Russi in Italia

Lettera di Lidia Baratto a Vjaceslav Ivanov dell'8 giugno 1939

Bianca Sulpasso

Centro Studi Vjačeslav Ivanov, Roma. Archivio Vjačeslav Ivanov (sezione italiana, faldone 1): 2 lettere di Lidia Baratto

1.
8 giugno 1939
Gentile Prof. Ivanov,
il Signor Spaini mi ha pregato di venire a Roma per esporle alcuni dei fondamenti dell'euritmia. Lo faccio molto volentieri, ho sentito parlar molto di Lei dai Signori Küfferle e dalla Sua amica Signora Griegorovitsch. Io sarò, spero, a Roma già lunedì sera, e le telefonerò o passerò da Lei martedì nel tardo pomeriggio, così potrà forse fissarmi un appuntamento. Resterò a Roma alcuni giorni, e sarò a Sua disposizione quando Lei lo desidera. Credo che il caldo si faccia sentire anche là, perciò non vorrei stancarla. Il mio indirizzo a Roma è pr. Dott. Giovanni Colazza, Corso d'Italia 6, Roma.
Ossequi e saluti cordiali,
Lidia Baratto

2.
28.6.1939
Gentile e caro Professore,
abbia ancora pazienza per qualche giorno, non sono ancora riuscita a mettere in bella copia quel riassunto sulle lettere dell'alfabeto che ho fatto per lei.
Sono molto stanca e debole, l'annata è stata per me molto faticosa, perciò perdo quasi tutte le mattinate a letto, e poi le giornate son corte.
Quelle poche sere che ho trascorso con Lei e le Sue sono ancora per me un ricordo tanto caro, la Sua testa così profondamente caratteristica e i Suoi occhi buoni che mi ricordano i vecchi quadri fiorentini hanno fatto una impressione, dire quasi, artistica dentro di me.
Avrei piacere se la Signorina Lidia mi dedicasse una volta una breve preghiera per violoncello, con accompagnamento di piano, da fare in Euritmia. Per oggi un caro saluto a Loro tre.
Lidia Baratto

 

 

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