Russi in Italia

Echi e commenti


La rivista, che reca il sottotitolo Rassegna universale della stampa, è fondata a Roma nel settembre 1920 per iniziativa del giornalista economico Arturo Castelnuovo che ne è redattore capo fino al 1928. Esce inizialmente ogni dieci giorni (diviene solo negli ultimi anni quindicinale) presso la Tipografia editrice laziale e, dal 1924, presso la Cooperativa tipografica Luzzatti di Roma. È pubblicato fino al 20 agosto 1943 con un’elegante testata in stile liberty (nel 1933 la veste muta, facendosi più semplice), 20 pagine in-folio e il testo disposto su tre colonne (dal 1933 su due). I direttori che si alternano sono Achille Loria (1920-1928), Raniero Paolucci di Calboli (1928-1931), Alberto De Marinis (1931-1940), Giacomo Paolucci Barone e Pietro De Francisci (1940-1943).

Applicando all’ambito politico, economico e culturale una formula pubblicistica d’informazione, la rivista presenta un quadro della situazione italiana del dopoguerra attraverso la rassegna della stampa estera e segue un proprio indirizzo, genericamente nazionale e moderato, che nel tempo per necessità si porta su posizioni fasciste. Fino al 1926 su argomenti di carattere economico-finanziario, giuridico-amministrativo e militare russo ospita articoli di collaboratori stranieri come Ivan Grinenko, Evgenij Šrejder, Vagan Totomjanc ed Evgenij Anan’in. Sulla Russia scrivono anche Roberto Suster, inviato e autore di volumi sul bolscevismo, e Francesco Paoloni, curatore dal 1933 della rubrica «Osservatorio» che riporta commenti sulla situazione politica sovietica e sui rapporti diplomatici con le potenze alleate. Successivamente il periodico si allinea alle posizioni del fascismo e diviene una rivista di regime. Negli anni la testata valorizza la rubrica «Bibliografia», in cui vengono pubblicate recensioni di traduzioni letterarie dal russo e volumi sulla Russia (principalmente di carattere politico-economico). Si arricchisce anche la rubrica «Libri ricevuti», dove figurano, per la maggior parte, testi politici, economici e militari, anche se non mancano in misura minore, traduzioni e libri sulla Russia. Nelle sezioni «I grandi film» e «Mondo cinematografico» si danno informazioni sulle pellicole di tema russo, di registi russi e a cui prendono parte artisti come Anastasija Noris von Herzfeld (Assia Noris) e Ol’ga Čechova  (Giuseppina Larocca).


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