GNAM. Fondi storici.
Museo di Roma. Fondo Lemmerman.
BNCR. Archivio della Biblioteca Gogol'.

Bibliografia
Ceccarius. Trentotto opere di Bartolomeo Pinelli donate al Comune dal Barone de Lemmerman // Il Tempo. 23.7.1949.
Amici dei Musei di Roma. Mostra di vedute romane, appartenenti alla raccolta del barone Basile de Lemmerman. Roma, Ente provinciale per il turismo, 1955.
Barberini U. Antiche vedute napoletane della raccolta Lemmerman. Roma: Amici dei Musei di Roma, 1958.
Acquerelli inglesi dell’800 / introd. di P. Bucarelli, a cura di G. Carandente. Roma: Editalia, 1957.
Sciltian G. Mia Avventura. Milano: Rizzoli, 1963.
Vedute della campagna romana. Incisioni e disegni donati al Museo di Roma dal barone Basile Lemmerman. Roma, Istituto Grafico Tiberino, 1964.
Neuvecelle J. Préface, in A. Trofimoff, La princesse Zénaide Wolkonsky de la Russie impériale à la Rome des Papes. Roma: Staderini, 1966, pp. 7-10.
Refice Taschetta C. Tivoli e le sue rovine. Nelle incisioni del 700 e 800 donate dal barone Basile Lemmermann al Museo di Villa d’Este. Roma: De Luca, 1972.
A.B.V. [Busiri Vici A.]. Basile Lemmerman // Strenna dei romanisti. Roma: Stab. Aristide Staderini, 1976. Vol. 37. P. 490–491.
Dipinti, disegni e sculture dal 16. al 20. secolo provenienti dalla raccolta del barone Basilio Lemmermann. Roma: Arti grafiche Terenzi, 1976.
Tozzi S. Tre acquerelli di Samuel Prout della collezione Lemmerman // Bollettino dei Musei Comunali di Roma. Roma: Gangemi Editore, 2008. Р. 47–56.

Nella foto acquarello di anonimo del XVIII secolo, Veduta fantastica del Colosseo, donato da Lemmerman al Museo di Roma

Agnese Accattoli
17 aprile 2020


Catalogo delle Vedute della campagna romana, donate da V.K. Lemmerman al Museo di Roma nel 1964



Acquarello di Karl Johan Lindstrom, Un pittore tedesco nella campagna romana, donato da V.K. Lemmerman al Museo di Roma nel 1955



Litografia colorata di T.M. Baynes Tivoli, donata da V.K. Lemmerman al Museo di Roma nel 1964



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