Russi in Italia

Raisa Samujlovna Gurevič, Krol’, De Chirico, Calza

Raissa Lork


Luogo e data di nascita: Odessa, 15 dicembre 1894
Luogo e data di morte: Roma, 24 gennaio 1979
Professione: ballerina, attrice, archeologa

Domina slava et iudea ... (G. De Chirico)

Ultima di cinque figli, nasce in una famiglia ebrea di ricchi proprietari terrieri (il padre Samuil e la madre Berta avevano tenute in Polonia vicino a Brest-Litovsk e in Finlandia a Tervus sul lago Ladoga, allora terre dell'Impero russo). Trascorre l'infanzia in parte nelle tenute paterne e in parte a Pietroburgo. Il padre, amante della danza, la indirizza a Mosca nel mondo del teatro, dove conoscerà il suo primo marito, il regista teatrale Georgij Krol', che sposa nel 1918.
Dopo la Rivoluzione d'ottobre emigra con il marito e nel 1920 raggiunge a Torino il padre Samuil e lo zio Lev, che si erano trasferiti con tutta la famiglia da Riccardo Gualino, loro socio in affari. Secondo i materiali conservati all'Archivio Centrale dello Stato di Roma, è a Roma insieme al marito dal 9 al 20 luglio 1920 (risiedono all'albergo Flora) ed entra in contatto con Ol'ga Resnevič Signorelli, cui Krol' era stato annunciato come "persona interessante" da frequentare in una lettera di Michail Larionov.
Nel 1921-23 è a Berlino per lavoro insieme al marito, che collabora con importanti compagnie cinematografiche. Nel dicembre 1923 ritorna in Italia e si inserisce nella vita culturale e artistica della capitale. Nella cerchia di attori e artisti che ruotano intorno a Pirandello conosce Alberto Savinio e il suo futuro secondo marito Giorgio De Chirico, incontrato in occasione della messinscena di Histoire du soldat di Igor' Stravinskij al Teatro degli Undici (Palazzo Odescalchi), dove lavora come prima ballerina.
Con la compagnia pirandelliana del Teatro di Roma esordisce il 14 maggio 1925 al Teatro Odescalchi con lo pseudonimo di Raissa Lork, interpretando Niobe nella tragedia mimica in un atto La morte di Niobe, con musiche di Alberto Savinio. Nella compagnia recitano anche le giovani sorelle Signorelli: una delle niobi (Elena) e le beghine (Maria e Vera). Le coreografie dello spettacolo sono di Georgij Krol', mentre le scenografie e i bozzetti dei costumi di Giorgio De Chirico. Così è recensita nella stampa dell'epoca la musica di Savinio e la danza di Raisa:

Quanto alla musica, per la quale qualcuno ha fatto il nome di Scriabine, è stata fragorosa, tempestosa, burrascosa e lugubre, come di dovere trattandosi dell'accompagnamento funebre di personaggi tanto fatti. L'autore in persona guidava una scuderia di tre pianoforti (...) L'azione mimica ha seguito coscienziosamente la musica: la signora Raissa Lork ha danzato con la necessaria veemenza, e le allieve di Santa Cecilia l'hanno seguita con le migliori intenzioni [«Il Tevere», 15 maggio 1925, p. 3].

Dopo La morte di Niobe, interpreta il ruolo della Morte in La gaia morte di Nikolaj Evreinov, un altro russo legato da molti fili alla cultura italiana.
Nel 1925 il matrimonio con Krol' entra in crisi; Raisa in dicembre raggiunge a Parigi Giorgio De Chirico. Si sposano e vivono inizialmente a Rue Bonaparte 30 per poi lasciare, nell'agosto 1926, la loro casa a De Pisis e trasferirsi a Montmartre. Nella capitale francese abbandona la danza e il teatro, per dedicarsi all'archeologia che studia sotto la guida di Charles Picard.
Nell'aprile 1929 segue nel sud della Francia (Montecarlo e Marsiglia) De Chirico, che ha accettato di collaborare ai Balletti russi di Djagilev preparando i costumi e le scenografie per Bal (coreografia di G. Balanchine, musica di V. Rieti).
L'idillio e il matrimonio con De Chirico naufragano intorno al 1930, quando il pittore conosce e si lega a Isabella Far, che diventerà la sua seconda moglie.
Nel 1932 Raisa torna a Roma e si dedica interamente all'archeologia. Dal 1937 comincia a lavorare agli scavi di Ostia antica sotto la direzione del sovrintendente Guido Calza (1888-1946), suo futuro terzo marito (si sposano nel 1945) e cura numerose pubblicazioni sulla Roma classica: cataloghi, guide archeologiche e saggi, riservando un'attenzione particolare all'iconografia.


Pubblicazioni
R. Calza, Museo Ostiense, Roma, La Libreria dello Stato, 1947.
R. Calza, Statua iconica femminile da Ostia, «Bollettino d'arte», 1950, 35.
R. Calza, A. M. Colini, Cronologia ed identificazione dell'Agrippina Capitolina. Horti Spei Veteris-Palatium Sessorianum (Memorie della Pontificia Accademia Romana di Archeologia. Atti), Roma, L'Erma di Bretschneider, 1955.
Galleria Borghese. Collezione degli oggetti antichi, a cura di Raissa Calza, Roma, Gabinetto Fotografico Nazionale, 1957.
R. Calza, E. Nash, Ostia, Firenze, Sansoni, 1959.
R. Calza, Un problema di iconografia imperiale sull'arco di Costantino (Atti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia. Serie III. Rendiconti. 32.1959-1960).
R. Calza, Iconografia romana imperiale: da Carausio a Giuliano (287-363 d.C.), (Collana "Quaderni e Guide di Archeologia" n. 3) Roma, L'Erma di Bretschneider, 1972.
R. Calza, G. Pisani Sartorio, La villa di Massenzio sulla via Appia: il palazzo, le opere d'arte, Roma, Istituto di studi romani, 1976.
Antichità di Villa Doria Pamphilj, a cura di Raissa Calza, Roma, De Luca, 1977.

Nota

Nei documenti italiani s'incontra Raissa Kroll York.
Nelle fonti a stampa s'incontra Raissa Gurievich.

Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati,  1920, cat. A11, b. 11, f. Kroll Giorgio ed altra n. 262.

Bibliografia
P. Baldacci, De Chirico 1888-1919. La metafisica, Milano, Leonardo Arte, 1997.
Giorgio De Chirico. Parigi 1924-1929 dalla nascita del Surrealismo al crollo di Wall Street, a cura di Maurizio Fagiolo dell'Arco e Paolo Baldacci, edizioni Philippe Daverio, Milano 1982.
E. Cardarelli, A. Cecchi, Le novità al Teatro Odescalchi. Il "Pellegrino" di Charles Vidrac, "La morte di Niobe" di A. Savinio, «Il Tevere», 15 maggio 1925, p. 3.
G. De Chirico, 1918-1925 Ricordi di Roma, a cura di G. Santangelo e Orfeo Tamburi, Roma, Editrice cultura moderna, 1945.
M. Gastaldi, C. Scano, Dizionario delle scrittrici italiane contemporanee, Milano 1957.
Il Pellegrino" di C. Vildrac, "La morte di Niobe" di A. Savinio, «Corriere d'Italia», 16 maggio 1925, p. 5.

Link utili
http://www.fondazionedechirico.it/ (sito della Fondazione Giorgio e Isa De Chirico)

Laura Piccolo


G. De Chirico, Bagnante (Ritratto di Raissa), 1929



G. De Chirico, Ritratto di Raissa, 1930 (collezione privata)



G. De Chirico, L'esprit de domination, 1927.



Indietro
Statistiche