Russi in Italia

Vasilij Alekseevič Olsuf'ev


Luogo e data di nascita: Varsavia, 24 febbraio (7 marzo) 1872
Luogo e data di morte: Firenze, 10 aprile 1925
Professione: colonnello di cavalleria

Figlio del generale di cavalleria conte Aleksej Vasil’evič Olsuf’ev (1831–1915) e di Alessandra Andreevna Miklaševskaja, dal 1893 al 1906 presta servizio presso il Reggimento della guardia a cavallo e raggiunge il grado di colonnello; diventa aiutante del Granduca Sergej Aleksandrovič e vice governatore di Kutaisi (Georgia). Nel 1904 è fondatore e consigliere della Società storico-genealogica di Mosca (Istoriko-rodoslovnoe obščestvo).

Il 24 aprile 1905 sposa Ol’ga Pavlovna Šuvalova [14(26).8.1882, Vartemjaki, governatorato di San Pietroburgo – 2.7.1939, Firenze], da cui ha quattro figlie (Aleksandra, Marija, Dar’ja, Ol’ga) e un figlio Aleksej.

Durante la Prima guerra mondiale parte volontario per il fronte e combatte sul Caucaso; nel marzo 1917, presentendo gli eventi rivoluzionari, trasferisce tutta la famiglia dalla tenuta di Eršovo vicino Mosca a Kislovodsk sulle pendici del Caucaso; si unisce per breve tempo all’Armata bianca, poi all’avvicinarsi dell’Armata rossa nell’autunno 1918 trasferisce la famiglia al porto di Batumi sul Mar Nero e da lì su una nave da guerra inglese lascia per sempre la Russia. Nell’archivio di Marija Ol’suf’eva, conservato al Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, si custodiscono le memorie della moglie, scritte in francese, in cui sono descritti gli ultimi anni della famiglia in Russia e la loro fuga da Batumi con l’aiuto del comandante inglese.

Nel marzo 1919 tutta la famiglia Olsuf’ev sbarca a Taranto, da dove prosegue per Firenze; qui possiede una casa, acquistata anni prima da Aleksej Vasil’evič Olsuf'ev, in cui il colonnello appassionato d’arte soleva trascorrere molto tempo; la moglie inoltre preferiva partorire a Firenze, dove aveva la sua ostetrica di fiducia.  

A differenza di molti esuli russi, gli Olsuf’ev non vivono in ristrettezze negli anni dell'emigrazione (i loro capitali erano conservati in banche tedesche), a Firenze hanno rapporti sia con i nobili russi emigrati che con gli italiani, frequentano la chiesa ortodossa; le figlie ricevono un’ottima educazione e sono ammirate per il loro talento e la bellezza.

Vasilij Olsuf’ev muore nel 1925 ed è sepolto nel cimitero di Allori. La moglie ottiene l’anno successivo la cittadinanza italiana.

 

Fonti archivistiche

ASMAE. AP. 1919–1930. B. 1543. F. Protezione sudditi stranieri e italiani.

ASMAE. AP. 1919–1930. B. 1542. F. Liquidazione del dopo guerra.

ACS. PS. 1920 A11. B. 11. F. 337 Olsoufieff conte Basilio.

ACS. PS. 1927 A2. B. 18. F. Chouwaloff Olga vedova Olsoufieff fu Paolo.

Gabinetto Scientifico-letterario G.P. Vieusseux, Firenze. Fondo Maria Olsuf’eva.

 

Bibliografia

Талалай М.Г. Олсуфьевы в эмиграции // Из глубины времен. 1998. № 10. С. 275–280.

Талалай М. Российский некрополь в Италии. М.: Старая Басманная, 2014.


Antonella d'Amelia
8 gennaio 2021




I figli Aleksandra, Marija, Dar'ja, Ol'ga e Aleksej (Collezione Borghese, Roma)


Vasilij Olsuf'ev con la moglie Ol'ga



Ol’ga Pavlovna Šuvalova in una foto della giovinezza



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