Russi in Italia

Camera di commercio russa per l'Italia



Nell'agosto 1918 l'ingegnere Genrich Krasnovskij (Enrico Krasnoswsky) si impegna a dar vita alla Camera di commercio russa per l'Italia, "con lo scopo di promuovere lo sviluppo commerciale diretto fra la Russia e l'Italia e rispettive colonie, di raccogliere e dare informazioni, di studiare le questioni attinenti alle relazioni commerciali ed industriali dei due paesi, ed infine di incoraggiare e facilitare le trattazioni di affari" (Lettera dell'Ufficio Speciale d'investigazione del 22 agosto 1918).
Secondo le informazioni raccolte dall'Ufficio, l'associazione dovrebbe comprendere 5 "reparti":
1) Reparto per la finanza, le questioni legali e relazionali coi Governi;
2) Reparto per le tariffe, il commercio estero, e le relazioni delle Camere di commercio estere con quelle italiane e russe;
3) Reparto per le corrispondenze estere;
4) Reparto per la propaganda con la pubblicazione periodica di un bollettino redatto in lingua russa ed italiana, con notizie riguardanti costruttori e produttori dei due paesi;
5) Reparto per le esportazioni di campioni.
L'operazione di Krasnovskij mira a stabilire un coordinamento tra i diversi soggetti commerciali russi e slavi presenti nel territorio italiano con lo scopo di "formare un centro russo politico, intellettuale e commerciale di primissimo ordine". Gli anni di guerra hanno dimostrato che "solamente l'alleanza fondata su basi economiche salvaguarda gli interessi dei contraenti resistendo durevolmente a tutte le vicende liete e tristi della politica". La stessa crisi di materie prime che ha investito l'Italia durante il conflitto mondiale ha dimostrato quanto sia necessario trovare nuove soluzioni nella gestione dei rapporti commerciali tra le diverse nazioni.
Le idee di Krasnovskij sono accolte favorevolmente da un'ampia cerchia di commercianti e investitori milanesi che si dimostrano pronti ad appoggiare l'iniziativa. Nel capoluogo lombardo si crea un comitato promotore dell'associazione che getta le basi per una pronta operatività della Camera di commercio russa in Italia alla fine del conflitto. Tra gli aderenti si annoverano il Cav. Giuseppe Battaglia di Luino che nel 1917 fece parte della missione commerciale in Russia; il professor Giuseppe Belluzzo del Politecnico di Milano; l'ing. Carcano della Società idroelettrica valdostana; l'ingegner Giordano, ex direttore della Società Italiana per il Carburo di Calcio. Oltre ai privati  figurano nel comitato promotore soggetti che vedono nella nascita di questo nuovo organismo economico la possibilità di importare materie prime dalla Russia, come la Società Anonima Prima Manifattura Italiana di crini animali Carlo Pacchetti, o di esportare le proprie merci come la Cines seta artificiale di Pavia, "la quale potrebbe trovare in Russia un eccellente mercato per la vendita dei suoi filati". La nascente Camera di Commercio russa si avvale anche dell'adesione di giornalisti per la stesura del bollettino, come Kazimir Vronovsky (Casimiro Wronowski), redattore del "Corriere della Sera".
Nonostante sia evidente l'intento puramente commerciale dell'iniziativa, le autorità vigilano su Krasnovskij e sulla nuova associazione che si va creando.
Il 12 agosto 1918 Krasnovskij scrive una lettera al direttore della Camera di Commercio di Milano, cercando appoggio per la sua iniziativa, "in modo che il dopoguerra ci trovi già preparati ad un'attiva ripresa delle relazioni commerciali con la Russia" (Lettera di E. Krasnovskij alla Camera di commercio di Milano del 12 agosto 1918). Alla lettera è allegato lo statuto dell'associazione, conservato tra i documenti dell'Archivio Centrale dello Stato.
A fine agosto Krasnovskij diffonde a Milano una circolare per annunciare la nascita della Camera di commercio russa. Lo stesso comunicato è distribuito nelle altre città italiane. La prima assemblea della neonata istituzione si svolge a Milano, in via Tommaso Grossi 2, nel salone dell'Associazione Nazionale fra gli industriali meccanici ed affini.

Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, 1918, cat. A11, b. 47, f. Camera di Commercio Russa per l'Italia.

Vladimir Keidan, Laura Piccolo
Scheda aggiornata al 14 maggio 2020



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